Mary Poppins (film)
film del 1964 diretto da Robert Stevenson
Mary Poppins
Julie Andrews in una scena del film
Titolo originale |
Mary Poppins |
---|---|
Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1965 |
Genere | commedia, musicale, fantastico, tecnica mista |
Regia | Robert Stevenson |
Soggetto | Pamela Lyndon Travers (romanzo) |
Sceneggiatura | Bill Walsh, Don DaGradi |
Produttore | Walt Disney, Bill Walsh |
Interpreti e personaggi | |
|
|
Doppiatori italiani | |
|
|
Note | |
|
Mary Poppins, film statunitense del 1964 con Julie Andrews, regia di Robert Stevenson.
Frasi
modifica- Vento dall'est | la nebbia è là | qualcosa di strano fra poco accadrà | Troppo difficile capire cos'è | ma penso che un ospite arrivi per me. (Bert)
- Lacci e catene noi spezzerem | e tutte unite combatterem | noi siam le forze del lavoro | e cantiamo tutte in coro | Marciam! Suffragette, a noi! (Winifred Banks)
- Purghe, clisteri, regali ... Ridicolo ! (George Banks)
- Oh! Mai visto una ciurma così abominevole in vita mia. (Ammiraglio Boom) [parlando delle aspiranti tate in fila davanti a casa Banks]
- Chiudi la bocca, Michael, non sei un merluzzo. (Mary Poppins)
- Sarà meglio che la teniamo d'occhio, non c'è da fidarsi. (Michael)
- Come supponevo: "Mary Poppins. Praticamente perfetta sotto ogni aspetto." (Mary Poppins)
- Oh, promessa da marinaio. Presto fatta, presto dimenticata. (Mary Poppins)
- Non muovere un muscolo. Riconoscerei questa sagoma dovunque... Mary Poppins! (Bert)
- A proposito di tempo. L'altro giorno, quando faceva tanto freddo, un mio amico è andato a comprare dei mutandoni di lana. Il negoziante gli ha chiesto: «Fin dove vuole che le arrivino?». E il mio amico ha risposto: «Be'... almeno fino alla fine di marzo». (Zio Albert) [barzelletta]
- Ecco, riguarda mio nonno, vedi. Una notte lui ebbe un incubo, sai. Si spaventò e cadde dal letto sul pavimento. Sul pavimento. Io corro e gli dico: «Come ti senti, nonno?». E lui: «Ti dirò, Bert. Ora mi sento un po' giù, francamente». (Bert)
- State svegli ad aspettar | che la notte scenda giù | che la luna salga su | state svegli ad aspettar | Tutto il mondo dormirà | mentre svegli noi starem | ed insieme sognerem | sogneremo ancor così | di veder spuntar il dì. (Mary Poppins) [ninna nanna]
- Se in banca mai io ho debolezze | non voglio qua sistema cambiar | esigo quella austerità che porterà | un freno al caos, vizio, scandalo, indisciplina | se no non ci si salva più. (Banks)
- La cattedrale qual simbol d'amor | vi dà il benvenuto al mattin | C'è una buona vecchietta che chiede al tuo cuor | due penny per gli uccellin | Queste creature chi può non amar | trepide attendon lassù | i piccoli al nido potranno sfamar | se qualcosa offri anche tu | Solo un po' voglion da noi | date date date anche voi | solo un po' basta per noi | bastan due penny | dati di cuor | tutto intorno alla chiesa ascolti le voci | degli angeli che lassù | innalzano un coro e sorridon felici | se dai qualche cosa anche tu | La vecchietta è sempre laggiù | dona dona due penny anche tu | Va' da lei con tanto amor | dona dona dona di cuor | La vecchietta è sempre laggiù | dona dona qualcosa anche tu | va' da lei con tanto amor | dona dona dona di cuor. (Mary Poppins)
- Be', non possiamo lasciarli a saltellare lassù come canguri, non credi? (Mary Poppins)
- Le persone praticamente perfette non si lasciano confondere da sentimenti. (Mary Poppins)
- Supercalifragilistichespiralidoso. (Mary Poppins)
- Tu penserai che lo spazzacamin | si trovi del mondo al più basso gradin. | Io sto fra la cenere eppure non c'è | nessuno quaggiù più felice di me. (Bert, da Cam-caminì)
- Basta poco di zucchero | e la pillola va giù | la pillola va giù | la pillola va giù. (Mary Poppins)
- Fandonie! Da' da mangiare ai piccioni e cosa ottieni? Piccioni grassi. (Signor Dawes)
- Finché la Banca d'Inghilterra sta in piedi, l'Inghilterra sta in piedi. Se crolla la Banca d'Inghilterra, crolla l'Inghilterra. (Signor Dawes)
- Che gran gioia andar, là sulla terra e il mar | e con l'aquilon poter volare | là dove tutto è blu, su puoi salire tu | più su con l'aquilon. (George Banks)
Dialoghi
modifica- Banks: Mi posso dir | assai soddisfatto | come un guerrier | in sella al suo destrier. Grazie. quando ho finito di sgobbar | e al focolar | io torno e vivo come un re.
Winifred: Si tratta dei bambini, caro.
Banks: Sì, sì, sì. Mi piace aver | preciso un orario | sempre alle 6 io varco il porton | pipa e pantofole ogni dì | mi attendon qui | io adoro questa precision.
Winifred: George, sono spariti!
Banks: Benone, benone. Si addice bene all'uomo | il '906 | lontan dall'Inghilterra | viver non saprei | son signor del maniero | il capo, il re | e coi vassalli, servi, figli, moglie | uso forza ma bontà (noblesse oblige) | le 6 e 3 | e i miei teneri rampolli | m'attendon già | nutriti a sazietà | verranno a farsi benedir | poi subito a dormir | io vivo proprio come un re. Winifred, dove sono i bambini?
