Oleksandra Matvijčuk
attivista e avvocata ucraina
Oleksandra V'jačeslavivna Matvijčuk (1983 – vivente), avvocata e attivista ucraina.
Citazioni di Oleksandra Matvijčuk
modifica- Solo quando si affrontano personalmente violazioni di massa dei diritti umani, si comincia a rendersi conto che qualcosa si è rotto di nuovo nel nostro mondo. E che i meccanismi internazionali, come quelli dell'Onu o del Consiglio d'Europa, non funzionano. Se tali organizzazioni avessero sortito risultati, molti bambini non sarebbero morti di fame in Etiopia, migliaia di musulmani non sarebbero stati massacrati in Myanmar, le armi chimiche non sarebbero state usate in Siria contro i civili e non ci sarebbe stato bisogno di imporre sanzioni alla Russia come ai tempi del conflitto ceceno.[1]
Discorso al conferimento del Nobel per la pace, 10 dicembre 2022; citato in huffingtonpost.it, 10 gennaio 2023.
- Per milioni di persone parole come ‘spari’, ‘torture’, ‘deportazioni’, ‘campi di filtraggio’ sono diventate usuali. Ma non ci sono parole che possano rendere il dolore di una madre che ha perso il figlio neonato dopo il bombardamento del reparto maternità dell’ospedale. Un momento prima stringeva a sé il suo bambino, lo chiamava per nome, lo nutriva al seno, annusava il suo profumo – ed ecco che un razzo russo ha distrutto tutto il suo mondo. E ora il bambino che aveva sognato e desiderato così tanto giace nella bara più piccola del mondo.
- Le generazioni che hanno vissuto la Seconda guerra mondiale sono state sostituite da altre. La gente ha iniziato a percepire i diritti e le libertà come un dato acquisito. Anche nelle democrazie sviluppate stanno crescendo forze che mettono in discussione i principi della Dichiarazione universale dei diritti umani. Ma i diritti umani non si conquistano una volta per tutte. I valori della civiltà contemporanea vanno difesi.
- [...] i paesi del mondo democratico per molto tempo hanno finto di non vedere. Hanno continuato a stringere la mano ai governanti russi, a costruire gasdotti e a condurre il business as usual. Per decenni le truppe russe hanno commesso crimini in vari paesi. Ma sono sempre rimaste impunite. Il mondo non ha reagito adeguatamente neanche all’aggressione e all’annessione della Crimea, che ha rappresentato un precedente nell’Europa del dopoguerra. La Russia ha creduto di poter fare tutto ciò che voleva.
- Il popolo russo sarà responsabile per questa ignominiosa pagina della sua storia e per la volontà di ricostruire con la forza l’impero del passato.
- La gente in Ucraina vuole la pace come nessun altro. Ma la pace non arriva quando il paese che è stato aggredito depone le armi. Quella non è pace, è occupazione. Noi abbiamo trovato i corpi dei civili sulle strade e nei cortili delle loro abitazioni dopo la liberazione di Buča. Queste persone non avevano armi.
- Questa non è una guerra fra due Stati, ma fra due sistemi: l’autoritarismo e la democrazia. Noi stiamo lottando per avere la possibilità di costruire uno Stato in cui i diritti di ogni individuo siano difesi, gli organi di potere siano obbligati a rendere conto ai cittadini, i tribunali siano indipendenti e la polizia non disperda con la forza le manifestazioni studentesche pacifiche nella piazza centrale della capitale.
- Noi attivisti per i diritti umani, che per molti anni abbiamo fatto ricorso alla legge per difendere le persone, non abbiamo alcun meccanismo giuridico per fermare le atrocità russe. Per questo molti attivisti per i diritti umani sono stati costretti a difendere ciò in cui credono con le armi in pugno.
- I politici sono tentati di evitare la ricerca di strategie complesse che esigono un lungo periodo di tempo. Spesso si comportano come se le sfide globali potessero scomparire automaticamente da un giorno all'altro. Ma la verità è che queste non fanno che aggravarsi.
- I dittatori temono l’affermarsi dell’idea di libertà. Per questo la Russia cerca di convincere tutto il mondo che la supremazia del diritto, i diritti umani e la democrazia siano valori falsi. Perché durante la guerra non proteggono nessuno.
- La guerra trasforma le persone in numeri. Dobbiamo restituire i nomi a tutte le vittime di crimini di guerra. A prescindere da chi sono, dal loro status sociale, dal tipo di crimine e crudeltà che hanno subito e dal fatto che la loro causa interessi o no ai mass media e alla società. Perché la vita di ogni singolo individuo è importante.
- Dobbiamo creare un tribunale internazionale e mettere di fronte alle loro responsabilità Putin, Lukašėnka e gli altri criminali di guerra. Sì, è una mossa ardita. Ma dobbiamo far sapere che la supremazia del diritto funziona e la giustizia esiste, anche se questi processi agiscono con ritardo.
Intervista di Massimiliano Coccia, linkiesta.it, 25 maggio 2023.
- Per gli ucraini il tempo significa urgenza, il tempo si traduce in numerosi morti sul campo di battaglia nei territori occupati, non abbiamo tempo per le attese e le indecisioni.
- Tutto ciò che stiamo affrontando in Ucraina è il risultato della totale impunità commessa dalla Russia per decenni. Le truppe russe hanno commesso crimini orribili in Cecenia, Moldavia, Georgia, Mali, Siria e Libia e non sono mai state punite. Ciò ha portato a una situazione in cui la Russia ha iniziato a credere di poter fare ciò che vuole.
- La Russia si è sempre macchiata di crimini orribili perché ha potuto, ecco perché lottiamo per la giustizia, perché solo con la giustizia si può ottenere una pace sostenibile nella nostra parte del mondo, dove per decenni la Russia ha usato la guerra come strumento per raggiungere i suoi interessi geopolitici utilizzando i crimini di guerra come metodi.
- [...] la Russia usa i crimini di guerra come metodo e infligge deliberatamente dolore ai civili. È un modo attraverso il quale cerca di spezzare la resistenza della gente e dividere il paese. Ciò porta a una situazione in cui milioni di persone soffrono e necessitano di assistenza psicologica.
- La Russia usa il terrore contro i civili per ottenere il controllo sui territori e sterminano deliberatamente le persone attive localmente: preti, giornalisti, volontari, artisti, sindaci e il gruppo Wagner è uno dei più crudeli nell’uso di questo terrore. Sa che reclutano criminali dalle carceri russe per prendere parte alla guerra russa contro l’Ucraina? Inoltre usano questa crudeltà come fonte per arrivare alla mente delle persone. Denominando le cose per quelle che sono e riconoscendo Wagner come un’organizzazione terroristica, possiamo limitare la loro possibilità di ottenere denaro da diversi continenti e questo è qualcosa che doveva essere fatto ieri.
- Non puoi essere preparato per un’invasione su larga scala. Ho documentato il tutto dall’inizio della guerra, ma anche io con tutta la mia conoscenza, tutta la mia esperienza sul campo, non ero preparata a tanta crudeltà e dolore umano.
- Tutto ciò che consideriamo normale nel ventunesimo secolo, quando i razzi ci consentono di attuare viaggi su Marte, ora si trasforma nel medioevo osservando cosa fa la Russia contro civili, donne e bambini.
Note
modifica- ↑ Dall'intervista di Valentina Spagnolo, «Dobbiamo batterci per i diritti umani in nome di Sergei Magnitsky», periodicoitalianomagazine.it.
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