L'invasione degli ultracorpi
L'invasione degli ultracorpi
Miles e Becky
Titolo originale |
Invasion of the Body Snatchers |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1956 |
Genere | horror, fantascienza, thriller |
Regia | Don Siegel |
Soggetto | Jack Finney (romanzo) |
Sceneggiatura | Daniel Mainwaring, Richard Collins, Sam Peckinpah (non accreditato) |
Produttore | Walter Wanger per Walter Wanger Production |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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L'invasione degli ultracorpi, film statunitense del 1956, regia di Don Siegel.
[Il dottor Hill viene scortato all'ospedale]
Dr. Hill: Oh, dottore.
Dr. Bassett: Dottore.
Dr. Hill: Dov'è il paziente?
Dr. Bassett: Mi scusi se l'ho fatta buttare giù dal letto.
Dr. Hill: Ma le pare...
Miles [urlando ai poliziotti che lo trattengono in una stanza]: Lasciatemi finché siamo in tempo!
Dr. Bassett: Non fa altro che urlare.
[Appena il dottor Bassett apre la porta Miles gli salta addosso nonostante i poliziotti cerchino di trattenerlo]
Miles: Dica a questi idioti che non sono matto! Datemi retta prima che sia troppo tardi!
Dr. Hill: Dica tutto a me. Lasciatelo.
Miles: Lei chi è?
Dr. Hill: Il dottor Hill, del manicomio provinciale.
Miles: No, non sono pazzo! [appena Miles si agita i poliziotti lo trattengono]
Dr. Hill: Lasciatelo!
Miles: Senta, dottore! Almeno lei mi ascolti! Mi dia retta, la prego! Sono un medico anch'io! Lei mi deve credere! Non sono matto! Io...
Dr. Hill: Sì, sì... Capisco... Adesso ci mettiamo a sedere, dottor Bennell, e lei mi racconterà tutto, mh?
Miles: Dunque, è cominciato giovedì della scorsa settimana. Ero a Boston per un congresso quando ricevetti un telegramma. Era Sally, la mia infermiera, che mi pregava di rientrare subito a Santa Mira. Quello che feci. Scendendo dal treno, a prima vista, tutto mi sembrò normale... ma non lo era. [inizio dell'analessi]
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Malati che improvvisamente guarivano, un bambino che diceva che sua madre non era sua madre, una donna che giurava che suo zio non era suo zio... Qualcosa di strano c'era, ma vagliando con animo sereno tutto ciò... cosa restava? Ben poco. Era evidente che la madre di Jimmy era veramente la madre di Jimmy e che lo zio Ira era realmente lo zio Ira. (Miles) [voce fuori campo]
- Me ne guardavo bene dal farlo capire a Becky, ma adesso per la prima volta avevo paura. L'isterismo collettivo, quello che secondo Dan Kauffman era la causa di tutto, non poteva spiegare la presenza di quel corpo in casa di Jack. (Miles) [voce fuori campo]
- Rientrando a casa in macchina non pensai ad altro che a Wilma e Jimmy. Com'era possibile che fossero tornati normali così in quattro e quattr'otto? E senza che io avessi fatto niente per guarirli. (Miles) [voce fuori campo]
- Prima la nostra città e poi quelle nei dintorni... Presto tutto il pianeta ne sarà invaso! (Miles)
- Aiuto! Aiuto! Ferma! Ascoltatemi! Ascoltatemi! Ascoltatemi! Ferma! Ferma! Ferma! Ferma! Aspetta! Quelli che mi stanno inseguendo non sono esseri umani! Ascoltatemi! Siamo tutti in pericolo! Fermatevi! Fermatevi, vi scongiuro! Vi prego, ascoltatemi! Fermo! Fermo! Aiuto! Fermatevi! Mi ascolti lei, la prego, accosti! Ho bisogno del suo aiuto! È successa una cosa terribile! Fermatevi! Dove correte, incoscienti?! Ascoltate! Siamo in pericolo! Siamo tutti in pericolo! Il mondo intero è in pericolo! Ascoltatemi o sarà troppo tardi! Fermatevi! Fermatevi! Fermatevi! Fermatevi! (Miles) [in mezzo alla strada, rivolto agli automobilisti]
Dialoghi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Miles: Ho poi scoperto che la moglie d'un medico deve avere l'intelligenza d'un Einstein e la pazienza d'un santo.
