Malcolm & Marie
film del 2021 diretto da Sam Levinson
Malcolm & Marie
Titolo originale |
Malcolm & Marie |
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Lingua originale | Inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 2021 |
Genere | drammatico, sentimentale |
Regia | Sam Levinson |
Sceneggiatura | Kevin Turen, Ashley Levinson, Sam Levinson, Zendaya, John David Washington |
Produttore | Bino Cicogna |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Malcolm & Marie, film del 2021 con Zendaya, regia di Sam Levinson
Frasi
modifica- Non ci credo che sia vero, amore, non ci credo. Dopo ho parlato con sei critici. Sei o sette. Tutti interessati al nero. Capisci? Al bianco di Variety è piaciuto. Al bianco di IndieWire è piaciuto. E la bianca dell'LA Times è impazzita. Continuava a chiamarmi il nuovo Spike Lee, il nuovo Barry Jenkins, il nuovo John Singleton. Io la guardo e le chiedo: "E allora William Wyler?" E lei per qualche secondo si è chiesta: "Perché William Wyler era nero?" E poi ha capito: "Oh, cazzo! È razzismo anche quello." E poi è diventata tutta rossa. (Malcolm)
- Diceva stronzate, tipo: "È un film talmente toccante. Malcom, non riuscivo neanche a connettere. Oddio Malcom, Malcom, Malcom. Oooh" Cazzo… la tipica reazione da donna bianca. Ma la cosa interessante è che si vedeva che siccome sono nero e sono il regista e la protagonista del mio film è una nera, lei già cercava d'inquadrarmi in una prospettiva politica, ma in realtà è un film su una ragazza che si vuole disintossicarsi. Ora incontra ostacoli perché è una ragazza nera? Cazzo, sì. Cioè è vero anche questo ma non è un film sull'etnia. No! Parla di vergogna, di colpa, di come non si sfugge a quella merda. E m'infastidisce che molti di questi giornalisti sfoggino la loro istruzione accademica. (Malcolm)
- Già m'immagino le recensioni. Quella gente scrive sempre le solite cose, lo sai. "Questo film fa un'acuta analisi degli orrori…" Amano questi termini del cazzo. "…Orrori del razzismo sistemico dell'industria della salute mentale." Oh, invece è solo un film commerciale di una drogata che cerca di riprendersi. Cioè, queste persone, questi critici del cazzo, sono così ottusi. Sempre. E si, l'abbiamo capito, siete intelligenti e socialmente impegnati. (Malcolm)
- Se decidessi di fare un cazzo di film dei Lego, non è per denunciare la schiavitù come metafora degli elementi costitutivi dell'impero americano. Forse voglio fare solo un film dei Lego. (Malcolm)
- Ti conosco, lo so quando bene, vuol dire tutto male. (Malcolm)
- Perché ogni volta che succede qualcosa di bello nella nostra vita, trovi un dettaglio, uno qualsiasi, microscopico, a cui attaccarti, per rovinare tutto, assicurandoti che sparisca ogni cazzo di ragione per festeggiare? (Malcolm)
- Non è solo che hai dimenticato di ringraziarmi. È per come mi vedi e come valuti il mio contributo, non soltanto al nostro rapporto, ma al tuo lavoro. In particolare, a un film che hai fatto sulla mia vita. (Marie)
- Quello che sto dicendo è che passi tutta la tua vita a soddisfare i sentimenti e i capricci di tutti ad eccezione dei miei. Agenti, produttori, troupe, attori, personaggi immaginari, cazzo, ricevono più rispetto ed empatia di me da parte tua. (Marie)
- Sono l'unica persona che ti dice che sei uno stronzo quando fai lo stronzo. (Marie)
- Non farti prendere dal clamore e non allontanare chi ti sostiene nei momenti difficili. (Marie)
- Inizierai a fare film finti su persone finte con emozioni finte. (Marie)
- Sei l'uomo più bisognoso di attenzioni che conosca. Però allo stesso tempo, sei anche l'uomo meno geloso con cui sia mai stata. Cioè, potrei tranquillamente stare sottobraccio con un tipo a caso e per te non ci sarebbe niente di sessuale. Credo che verresti solo a dirmi: "Amore. che diavolo fai? Aiutami. Non mi ricordo il nome di nessuno qui. Su, andiamo." (Marie)
- Sì, ti capisco. Davvero. Hai sofferto, hai visto infrangersi i tuoi sogni. Come il resto del pianeta terra. (Malcolm)
- Nessuno di noi va tanto fiero di come ha iniziato. Io ho iniziato scrivendo battute di merda nelle commedie romantiche e revisioni sottobanco per film che non pagavano neanche gli sceneggiatori. Ma si continua a lavorare! Si continua a provarci con tutte le forze. Perché, anche senza talento, e tu ce l'hai, si va da qualche parte se non si è sommersi dall'ego. Non serve andare fieri di ogni singolo lavoro. Ma serve lavorare più di quanto lavora il 99% della gente. (Malcolm)
