Paul Gascoigne
allenatore di calcio e calciatore inglese
Paul John Gascoigne (1967 – vivente), calciatore inglese.
Citazioni di Paul Gascoigne
modifica- Ho sempre vissuto solo per il calcio e quando ho smesso, mi alzavo la mattina e mi chiedevo "e ora cosa diavolo faccio?"[1]
- [Durante la parentesi finale della sua carriera agonistica in Cina] In questi giorni ho mangiato di tutto. Teste d'anatra, teste di pollo, zampe di gallina, pipistrelli e altre amenità. Secondo me, se continuo con questa dieta, finirò per volare.[2]
- Ma l'avete visto Ince in campo a Roma con la testa fasciata? Sembrava una pinta di Guinness che correva per il campo.[3]
- Mi ricordo i giorni in cui alle 7 del mattino la sola cosa che avevo in mano era una bottiglia di gin mentre adesso alle 7 ho in mano un peso della palestra ed è molto meglio.[4]
- Ogni tanto mi manca la pinta di birra e non sarebbe normale se non fosse così. Non so se berrò ancora, ma so che non ho bevuto ieri e che non ho bevuto oggi e, toccando ferro, che non berrò neanche domani.[4]
- Qualunque cosa faccia nella vita deve essere divertente: se non lo è vuol dire che ho fallito.[5]
Citazioni su Paul Gascoigne
modifica- [Sull'infortunio causatogli durante la permanenza alla Lazio] All'epoca avevo 14 anni, ero alle prime sessioni di allenamento con la prima squadra. Lui era stato l'acquisto più costoso nella storia della Lazio e quel giorno stavamo lavorando a campo ridotto. Mi fece un paio di brutti falli ma io, essendo un giovane, non dissi una parola e continuai a giocare. Ad un certo punto ho provato a fermarlo con un tackle un po' troppo duro e gli causai la frattura di tibia e perone. Nessuno mi disse niente e Paul, una volta tornato dall'intervento alla gamba mi tranquillizzò dicendo che non era colpa mia e mi diede cinque paia di scarpe e un kit da pesca. Non ho idea del perché del gesto, ma era proprio da lui. (Alessandro Nesta)
- Gascoigne? Come farà a comunicare in italiano? Deve ancora imparare l'inglese.[6] (dal Daily Mirror)
- Genio e disperazione. Sembrava un jazzista, aveva un talento sconfinato unito a un'ansia di autodistruzione. (Dino Zoff)
- No, non è un drink, è Paul Gascoigne. (Achille Lauro)
- Paul Gascoigne possiede intelligenza calcistica a palate (ed è un'intelligenza abbagliante, che comporta, tra le altre doti, una sorprendente coordinazione e la capacità di sfruttare all'istante una situazione che nel giro di due secondi non sarà più la stessa), tuttavia è evidente e leggendaria la sua assoluta mancanza del benché minimo buonsenso. (Nick Hornby)
- Per me era una disperazione. Era un grandissimo artista che ha disperso la sua arte. Io ho sempre invidiato gli artisti, loro creano, i portieri non creano nulla. Mi faceva impazzire di rabbia, ero dispiaciuto per lui, ha buttato via la sua arte malamente [...]. Mi piangeva il cuore per lui. Si capiva già all'epoca purtroppo che una volta finito di giocare avrebbe avuto problemi. È una logica conseguenza. Se quando sei al massimo del tuo lavoro è facile che quando smetti le cose possano peggiorare. Un anno arrivò in ritiro [...] col codino e ingrassato di dodici chili. Ero disperato. Quando lo vidi arrivare al campo di allenamento chiesi chi fosse quel personaggio. Era Gascoigne. È il più grande dispiacere della mia carriera. (Dino Zoff)
- Una volta dissi che il Q.I. di Gazza era inferiore al suo numero di maglia e lui mi chiese: "Che cos'è un Q.I.?" (George Best)
- A me definirlo pazzo non piace visto che lui è un genio. È stato un genio, e come tutti i geni sai... sono sempre al limite. Ogni tanto esagerano e lo oltrepassano, però io lo ricordo sempre come un persona geniale. Gli scherzi erano all'ordine del giorno, capitava che ti cambiavi dopo l'allenamento e ti sparivano i vestiti, perché a lui magari piaceva il colore o erano profumati, gli piaceva e se li metteva. Oppure una volta in allenamento, durante lo stretching fece pipì sulla gamba di un nostro compagno di squadra che non la prese proprio bene [ride, ndr]. Una persona veramente iperattiva nel pensare e nel fare cose [...], geniale in campo e fuori anche se alcune volte la linea del genio veniva superata e si esagerava. Ma ho un ricordo fantastico di lui. Lo ricordo come una persona di cuore, una persona che se avevi bisogno era la prima a farsi avanti.
- Gazza lo considero il giocatore più forte con cui abbia mai giocato, ma sono più fiero di aver conosciuto molto bene anche Paul, persona interessantissima, mai banale: certo un po' bizzarra.
- Una volta in Scozia, il giorno prima di una partita, ho visto l'ascensore aprirsi e uscire Gazza in mutande e con una canottiera, non aveva nemmeno le ciabatte. È entrato in sala, ha salutato tutti. Si è messo due tramezzini nelle mutande, poi ha preso un po' di frutta e un po' d'acqua. Ha detto "See you tomorrow" ed è tornato in camera. Il giorno dopo ci ha fatto vincere giocando da solo e facendo cose meravigliose. Gascoigne poteva fare quello che voleva.
Note
modifica- ↑ Citato in Simona Marchetti, La seconda vita di Gascoigne: "Mi risposerò, sono carino", Gazzetta.it, 8 novembre 2011.
- ↑ Citato in Filippo Maria Ricci, Gascoigne trova un club in Cina: «Con questa dieta, posso volare», Corriere della Sera, 28 gennaio 2003.
- ↑ Citato in Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Dalai editore, 2000, p. 2116. ISBN 88-8089-862-0
- ↑ a b Citato in Simona Marchetti, La nuova vita di Gascoigne: "Palestra, calcetto e cucina", Gazzetta.it, 26 maggio 2012.
- ↑ Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 32. ISBN 88-8598-826-2
- ↑ Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 24. ISBN 88-8598-826-2
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