Becky: E l'amore?
Miles: Non posso saperlo. Sono solo un medico generico. L'amore lo trattano gli specialisti.
- Wilma: Sentiamo, gli hai parlato? Che ne pensi?
Miles: È lui. È proprio tuo zio.
Wilma: Non è lui!
Miles: Ma come fai a dirlo?
Wilma: Non è che sia tanto diverso. Anzi, esteriormente sembra identico. Ha la voce, i gesti, l'aspetto, proprio tutto dello zio Ira.
Miles: Ma allora è davvero lo zio Ira. Da' retta a me, mettiti il cuore in pace.
Wilma: Ma non è lui. È da bambina che lo conosco, è stato come un padre per me. Quando mi guardava, nei suoi occhi ho sempre visto come una luce accendersi dentro. Adesso non la vedo più.
Miles: E dimmi un po', Wilma, ci devono essere delle cose che solo tu e lui potete sapere.
Wilma: Oh, sì, certo. Gli ho fatto mille domande. Rammenta tutto con una precisione sbalorditiva, come se fosse veramente lo zio Ira. Ma, Miles... in lui non c'è emozione. Niente. Finge di provare qualcosa. Le parole, i gesti, il tono della voce: tutto è identico. Ma non il sentimento. No, ne sono certa: non è mio zio Ira.
- Wilma: Miles, sto diventando pazza? Dimmi la verità.
Miles: No, no... Anche oggigiorno non credere sia così facile diventare pazzi.
- Miles: Domani avrò bisogno di te, Danny. Ho un bambino e una donna con un po' di confusione nel cervello.
Danny: Il bimbo dice che suo padre non è suo padre e la donna che sua sorella non è sua sorella.
Miles: Ci sei andato vicino. Sapevo che t'eri dato all'ipnotismo, ma ora leggi anche il pensiero?
Ed: Non è un mago, gli avrò mandato una dozzina di casi del genere!
Miles: Una dozzina? Ma di che si tratta?
Danny: Non lo so. È una strana forma di nevrosi di natura isterica, un'epidemia vera e propria. Ce ne sono già più di cento casi.
Miles: Qual è la causa?
Danny: Preoccupazioni... nervi scossi, probabilmente.
- [Esaminando un Ultracorpo]
Becky: La faccia sembra di cera...
Jack: La mia prima impressione è stata la stessa. Non è vera...
Miles: Giusto, manca di espressione. Nessun segno caratteristico, nessuna ruga...
Jack: Questo non è un morto.
Becky: Ce l'avete un cuscinetto per timbri?
Jack: Ce ne dovrebbe essere uno. Perché?
Miles: Voglio prendere le impronte digitali.
Becky: Se non è un cadavere cos'altro potrebbe essere?
Miles: Non lo so. Può sembrare pazzesco, ma ho l'impressione che se dovessi fare un'autopsia troverei tutti gli organi in perfetto stato. Come risulta il corpo all'esame esterno: assolutamente in ordine e pronto a funzionare.
[Le impronte digitali risultano anomale, prive dei segni tipici]
Jack: Nessun segno. Non è un cadavere, è un essere completo ma non finito.
Teddy: Quando sarà finito che faccia avrà? [...] Rispondimi, che faccia avrà?
Miles: Non ne ho la più pallida idea, cara.
Teddy: Quanto... quanto credi che sia alto?
Miles: Oh, uno e settantacinque, più o meno.
Teddy: Quanto peserà?
Miles: Una settantina di chili. È abbastanza magro.
Teddy: Jack è uno e settantacinque e pesa settanta chili!
- Miles: Di qualsiasi provenienza, di qualsiasi origine essi siano, una cosa è certa: chi li governa, istinto o intelletto che sia deve avere una potenza incredibile! Ah, fantastica, superiore ad ogni limite umano! L'unica cosa che mancava a quel corpo in cantina era una mente! E stava...
Becky: Stava assorbendo la mia mentre dormivo, Miles!
- Miles: Non dobbiamo chiudere occhio tutta la notte.
Becky: O ci sveglieremo trasformati in qualcosa di inumano.
Miles: Molte persone perdono a poco a poco la loro umanità senza accorgersene. Non così, tutto a un tratto, dalla sera alla mattina... Ma la differenza è poca.