- Visto che è la notte delle verità perché non tiri fuori la tua sul vero motivo per cui mi sei rimasto accanto. Ero un'ottima ispirazione? Non sei rimasto per questo? Ero una storia da raccontare, un casino di emozioni che tu non avevi mai visto da vicino, perché avevo solo 20 anni, mai stata amata come mi amavi o come credevo che mi amassi. Non capivo che cosa ero per te: un maledetto film, una tragedia che avresti potuto continuare a guardare finché mi fossi rimasto accanto. E stasera in quella platea del cazzo ho visto tutta quella merda proiettata quindi non farlo passare per altruismo. In pratica è il fondamento della tua arte, è il motivo per cui ti definiscono il genio impavido della macchina da presa. (Marie)
- In questo ambiente, i miliardari dai finti sorrisi credono che tu sappia cosa vuol dire fare la fame. Credono che tu ci sia passato! Ma fammi il piacere! Sei più privilegiato della tipa bianca dell'LA Times che è convinta di fare un servizio pubblico elevando la tua mediocrità. (Marie)
- Tu sei solo un peso piuma. Un mostro di livello uno. Posso spezzarti come un rametto. (Malcolm)
- Sei talmente solipsistica da rivederti in tutte le cose, anche quelle in cui non c'entri un cazzo. Noti come cammina Himani. Vieni da me e dici chissà dove hai preso quella camminata ed io non reagisco, no? Anzi provo a sorvolare. Provo a non ferire i tuoi sentimenti ma tu tieni il conto di tutto, Marie e mentre io lavoro a qualcosa, mentre creo qualcosa tu da una parte cerchi di giustificare la tua maledetta esistenza. "Conosco quella battuta." "L'ho detto io." "Io ho fatto così". "Ti sei ispirato a me". Cazzo, perfino i tuoi feedback diventano debiti, Marie. (Malcolm).
- Perché ci godi a farti ferire, traumatizzare, a farti massacrare? Non è normale. Non è sano e pervade ogni singolo aspetto del nostro rapporto, i nostri discorsi, i nostri litigi, le nostre scopate. Sono stato con diverse persone, Marie. Ma nessuna si faceva svalutare e degradare come te. E sinceramente non è una cosa di cui andare fieri quindi smettila con quel sorriso stampato. Sembri un cazzo di clown. (Malcolm)
- Non ho bisogno di te. Ma ti amo. C'è una persona sola su questo pianeta che ti ama e basta. (Malcolm)
- Il punto è che sei così egoista e impaurita da credere di dovermi demolire, di dovermi mettere in discussione. "Sono così mediocre?" Ce la farò senza il suo aiuto? Non lo so, meglio chiedere a Marie. Forse lei saprà la risposta." "Dov'è? Ho bisogno di Marie." Ok, stop. Marie, dov'eri andata?". "Hai visto questa scena? Cosa ne pensi? Ti è piaciuta? Anche a me." Non sia mai che mi fidi tanto della mia opinione da non rivolgermi a te. Alla fine, questo è il punto. La tua sparata sui film finti. Tu vuoi solo sentirti necessaria. Perché, se non ho bisogno di te, che cavolo ci sto a fare con te, Marie? Tu vuoi il controllo perché non riesci a immaginare che stia con te solo perché ti amo. Io ti amo e basta, piccola. Non ho bisogno di te ma ti amo. C'è una persona su questo pianeta che ti ama e basta. Amo come funziona la tua mente, Marie, davvero. E amo come osservi il mondo. Amo come ragioni. I tuoi istinti. E credimi, sono felice e grato per tutte le difficoltà che hai superato, tutte quante. Ti hanno reso quella che sei. Ti hanno trasformato nella ragazza che amo,quella con cui scopo, quella con cui resto in piedi fino alle due del mattino dopo la più grande serata della mia vita perché lei è inarrestabile e matta. (Malcolm)
- Sai qual è la parte di Himani che è ispirata a te? La fine: la parte che rende il film una tragedia, la parte in cui lei si disprezza così tanto per via della colpa e della vergogna da non riuscire ad accogliere il bene. È quella la parte ispirata a te. La sua incapacità d'immaginare che ci sia qualcuno sul pianeta che la ama e basta. Malgrado lei non ami se stessa. Sei tu. Quella parte non è finzione. (Malcolm)
- Il cinema non deve avere per forza un messaggio. Deve avere un cuore, elettricità. (Malcolm)
- Cosa ispira un regista? Cosa ispira un artista? Cioè, perché Pontecorvo, uno stracacchio di ricco ebreo italiano, perché cazzo credi che sentisse tanta affinità con i guerriglieri mussulmani algerini da girare La battaglia di Algeri? Un classico! Spiegamelo! Sai spiegarmelo, privilegiata di merda? Certo che non sai spiegarmelo. E sai perché? Perché non lo sa nessuno! Chi cazzo lo sa! Chi cazzo lo sa perché ho girato la scena così? Perché sono maschio? Perché sono etero? Perché sono desensibilizzato alla violenza? O perché sono convinto che se si racconta il trauma sullo schermo, il pubblico debba sentirlo questo cazzo di trauma. È questo il mistero dell'arte e del cinema. Ciò che spinge a creare un'opera con qualcosa da comunicare. Si può criticare il sistema, che come tutti i sistemi del cazzo è bianco da morire e nel nostro ambiente: maschio bianco da morire. (Malcolm)
