Johnny Guitar

film del 1954 diretto da Nicholas Ray

Johnny Guitar

Immagine Johnny guitar.jpg.
Titolo originale

Johnny Guitar

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1954
Genere Western
Regia Nicholas Ray
Soggetto Roy Chanslor
Sceneggiatura Philip Yordan
Produttore Nicholas Ray
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani


Johnny Guitar, film statunitense del 1954, regia di Nicholas Ray.

Frasi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Mai vista una donna più uomo di lei. (Sam) [parlando di Vienna]
Never seen a woman who was more of a man. She thinks like one, acts like one, and sometimes makes me feel like I'm not.[1]
  • [...] non credo nella fortuna. Un combattente che si rispetti non si affida ai quadrifogli! (Vienna)
  • Laggiù smercio whiskey e carte, quello che posso servirvi quassù è una palla nel cranio, a piacere del cliente. (Vienna) [puntando la pistola contro la banda di Emma]
  • New York? Ci sono stato. Puzza di pesce! (Bart)
  • Certo che avevo ragione, ma non mi ascoltavate! Nessuno! Parlavo al vento! Non ci sarebbe stato l'assalto alla banca, né quello alla diligenza e mio fratello non sarebbe stato ucciso. Ho sempre avuto ragione per quella donna! Volevo sbatterla fuori ancora prima che entrasse, ma non mi avete ascoltata. Nessuno. E il nostro sceriffo aspetta ancora un appiglio legale, il signor McIvers s'illude di spedirla con le chiacchiere e tutti voi altri non sapete decidervi! Ma che state aspettando? Eppure l'avete sentita che vi farà passare di qui la ferrovia che ci porterà migliaia di coloni dalla costa. Dei bifolchi, dei lerci bifolchi! Intrusi! Che vi cacceranno fuori. È questao che state aspettando? Agite come se lei fosse quale gran dama e il non toccarla facesse di voi chissà quali gentiluomini. Be', non lo siete, come non è una dama lei. E allora sveglia, o presto vi troverete con le vostre donne e i vostri figli costretti tra fili spinati e staccionate. È questo che state aspettando? Ebbene, io no! (Emma) [alla banda]
  • E in nome di chi chiedete soddisfazione? Tu chi sei? E tu? E tu, per irrompere in casa mia, carichi di livore, di odio, di collera? Perché venite qui? E vi aspettavo. Ma perché? Io non ho attaccato diligenze, non ho svaligiato banche, ma siete di nuovo qui. E io so che voi mi sapete innocente, ma state piantati lì, tutti vestiti a lutto, come avvoltoi, in attesa di un altro cadavere! Miserabili! Miserabili! (Vienna) [alla banda di Emma]
  • Avete detto che non sarei morto! Avete promesso! Hai promesso che non sarei morto! Hai promesso! Signor McIvers, hai promesso! Hai detto che non m'avresti impiccato! Me l'hai promesso! (Turkey) [ultime parole]
  • Non stringo mai la destra a chi spara con la sinistra. [...] Perciò riesco a vivere. (Johnny)

