Patrizia Caselli

attrice, conduttrice televisiva, showgirl e attrice teatrale italiana

Patrizia Caselli (1960 – vivente), attrice, conduttrice televisiva e showgirl italiana.

«I tradimenti di Walter Chiari. Ad Hammamet ogni giorno pranzavo o cenavo con Craxi»

Intervista di Candida Morvillo, Corriere della Sera, 2 giugno 2024.

  • [L'incontro con Chiari: lei 19 anni, lui 36.] Mi vide in teatro e mi fece chiamare per un provino. Non saprei dare un inizio esatto, bisognava farsi spazio come nel gioco delle tre sedie: aveva una fidanzata, Marina Occhiena; si aggirava lo spettro di Anna Maria Rizzoli e c'erano altre donne. Per ufficializzare, c'è voluto tempo.
  • [Nell'estate del 1985 veniste indagati per traffico di droga.] Il cosiddetto pentito era lo stesso di Enzo Tortora: Gianni Melluso, che vendeva memoriali dal carcere a cinque, dieci milioni. Ma andai dal Pm e, agenda alla mano, gli dimostrai che io e Walter non eravamo affatto nei posti indicati da Melluso nelle date indicate da Melluso. Ne dimostrai l'inattendibilità, cosa poi decisiva per scagionare anche Tortora. Per Walter fu comunque un brutto colpo: tv e cinema iniziarono a chiamarlo meno. Ne fecero lo spazzino delle coscienze altrui. Dopo, i momenti bui iniziarono a superare quelli di luce.
  • [L'arrivo di Bettino Craxi?] Per colpa di Walter: si era convinto che l'avessi lasciato per Craxi, anche se io Craxi l'avevo visto sempre solo con lui. Un giorno, Craxi – che ai tempi era premier – mi fa convocare nel suo ufficio di Milano e mi dice: bisogna che spieghi al tuo fidanzato che io ho già problemi, ci manca solo che mi mettano in conto amanti inesistenti. Lo informai che ci eravamo lasciati da due anni. Scoprii poi che Walter andava dicendo: se stesse con chiunque altro potrei riconquistarla, ma sta con Bettino. [...] Fra noi iniziò a dicembre 1990. Tredici mesi dopo, iniziò Tangentopoli. Ho vissuto di quest'uomo il momento crepuscolare.
  • [Era presente al lancio delle monetine?] Ero al Raphaël con lui, ma ero uscita dal retro, mentre lui volle affrontare la folla.
  • [Come fu vivere quei giorni?] La ferita più grande fu leggere Claudio Martelli che vantava una sensibilità diversa sulla questione morale o scoprire che Giuliano Amato, 24 ore dopo che lui l'aveva indicato alla presidenza del Consiglio, non gli rispondeva al telefono. E poi accorgersi di quanti erano spariti mentre era ad Hammamet: tanti dicono che erano lì, ma io non li ho visti e so di ogni incontro, di ogni colloquio, di ogni fax.
  • [Andò a vivere ad Hammamet, ma ad Hammamet c'era anche la moglie di Craxi.] Stavo attenta a non andare nei posti frequentati da Anna. Craxi cercava ogni giorno di pranzare o cenare con me. Ho cambiato casa otto volte: una volta, avevo trovato tutto sottosopra e un machete sul letto; un'altra volta, alla mia donna di servizio qualcuno aveva chiesto di consegnare le carte che buttavo nei cestini...
  • [Cosa non immaginiamo di quei giorni?] Io c'ero quando la scorta diceva: oggi non usciamo, ci è stato segnalato un pericolo. So come Bettino guardava il mare, sapendo che al di là c'era l'Italia.

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