Massimo Mauro
commentatore sportivo, dirigente sportivo, politico e calciatore italiano (1962-)
Massimo Mauro (1962 – vivente), dirigente sportivo, ex calciatore, politico e commentatore sportivo italiano.
Citazioni di Massimo Mauro
modificaCitazioni in ordine temporale.
- [Sulla Juventus Football Club 1987-1988] Perché abbiamo giocato spesso tanto male? [...] Non voglio certo dare tutte le colpe all'allenatore. Però il responsabile tecnico della squadra era lui... Diciamo intanto che non siamo mai riusciti a giocare con la stessa formazione per un periodo sufficiente. Ci sono state le squalifiche, gli infortuni. E decisioni varie sull'assetto della Juventus. Io ho sempre pensato che la vera forza stesse nel blocco. Undici-dodici giocatori, sempre gli stessi a reggere il peso della stagione. E invece, tutto è diventato troppo complicato, troppo faticoso. Quando esiste una situazione di disagio diffuso, ogni giustificazione è buona per spiegare o per tentare di farlo: gli allenamenti poco rigorosi, l'errata disposizione tattica. Tanto, hai l'impressione che comunque faccia, sei destinato a sbagliare. Vuole la mia opinione? La Juventus quest'anno non è stata guidata da grande squadra, ma come una formazione anonima. È vero, in qualche modo l'abbiamo rimediata. A fine stagione i giocatori importanti della squadra si son messi a giocar bene. Ma è stato un caso, non puoi decidere prima quando e come farlo, naturalmente.[1]
- [Sulla Juventus Football Club 1987-1988] Quest'anno non era la vera Juve, era una squadra molle, una squadra che poteva perdere su tutti i campi, neanche faceva notizia quando succedeva. Incredibile. Io conoscevo una squadra che per giocarci contro e sperare di vincere dovevi fare il triplo e ancora non bastava... Perché tutti dicono: lo stile Juventus è la camicia con cravatta. Non hanno capito niente: stile Juventus vuol dire: duri a morire. E invece nell'ultimo campionato abbiamo perso delle partite in modo indecoroso, neppure noi capivamo come si potesse giocare così male, senza avere niente dentro.[1]
- [Parlando a Fabio Caressa] Sai chi mi ricorda Ibrahimovic quando fa questo tipo di dribbling? Van Basten.[2]
- Ibrahimovic è più utile al Silvio Berlusconi Presidente del Consiglio che non al Silvio Berlusconi presidente del Milan: serve per far dimenticare le liti con Fini, le carenze del Governo ed anche in prospettiva di possibili elezioni. Moralmente, poi, in un momento così difficile per il Paese, con disoccupazione e povertà sempre in aumento, un'operazione da circa 100 milioni di euro per un calciatore, il presidente del Consiglio poteva risparmiarsela. Ricordo quando giocavo alla Juventus, l'Avvocato Agnelli bloccò una importante operazione di mercato. "La Fiat ha operai in cassa integrazione, non si spendono soldi per calciatori". Una lezione di stile e moralità.[3]
- [Alla domanda «Lo paragonerebbe a uno dei numeri 10 che lei conobbe da vicino: Zico, Platini e Maradona?»] No, Pogba ha caratteristiche differenti rispetto a quei fenomeni. Lui è l'evoluzione, è il 10 del Terzo Millennio. Se dovessi paragonarlo a qualcuno del passato, più o meno recente, azzarderei Steven Gerrard e Marco van Basten.[4]
- Claudio Ranieri l'ho avuto come compagno di squadra al Catanzaro, di cui è stato un grande capitano, e come ottimo allenatore quando ero al Napoli. Però, per scoprirsi allenatore vincente c'è voluta la grande impresa con una outsider. Ma con Roma, Juve, Chelsea, Inter e Valencia non è riuscito a vincere. Lui ha sempre sostenuto che in queste squadre è arrivato per ricostruire, ma non è proprio così: prendiamo l'esperienza alla Roma, ha buttato uno scudetto perdendo in casa con la Sampdoria. Si può dire che è un tecnico da grandi imprese, ma se allena una big ha difficoltà a gestire le "vittorie per forza".[5]