Dialoghi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Emma: Io ti ucciderò.
    Vienna: Lo so. Se prima non ti ucciderò io.
  • John McIvers: Com'è che non vai armato?
    Johnny: Perché il mondo sembra zeppo di gente che tira meglio di me.
  • Ballerino Kid [geloso, a Johnny]: Far l'imbecille con un'estranea può portare un sacco di dispiaceri.
    Johnny [a Vienna]: Siete un'estranea?
    Vienna: Solo per gli estranei.
  • [versa dell'alcol nel bicchiere di Johnny]
    Bart: Ora un altro.
    Johnny: Vi ringrazio ma ne ho avuto abbastanza.
    Bart [riempie il bicchiere]: Vuotalo.
    Bart [lo rovescia di proposito]: M'è scivolato.
    Bart: Quando un uomo non sa reggere un bicchiere dovrebbe bere come i bambini, dal poppatoio.
  • Ballerino Kid [parlando di Johnny]: Ho sempre sognato di far fuori un chitarrista.
    Vienna: Una degna aspirazione.
  • Turkey: Se resti qui ti ci vorrà qualcuno che... che ti difenda. Vienna, rimango con te.
    Vienna: Se tu difendi me, chi difenderà te?
    Turkey: Mi tratti come un bambino. Sono un uomo.
    Vienna: Ogni uomo ha il diritto di essere un bambino almeno per un po'
  • Johnny: Un tempo ti ho amata. Un uomo ha un certo orgoglio delle cose che gli stanno a cuore. Odia vederli insudiciati.
    Vienna: Un uomo può mentire, rubare, perfino uccidere, ma finché resta attaccato al suo orgoglio è sempre un uomo. A una donna invece basta fare uno scivolone ed è una sgualdrina. Dev'essere un gran conforto per te essere un uomo.
    Johnny: Mi è stato più di conforto pensare che tu eri qui ad aspettare.
    Vienna: Sinceramente hai pensato che dopo cinque anni stessi aspettando te?
    Johnny: È stata lunga la strada fin qua ad Albuquerque. Dovevo pensare a qualcosa e mi piaceva pensare che saremmo stati ancora insieme.
    Vienna [sarcastica]: Oh, molto generoso da parte vostra, signor Logan.
    Johnny: Uno deve fermarsi in qualche posto. Questo non mi sembra peggiore di altri.
    Vienna [sarcastica]: Questa è certo la più spassionata dichiarazione che mai donna abbia ascoltata. Sono commossa.
    Johnny: Sì, sono parole povere... Ma è anche la tua idea, no?
    Vienna: No, signor Logan. Non è nient'affatto la mia idea.
    Johnny: Be', allora sentiamo.
    Vienna: Oh, è una storia triste.
    Johnny: A me piacciono le storie tristi.
    Vienna: Cinque anni fa amavo un uomo. Non era buono, non era cattivo, ma lo amavo. E volevo sposarlo, lavorare con lui, costruire qualcosa per l'avvenire.
    Johnny: E vissero insieme felici e contenti.
    Vienna: Non fu così. Troncarono. Lui aveva la pistola più lesta della ragione.
    Johnny: Allora fu intelligente a sbarazzarsi di lui.
    Vienna: Sì, intelligente. Imparò a non innamorarsi mai più di nessuno.
    Johnny: Cinque anni sono parecchi. Ci dev'essere stato qualche uomo nel frattempo.
    Vienna: Qualcuno.
    Johnny: E cosa sarebbe accaduto se quest'uomo sarebbe tornato?
    Vienna: Quando un fuoco si lascia spegnere, quel che resta è cenere.
  • Ballerino Kid: Tu non bevi, non fumi, picchi le bestie, sei cattivo coi cavalli... Cosa ti piace?
    Bart: Me! Io mi piaccio! E voglio usarmi tutti i riguardi!
  • Johnny: Quanti uomini hai dimenticato?
    Vienna: Tanti per quante donne ricordi tu.
    Johnny: Non andar via.
    Vienna: Ma io non mi son mossa.
    Johnny: Dimmi qualcosa di buono.
    Vienna: Certo. Che ti devo dire?
    Johnny: Mentiscimi. Dimmi che tutti questi anni mi hai aspettato. Dillo.
    Vienna [fredda]: Tutti questi anni ti ho aspettato.
    Johnny: Dimmi che se non fossi tornato saresti morta.
    Vienna [fredda]: Se tu non fossi tornato sarei morta.
    Johnny: Dimmi che mi ami ancora come io amo te.
    Vienna [fredda]: Io ti amo ancora come tu ami me.
    Johnny: Grazie. Grazie mille.
    [Vienna gli prende il bicchiere dalle mani e lo scaraventa via]
    Vienna: E finiscila di compassionarti tanto! Non hai sofferto tu solo! Non ho trovato questo posto, ho dovuto costruirlo!
  • [Parlando di Turkey]
    Corey: Lo impiccheranno ed è un bambino...
    Vienna: I bambini che giocano con le armi devono essere pronti a morire come uomini.

Citazioni su Johnny Guitar modifica

  • [Su Johnny Guitar] [...] mi chiedo se [Joan Crawford e Nicholas Ray] abbiano mai parlato apertamente dei temi nascosti nel film. Uno di questi è sicuramente la bisessualità; Vienna, la proprietaria della taverna interpretata dalla Crawford è, per quel che viene detto, innamorata di "Johnny Guitar" (Sterling Hayden), eppure non l'ha visto per cinque anni. Trasforma senza alcuno sforzo, uomini duri in femminucce, e, come fa notare il suo barista, "Mai vista una donna più uomo di lei". La sua arcinemica Emma (Mercedes McCambridge) è presumibilmente innamorata con Ballerino Kid (Scott Brady) ed è gelosa perché lui forse è innamorato di Vienna [...] Eppure non c'è quasi un momento in cui Emma riesca a distogliere lo sguardo da Vienna per posarlo su Kid. Tutta l'energia sessuale è tra le due donne, non importa quello che dicono a proposito degli uomini. Crawford ha voluto Claire Trevor per il ruolo, ma lo studio, forse avendo studiato con cura la sceneggiatura, ha insistito per la McCambridge, che non era lesbica, ma si dice che interpretasse una donna lesbica nei film. (Roger Ebert)
  • Johnny Guitar (1954) di Nicholas Ray è sicuramente uno dei melodrammi psicosessuali più sfacciati che si siano mascherati nel più ampio dei generi, il western. (Roger Ebert)

Frasi promozionali modifica

  • Il più grande trionfo di Joan è... questo turbolento e appassionato dramma!
Joan's greatest triumph... this turbulent impassioned drama![2]

Note modifica

  1. Non è stata doppiata l'intera frase in italiano.
  2. Dalla locandina in inglese. Cfr. Johnny Guitar (1954), IMDb.com

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