Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale

partito politico italiano (1946-1995)

Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale, partito politico italiano fondato nel 1946 e dissolto nel 1995.

Emblema del Movimento Sociale Italiano

Citazioni sul Movimento Sociale ItalianoModifica

  • Avevo scoperto in prigione che la differenza effettiva tra il MSI e i partiti governativi era data soprattutto dal diverso apprezzamento dei metodi di lotta al comunismo. Il MSI, il neofascismo non era un residuo del passato, ma uno dei fattori oppressivi espressi nel presente dalla classe dominante; Michelini o Almirante[1] erano facce della stessa medaglia reazionaria espressa nello stato sorto sulle ceneri del dopoguerra. Anche se il MSI si configurava come semplice gruppo di manovra, movimento ausiliare, raccogliticcio e mercenario che non poteva neppure aspirare allo stato di partito della borghesia. (Giulio Salierno)
  • Il Movimento sociale, in quanto movimento di nostalgici non ha spazio politico; ma in quanto radicalismo di destra, neonazista, anche se non ha spazio politico è molto pericoloso per il suo fanatismo superomistico che non ha nulla da perdere. (Renzo De Felice)
  • Il MSI naviga a vista ora su posizioni fortemente antiamericane, antiatlantiche, ora come cane da guardia dell'alleanza anticomunista, ora dando spazio alla sua sinistra, ora ricorrendo a perbenisti come il commercialista Michelini che nel MSI è l'equivalente dei Grandi e dei Federzoni, i notabili conservatori del regime [fascista]. (Giorgio Bocca)
  • Io ricordo che il Movimento sociale aveva dei politici notevoli: Almirante, Roberti, Valenzise, De Marsico. Venivano dal fascismo ma avevano un livello culturale che bisognava fronteggiare. (Emanuele Macaluso)
  • Passano gli anni, cambia il mondo, ma il MSI continua a essere identico nel suo camaleontismo, reazionario e populista, presente nei salotti dell'aristocrazia nera di Roma come nelle borgate, protettore dei violenti e ovazionato dai pellicciai, lo stesso partito di quelli che negoziano con ministri democristiani e degli altri che hanno scritto sulla porta delle loro sedi: «Vietato ai cani e a Michelini, legittimo e illegittimo. (Giorgio Bocca)

NoteModifica

  1. Arturo Michelini (1909 – 1969 e Giorgio Almirante (1914 – 1988), dirigenti e segretari del partito.

Altri progettiModifica