- Dove cazzo sono tutti i registi neri? Ho le palle piene di questi inglesini che se ne vengono qui, tutti afflitti, cercando di risolvere un difetto di nascita e distinguere la Regina da Hitler. (Malcolm)
- Ingabbiare le persone perché non hai amore per il cinema, non sai criticare la forma, il mezzo, la tecnica! Non hai le parole per descrivere le emozioni per paura di non ricevere abbastanza click o perché ti cachi sotto se la massa che ti si rivolta contro. Be', fottiti! Fottiti! Perché inibisci l'abilità degli artisti di sognare una possibile vita per altre persone. Fottiti! Due volte e fallo con un bel cactus! Anche se è un tuo limite, anche se ci hai provato, fottiti! È colpa tua se continuano a produrre questa merda rassicurante, stantia e pomposa. Colpa tua, non mia! Colpa tua! Bisogna essere spericolati. Bisogna essere audaci. Bisogna essere audaci, cazzo! Dovremmo urlare a pieni polmoni. Ehi, privilegiati! Ehi, bianchi! Vi sento e non me ne frega un cazzo! Perché le cose non miglioreranno se non ci si ribella a queste puttanate moralistiche, accademiche e datate. Come Spike Lee si ribellò contro il sistema bianco con Fa' la cosa giusta. (Malcolm)
- Credi di essere l'unico scrittore nella storia della scrittura in conflitto con i critici? (Marie)
- Malcom il tuo lavoro non è creare vasi di ceramica, chiaro? Tu sei un regista e il cinema è l'arte più schifosamente dominante e capitalistica del pianeta terra. (Marie)
- Scusa se te lo dico, ma nessuno in questo ambiente è radicale. (Marie)
- Tutti gli organi di stampa corrono dietro la sua "chiamata alle armi" al suo Vive la révolution Non perché gliene freghi o vogliano diffondere il messaggio, ma perché loro sanno che niente vende di più del disgusto. Così arrivano di click. E voi imbecilli continuate a cascarci tutte le volte. E poi non importa a nessuno cosa avete da dire. A nessuno. Voi giocate a travestirvi per lavoro. (Marie)
- È che non posso raccontare più la mia storia. È che non riesco a spiegare il maledetto caos che sento qui dentro perché l'hai già fatto tu. L'hai già fatto tu e l'ha già fatto Taylor. So che non appartiene solo a me. Lo so. Conosco i nostri vissuti. Ma la differenza è che tu hai preso tutto quello schifo e ne hai fatto un'opera meravigliosa. Qualcosa di buono. Qualcosa che può commuovere le persone. Ma, Malcolm, io ce l'ho ancora dentro. E ad essere sinceri, sì, sarei stata più brava io, perché ci sono passata davvero. Io l'ho vissuto. Non solo sarei stata più brava. Avrei reso il tuo film migliore. (Marie)
- Ricreare la realtà non rende un film interessante. Ma conta l'interpretazione della realtà. Ciò che provi sulla realtà. Come descrivi la realtà. Ciò che riveli della realtà. La prospettiva, la tua prospettiva. Guarda che trascrivere una conversazione, filmarla premendo REC, è robbaccia da video di YouTube. È una cazzo di confessione, un memoriale. (Malcolm)
- Sei logorante. Sarai ancora così a settant'anni, o ti sarai logorata da sola? (Malcolm)
- Non mi servono i dettagli. Non mi serve conoscere i posti e gli espedienti, i passi che ti hanno portato davanti alla mia porta. Sei qui. Ti amavo senza condizioni. Perché? Perché dò valore al mistero. All'ignoto. È ciò che sostiene la tensione di un rapporto e ci obbliga ad essere la versione migliore di noi stessi. Il fattore "chissà". Chissà se qualcuna l'ha amato meglio? (Marie)
- Il motivo per cui non sei geloso è che tu non dai valore a quel mistero, vero? E tu non gli dai valore per la stessa ragione per cui non ti chiede se mi sia fatta di meglio, se sia mai stata con una persona più brillante, gentile o con più talento. È perché è inconcepibile per te che altri uomini a questo mondo siano più interessanti di te. La tua mancanza di curiosità è semplicemente un'estensione del tuo narcisismo, della tua megalomania, della tua visione egoistica del mondo. E non dubitando mai di te stesso, non hai mai pensato di chiederti: "Come divento un compagno migliore?" (Marie)
- Ma se annienti con regolarità ogni persona che ti circonda, finirai col vivere in una cazzo di realtà fatta di finzione. (Marie)
- Se questo fosse un film ti aggrapperesti a me come un'ancora di salvezza. Tu lo saresti per me come io per te, fin dai primi momenti. (Marie)
Dialoghi
modifica- Malcolm: Ho scritto, diretto e presentato in anteprima un film che ha steso tutti stasera! Li hai visti? Hai visto il pubblico? Amore, hai visto il pubblico?
