Il seme della follia
film del 1994 diretto da John Carpenter
Il seme della follia
Titolo originale |
In the Mouth of Madness |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1995 |
Genere | horror |
Regia | John Carpenter |
Soggetto | Michael De Luca |
Sceneggiatura | Michael De Luca |
Produttore | Sandy King |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il seme della follia, film del 1995 diretto da John Carpenter
Frasi
modifica- Non leggi Sutter Cane? (Agente di Sutter Cane)
- Sani e pazzi potrebbero scambiarsi i ruoli... se un giorno i pazzi fossero la maggioranza, lei si ritroverebbe dentro una cella imbottita. (Linda, a John)
- Crede d'essere il personaggio d'un libro. E che Sutter Cane sia la causa dell'epidemia. (Dr. Wrenn all'inserviente)
- Cercheremo di continuare questo collegamento straordinario finché riusciremo a resistere. La città è quasi completamente deserta ormai. Sono rimasti pochissimi superstiti per le strade. Non esistono servizi di emergenza, continuano a scoppiare incendi ovunque. Questa incredibile epidemia, che porta omicidi di massa immotivati, si è diffusa in tutti i paesi del mondo civile. Ogni ora che passa altre persone vengono infettate e spinte a commettere atti insensati di estrema violenza. Dagli ultimi rapporti, piuttosto sommari, sembra che alcuni si stiano trasformando. Che i loro corpi si stiano gonfiando, e i loro lineamenti in qualche modo distorcendo. Nel nostro stato sembra che gli omicidi di massa si siano spostati verso l'interno. Tutte le radio delle maggiori città della costa orientale tacciono. Abbiamo perduto il contatto con Los Angeles e la costa occidentale ieri sera. Se per qualche ragione siete delle persone che come noi non sono ancora state infettate, cercate subito riparo, non fidatevi degli amici e della vostra famiglia. Ripeto, non fidatevi. (Uomo alla radio)
Citazioni su Il seme della follia
modifica- Costruito con un lungo flashback, il più radicale, pessimista e inventivo film di Carpenter è fondato sulla competizione tra realtà e fantasia e diventa un apologo sulla potenza della scrittura. Apocalittico, ma non privo di ambiguità né ironia, ricco di invenzioni registiche, scenografiche, sonore, (colonna musicale curata, come al solito, dal regista), sapiente nel suggerire l’orrore senza mostrarlo, è una metafora allarmante sull’abominio della società dello spettacolo e una riflessione critica sul genere cui appartiene. (Il Morandini)
- I primi due terzi del film sono tra le cose migliori di Carpenter, e Neill è straordinario; ma l’ultimo terzo diventa inutilmente oscuro, e il finale è pretenzioso ma deludente. Tratto, seppur non dichiaratamente, da H. P. Lovecraft. (Leonard Maltin)
- Parla di uno scrittore di libri dell'orrore, che hanno cominciato ad influenzare i fan. Infetta i fan, trasformandoli in qualcos'altro, in assassini. Pensandoci, fa eco a questo ridicolo dibattito sul fatto che la televisione stia trasformando i nostri figli in assassini. Questo film è una sorta di punto di vista horror di vedere la questione. (John Carpenter)
- Sam Neill interpreta un tipico eroe carpenteriano, tormentato dal sospetto che tutto possa essere frutto di una sua allucinazione. (Il Farinotti)
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