Winifred: Non ci sono, caro.
Banks: Come? Ma certo che ci sono! Dove altro possono essere?
- Winifred: Mi dispiace, caro, ma quando ho scelto Tata Katie ritenevo che sarebbe stata severa con loro. Aveva l'aria così solenne e arcigna.
Banks: Non confondere l'efficienza con i disturbi di fegato.
- Mary Poppins: Il primo gioco si chiama: "chi ben comincia è a metà dell'opera".
Michael: Non mi dice niente di buono.
Poppins: Altrimenti detto: mettiamo in ordine la stanza.
Michael: Te l'ho detto che non c'era da fidarsi.
- Mary Poppins: Se tu non sai che dire non ti devi scoraggiar...
Bert: Udite udite.
Poppins: ... ti basta una parola e per un'ora puoi parlar | ma attento a usarla bene o la tua vita può cambiar.
Sposo: Per esempio...
Poppins: Sì?
Sposo: L'ho detto un giorno a una ragazza e quella mi ha sposato. Ed è veramente deliziosa.
- Winifred: Da quando hai assunto Mary Poppins in questa casa sembrano accadere le cose più straordinarie.
Banks: Tu dici?
Winifred: Prendi Ellen, per esempio: non ha rotto nemmeno un piatto stamattina.
Banks: Sul serio? Davvero straordinario.
- Winifred: George, tu dici sempre che vuoi una famiglia spensierata e allegra.
Banks: Winifred, vorrei farti osservare che c'è una leggera differenza tra la parola allegria e un'assurda, frivola, irresponsabilità.
- Banks: Ti consiglio di far riparare questo pianoforte. Quando mi seggo ad uno strumento mi piace che sia accordato.
Winifred: Ma George, tu non sai suonare.
Banks: Mia cara, questo non ha nessunissima importanza!
- Bert: A proposito, lo sai che differenza c'è tra un serpente a sonagli e una coscia di pollo?
Zio Albert: Che differenza c'è? No, non lo so.
Bert: Dovresti stare più attento a quello che mangi.
- Bert: Sai, io conosco un tizio con una gamba di legno di nome Smith.
Zio Albert: E come si chiama quell'altra gamba?
- Zio Albert: Ieri la mia vicina è andata ad aprire la porta, e c'era un uomo di fuori. E l'uomo ha detto alla signora: «Mi dispiace, ma... ho investito il suo gatto poco fa».
Jane: Oh, com'è triste.
Michael: Povero gatto.
Zio Albert: E poi l'uomo ha detto: «Però sono disposto a rimpiazzarglielo». E la signora ha risposto: «Per me va bene, ma lei li sa prendere i topi?».
- Jane: Mary Poppins, noi vogliamo che tu resti.
Poppins: Ma si può sapere di che cosa state parlando?
Jane: Non sei stata licenziata?
Poppins: Licenziata? Certo che no. Io non vengo mai licenziata.
Jane: Mary Poppins!
Jane & Michael: Uh-uh-uh-uh-uh!
Poppins: E non sono un totem indiano. Smettetela di ballarmi intorno.
- Bert: Sapete, vi domando scusa, ma vi confesso che le mie simpatie vanno a vostro padre. Lui sta lì in quella banca, fredda e spietata, un giorno dopo l'altro, chiuso in mezzo a montagne di denaro, freddo e spietato. Non mi piace vedere la gente chiusa in una gabbia.
Jane: Papà in una gabbia?
Bert: Fabbricano gabbie di ogni forma e dimensione, sapete. A forma di banca, perfino coi tappeti e tutto.
- Banks: Un momento. Mary Poppins, cosa significa questa scena oltraggiosa?
Poppins: Come ha detto, prego?
Banks: Vuole avere la cortesia di spiegarmi tutto questo?
Poppins: Prima di tutto vorrei mettere bene in chiaro una cosa.
Banks: Sì?
Poppins: Io non spiego mai niente.
- Bert: Incredibile, un uomo con tante cose importanti da fare come lei. Che vergogna! Lei che è molto importante, stimato da tutti. Se un suo bambino sta piangendo non ha mai tempo da sprecar | per consolarlo e poi vedere gli occhi suoi brillar | perché il papà sa sempre cosa deve far.
Banks: Be', ammetto di non...
Bert: Sì, come dice lei, capo. Lei pensa al suo tran tran giornaliero | tempo non ha mai da regalar | ma tutto a un tratto scoprirà | che più non ha | dei bimbi da poter viziar | Manca quel po' di zucchero | e la pillola non va | la pillola non va | la pillola non va. Be', arrivederci, capo, e scusi il disturbo.
Citazioni su Mary Poppins
modifica- – Ehi, ma tu hai proprio tutto in quella borsa o sbaglio?
– Saresti Mary Poppins se lei avesse avuto la borsa piena di droghe!
– Come "se"? Ted, i bambini in quel film saltano in un dipinto e rincorrono per quindici minuti una volpe in un cartone animato... e poi la pillola va giù... ma quando crescerai? (How I Met Your Mother) - Guardati! Tutto ciò di cui hai bisogno sono dei pinguini danzanti e Mary Poppins che volteggia in un angolo per riportare al presente due delle ore peggiori della mia infanzia. (Una mamma per amica)
- – Ha ha ha!
– Che c'è?
– Sembri Mary Poppins!
– È un tipo fico?
– Certo, sì, fichissimo...
– Sono Mary Poppins, gente!!! (Guardiani della Galassia Vol. 2)
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante Mary Poppins
- Commons contiene immagini o altri file su Mary Poppins