Marie: Mhmm. - Malcolm: Ti prego, Marie. Non ho voglia di litigare stasera.
Marie: Nemmeno io. È per questo che ti preparo i maccheroni al formaggio. - Marie: Hai dimenticato di ringraziarmi. Non è un piccolo dettaglio del cazzo. È enorme!
Malcolm: Ma ti ho ringraziato un milione di volte prima. Lo sai che ti sono grato e che ti apprezzo. Ho commesso un errore, perché farlo diventare in qualcosa di più?
Marie: Perché è di più.
Malcolm: Cioè?
Marie: In pratica è il riassunto del nostro rapporto. - Malcolm: Sei psicotica.
Marie: E tu iperbolico.
Malcolm: Affatto. È psicotico pensare che dimenticare di ringraziarti simboleggi qualcos'altro. Ho dimenticato solo un cazzo di grazie.
Marie: Hai ringraziato 112 persone! - Marie: Sai che c'è, Malcolm? Secondo me quando hai capito che una persona ti sta vicino e ti ama, va a finire che non ci pensi più.
Malcolm: Non è vero.
Marie: Solo se stai per perdere una persona, le presti attenzione. - Marie: Il film è bellissimo. Sono orgogliosa di te. Ci hai messo un sacco di tempo, ti sei spaccato il culo. Ma dimmi una cosa, tu credi che il film sarebbe altrettanto eccellente se non stessimo insieme?
Malcolm: No.
Marie: Vorrei che l'avessi detto stasera. - Marie: Non darmi mai per scontata.
Malcolm: Non lo faccio.
Marie: L'hai fatto. - Marie: La vita diventerà più facile, ma anche più difficile.
Malcolm: Che vuoi dire?
Marie: Non farti prendere dal clamore. E non non allontanare chi ti sostiene nei momenti difficili. - Malcolm: Per alcuni la mancanza di gelosia è positiva.
Marie: Non quando tende all'indifferenza.
Malcolm: E adesso di cosa parli, Marie?
Marie: Malcolm, tu puoi anche incoraggiarmi ad farmi una vita tutta mia, ma è solo una stronzata. In realtà non vuoi che abbia una vita separata dalla tua, perché sei bisognoso. - Malcolm: Smettila d'incolpare me perché non sei capace di combinare un cazzo.
Marie: Il fatto che non potresti essere il futuro Spike Lee o Barry Jenkins, perché quei figli di puttana hanno portato innovazione raccontando la loro verità, la loro cazzo di esperienza. - Malcolm: In questo preciso momento ogni nero con un abbonamento all'LA Times dirà: "Per che cazzo devo vedere questo film?" Solo perché la protagonista non è una che le somiglia, secondo lei è politico.
Marie: Ma che male c'è nei film politici?
Malcolm: Che sono estenuanti?
Marie: Tu adori i film politici.
Malcolm: Sì, ma non quelli della critica bianca dell'LA Times chiama politici. - Malcolm: Tu sei la donna più estenuante, cocciuta e complicata che abbia mai conosciuto in tutta la mia vita. Passo dal desiderio di decapitarti a quello di riempire di baci quella stupida faccina. Ti amo, un casino. Ti amo. Che dici, ci sposiamo?
Marie: Non sono in vena.
Malcolm: Mh, davvero? Sento che ci sposeremo e divorzieremo diverse volte, meglio cominciare adesso.
Marie: No.
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