L'angelo bianco (film 1955)

L'angelo bianco

Yvonne Sanson nel doppio ruolo di Lina e suor Addolorata


Interpreti e personaggi
Titolo originale	L'angelo bianco
Lingua originale	italiano
Paese	Italia
Anno	1955
Genere	drammatico, sentimentale
Regia	Raffaello Matarazzo
Soggetto	Raffaello Matarazzo, Giovanna Soria, Piero Pierotti
Sceneggiatura	Aldo De Benedetti, Raffaello Matarazzo, Giovanna Soria, Piero Pierotti
Produttore	Goffredo Lombardo
Amedeo Nazzari: Guido Carani Yvonne Sanson: Lina Marcolin / suor Addolorata Enrica Dyrell: Elena Carani Alberto Farnese: Poldo Flora Lillo: Flora Philippe Hersent: Mario La Torre Nerio Bernardi: avvocato Rossi Virgilio Riento: dottor Marini Emilio Cigoli: direttore della prigione Olga Solbelli: madre superiora Ignazio Balsamo: poliziotto Franca Parisi: soubrette Oscar Andriani: avvocato Rina Franchetti: prigioniera Silvana Jachino: prigioniera Giuseppe Chinnici: capo della polizia Amina Pirani Maggi: guardia carceraria Paola Quattrini: Anna Carani Leonardo Bragaglia: Maurizio Enrico Olivieri: Bruno Carani
Doppiatori originali
Lydia Simoneschi: Lina Marcolin Dhia Cristiani: suor Addolorata Franca Dominici: Elena Carani Giuseppe Rinaldi: Poldo Rina Morelli: Flora Gualtiero De Angelis: Mario La Torre Giorgio Capecchi: avvocato Rossi Bruno Persa: poliziotto Micaela Giustiniani: soubrette Olinto Cristina: avvocato Lauro Gazzolo: dottor Marini Clelia Bernacchi: prigioniera Dina Perbellini: prigioniera Mario Besesti: capo della polizia Maria Saccenti: guardia carceraria Manlio Busoni: Maurizio

L'angelo bianco, film italiano del 1955 con Amedeo Nazzari e Yvonne Sanson, regia di Raffaello Matarazzo.

È il seguito de I figli di nessuno (1951).

Incipit

Il tempo lenisce ma non cancella il dolore.
Dopo la tragica morte del piccolo Bruno, il figlio di nessuno, Luisa entrata in convento, cerca nella preghiera la pace.
Il ricordo della sua creatura, perduta per sempre, è più che mai vivo nel suo cuore di madre. (Testo a schermo)

Frasi

Citazioni in ordine temporale.

Non possiamo andare avanti in una finzione che non riesce più a salvare nemmeno le apparenze e che finirebbe per portarci alla disperazione. (Guido) [a Elena]
Reagire? Riprendermi? Ma per chi, perché? A che scopo? Sono solo ormai, solo con questi atroci ricordi, con questi rimorsi. (Guido)
Dimenticare il passato? È facile a dirsi! Si spera, ci si illude di essere riusciti a dimenticare... e poi all'improvviso il passato ritorna, ti riprende e ti distrugge anche quel poco di energia che sei riuscito a ritrovare. (Guido)

Citazioni su L'angelo bianco

L'angelo bianco raggiunge il suo scopo: far versare lacrime. Gli interpreti fanno del loro meglio per dare ai personaggi alquanto inverosimili qualche verosimile accento. Ma c'è anche una dimensione fantastica [...] che gli dà un tono insolito. (il Morandini)
Siamo in pieno clima "fantastico". La doppia parte interpretata da Yvonne Sanson non può non ricordare uno dei capolavori del cinema fantastico e cioè Vertigo di Alfred Hitchcock (cineasta con cui Matarazzo ha più di un punto in comune, se non altro per la capacità di ridurre a puro lessico gli elementi canonici del genere). [...] Il finale del film è addirittura surreale. Dal neorealismo siamo giunti all'espressionismo, dalla logica al delirio. (Adriano Aprà)

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