Becky: Non tutti sono così, Miles.
Miles: Tu lo credi? Invece è vero. Ci si indurisce il cuore giorno per giorno... Solo quando dobbiamo lottare per difendere la nostra umanità ci accorgiamo quanto valga, quanto ci sia cara.
- Danny (Ultracorpo): Miles, tu come me sei un uomo di scienza e come me sei in grado di apprezzare l'intima bellezza di questo fenomeno. Appena un mese fa Santa Mira era ancora una città come tutte le altre, piena di gente con mille problemi... Quand'ecco avverarsi il fatto incredibile: semi che avevano vagato per anni nello spazio finiscono in un campo qui vicino. Questi semi danno dei baccelli che danno il potere di riprodurre con assoluta fedeltà qualsiasi forma di vita animale.
Miles: La loro provenienza... è il cielo...
Danny (Ultracorpo): I vostri nuovi corpi stanno ora crescendo lì dentro: vi stanno riproducendo cellula per cellula, organo per organo. Non sentirete male, mentre sarete immersi nel sonno essi assorbiranno al vostra mente per farvi rinascere in un mondo tranquillo, senza problemi.
Miles: Ma dove tutti sono uguali.
Danny (Ultracorpo): Proprio così.
Miles: Povera umanità. Becky e io non siamo gli ultimi rimasti. Gli altri vi distruggeranno.
Danny (Ultracorpo): Domani non lo vorrai più. Domani sarai uguale a noi altri.
Miles: Io amo Becky. L'amerò domani come l'amo oggi?
Danny (Ultracorpo): Non è necessario, l'amore.
Miles: Niente amore, nessun sentimento, solo l'istinto di conservazione: non potete amare né essere amati, vero?
Danny (Ultracorpo): Lo dici come se fosse una mostruosità, ma non lo è affatto. Sei stato innamorato altre volte. Ma non è durato. Non dura mai. Amore, desiderio, ambizione, fede: senza tutto questo la vita è molto più semplice.
Miles: Non mi interessa la vita così.
Danny (Ultracorpo): Dimentichi una cosa, Miles.
Miles: Che cosa?
Danny (Ultracorpo): Non hai altra scelta.
Miles [dopo aver raccontato la storia]: Lei non crede a una parola! Sì, è fantastico, ma è la verità! Non state li a guardarmi come se fossi una bestia rara! Fate qualcosa, vi supplico! [i dottori lo guardano perplessi] Oh, è inutile...
[I dottori si appartano]
Dr. Bassett: Allora, che ne pensa, dottor Hill?
Dr. Hill: Secondo me si tratta di un incubo.
Dr. Bassett: Altro non può essere. Semi che provengono da altri mondi, che generano esseri umani! Mh, roba da pazzi! [Due infermieri portano in barella un paziente appena arrivato] Cosa gli è capitato?
Infermiere: Era al volante di un camion. Un autobus l'ha preso in pieno di fianco e l'ha rovesciato.
Dr. Bassett: Portatelo al pronto soccorso. [a Hill] Se ne occupa lei di Bennell, per favore?
Dr. Hill: Certo.
Dr. Bassett [all'infermiere]: Ha ferite gravi?
Infermiere: Una brutta frattura a tutt'e due le gambe. L'abbiamo tirato fuori da sotto un mucchio di strani cosi che non avevo mai visto.
Dr. Hill: Che cosi?
Infermiere: Non glielo saprei dire con precisione, dottore. Sembravano... degli enormi baccelli.
[Miles e il dottor Hill si scambiano uno sguardo d'intesa]
Dr. Hill: Da dove proveniva il camion?
Infermiere: Santa Mira.
Dr. Hill: [ai poliziotti] Correte alla radio e fate dare l'allarme generale! Le autostrade devono essere bloccate, il traffico fermato, tutti i corpi di polizia mobilitati! [al telefono] Centralino! Mi dia l'FBI[1] di Los Angeles! Sì, è un caso d'emergenza!
Citazioni su L'invasione degli ultracorpi
modificaFrasi promozionali
modifica- Forse domani potrebbe essere realtà?[2]
- Sono già qui... e tu sei il prossimo!
- They are here already... You're next![3]
- Walter Wanger ha creato il film di fantascienza definitivo!
- Walter Wanger creates the ultimate science-fiction![4]
Note
modificaVoci correlate
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