- [Nel 2017] Il Var è una barzelletta, è finzione quello che vedi in tv rispetto all'azione in campo. Se tiri la maglietta ad un giocatore, l'arbitro bravo capisce se la spinta è tale da far cadere il giocatore. Bisogna ammettere che con la tv si gioca ad un'altra cosa. Sarebbe meglio togliere il Var, è messo in mano a burocrati che non capiscono nulla di calcio [...].[6]
- [Nel 2020] Dare rigori come quelli visti ultimamente [in Serie A] è semplicemente pazzesco, ma l'arbitro non ha la personalità di dire che il fallo non c'è. Tanto c'è il Var, che certifica il tocco di mano ridicolo o il contatto solo virtuale ma che nella realtà del campo non esiste. E allora l'arbitro per evitare rotture di palle dà il rigore. Così va contro il buon senso ma almeno può stare tranquillo. [...] Si va avanti così, con ex arbitri, politici che parlano di calcio, giornalisti, ex calciatori, ex allenatori, tutti a favore del Var. Nessuno ha provato a dire nulla, un tentativo lo ha fatto Buffon una volta, ma poi ha dovuto fare marcia indietro (e lo capisco). [...] Il problema di fondo è che, dobbiamo ammetterlo, da noi [in Italia] c'è una cultura sportiva vergognosa che non ammette l'errore, e siamo solo capaci di tifare in maniera becera. Tanto è vero che il Var non solo non ha dissolto il polverone delle polemiche, ma lo ha alimentato. Ma qualsiasi regola non può prescindere dal ruolo centrale e dal rispetto dell'arbitro.[7]
- Conte [tenta] di stressare i rapporti con tutti per capire chi è con lui e chi è contro. Anche perché quando perde la colpa è di club e giocatori, quando vince è merito suo. Comunque consiglierei di dargli fiducia, perché chi lo segue alla fine gioca meglio e vince.[8]
- [Sulla Juventus Football Club 2019-2020] Nove scudetti di seguito sono figli ovviamente dell'organizzazione. C'è una battutaccia che si fa in negativo: giocatori e allenatori passano, ma la società resta. Vale anche per la Juventus, ma in positivo. [...] Sarri dal canto suo ha ammesso con umiltà e intelligenza di aver gestito gli uomini. Siamo stati più noi a sperare di vedere la Juve giocare diversamente (senza nulla togliere agli 8 scudetti precedenti) di quanto lo abbia voluto Sarri. Ha capito che insistere più di tanto non serviva. [...] Ovvio che la clamorosa assenza di avversari ha inciso. Raramente una squadra con risultati così altalenanti ha vinto lo scudetto.[9]
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modifica- Le qualità sono quasi sovrumane. Ha una base tecnica che irride quella di tanti caporioni. Ha tutto nei piedi. Il problema è se ha altrettanto in testa. Se è serio, se è quadrato, se non è meridionaluzzu con strani principi personali; se sa soffrire nel privato; e dunque rinunziare; se è uomo. (Vladimiro Caminiti)
- Lei è molto intelligente e preparato, soprattutto sul gioco delle bocce. (Claudio Lotito)
- Se parliamo di politica o golf, devo ascoltare un tifoso della Juventus, anzi del Napoli [si corregge in modo ironico], ma se parliamo di calcio preferisco ascoltare altri. (Rafael Benítez)
Note
modifica- ↑ a b Dall'intervista di Licia Granello, Resto, grazie a Dino, Guerin Sportivo nº 25 (699), 22-28 giugno 1988, pp. 56-59.
- ↑ Durante la telecronaca di Inter-CKSA Mosca, dopo il secondo gol di Ibrahimovic, 7 novembre 2007.
- ↑ Da Allegri o Berlusconi: a chi serve Ibrahimovic?, repubblica.it, 29 agosto 2010.
- ↑ Citato in Mauro dà i voti: «Pogba, il 10 del Duemila», tuttosport.com, 14 agosto 2015.
- ↑ Da Ranieri è un allenatore da grandi imprese, repubblica.it, 1° maggio 2016.
- ↑ Da una dichiarazione a Radio CRC; citato in Mauro: «Il Var è una barzelletta», tuttosport.com, 2 ottobre 2017.
- ↑ Da Poveri arbitri e guardalinee, completamente rovinati dal Var, repubblica.it, 15 luglio 2020.
- ↑ Da Juventus, il dna ha battuto il cambiamento, repubblica.it, 21 luglio 2020.
- ↑ Da Juve, è il Lione il vero crocevia della stagione, repubblica.it, 27 luglio 2020.
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