Oreste Baratieri
generale e politico italiano
Oreste Baratieri (1841 – 1901), generale e politico italiano.
Citazioni su Oreste Baratieri
modifica- Baratieri, con quel suo pince-nez cerchiato d'oro e retto da un cordoncino nero – come lo ritraevano i fotografi e i caricaturisti dell'epoca – [di fronte al Tribunale speciale di guerra che lo giudicava] indossava l'alta uniforme con decorazioni su cui erano appuntate due medaglie d'argento guadagnate nell'impresa dei Mille e nella guerra del 1866[1]. Era disarmato. Questa l'umiliazione più cocente per un Soldato. (Cesare Rossi)
- Il tenente generale, anzi Sua Eccellenza il tenente generale Oreste Baratieri, era certamente e sotto tutti gli aspetti un uomo di valore, colto, preparato, ben disposto ad apprendere e a capire, curioso del mondo e degli uomini, coraggioso perché aveva partecipato a molte campagne militari, e che campagne!, l'impresa dei Mille e quella del '66 che avevano fatto la patria libera, indipendente e una. Si poteva tranquillamente affermare, e su questo anche i suoi (pochi) nemici concordavano, che era un uomo di qualità. Ma purtroppo nel suo forbito curriculum si nascondeva un piccolo velenoso tarlo. [...] Ebbene, per farla corta, l'eccellentissimo Oreste Baratieri governatore di Eritrea, trionfatore delle armate dei dervisci e del Tigrè, non era un soldato di professione ma di occasione. Era inanzitutto un garibaldino. (Domenico Quirico)
- In realtà, del soldato, Baratieri non aveva neanche il fisico. Grasso e sgraziato, con gli occhiali a pince-nez, sembrava molto più vecchio dei suoi cinquant'anni e costruito più per la cattedra che per l'elmo. (Indro Montanelli)
Note
modifica- ↑ Terza guerra d'indipendenza italiana.
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