Il muro di gomma
film del 1991 diretto da Marco Risi
Il muro di gomma
Titolo originale |
Il muro di gomma |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1991 |
Genere | drammatico |
Regia | Marco Risi |
Soggetto | Sandro Petraglia, Andrea Purgatori, Stefano Rulli |
Sceneggiatura | Sandro Petraglia, Andrea Purgatori, Stefano Rulli |
Produttore | Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori |
Interpreti e personaggi | |
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Il muro di gomma, film italiano del 1991 con Corso Salani e Angela Finocchiaro, regia di Marco Risi.
- Andres Cinzia, Andres Luigi, Baiamonte Francesco, Bonanti Paolo, Bonfietti Alberto, Bosco Alberto, Calderone Maria Vincenza, Cammarota Giuseppe, Campanini Arnaldo, Candia Antonio, Cappellini Antonella, Cerami Giovanni, Croce Maria Grazia, D'Alfonso Francesca, D'Alfonso Salvatore, D'Alfonso Sebastiano, Davì Michele, De Cicco Giuseppe Calogero, De Lisi Elvira, Di Natale Francesco, Diodato Antonella, Diodato Giuseppe, Diodato Vincenzo, Filippi Giacomo, Fontana Vito, Fullone Carmela, Fullone Rosario, Gallo Vito, Gherardi Guelfo, Greco Antonino, Gruber Berta, Guarano Andrea, Guardi Vincenzo, Guerino Giacomo, Guerra Graziella, Guzzo Rita, La China Giuseppe, La Rocca Gaetano, Licata Paolo, Liotta Maria Rosaria, Lupo Francesca, Lupo Giovanna, Manitta Giuseppe, Marchese Claudio, Marfisi Daniela, Marfisi Tiziana, Mazzel Erica, Mazzel Rita, Mignani Maria Assunta, Molteni Annino, Norrito Guglielmo, Ongari Lorenzo, Papi Paola, Parisi Alessandra, Parrinello Carlo, Parrinello Francesca, Pellicciani Anna Paola, Pinocchio Antonella, Pinocchio Giovanni, Prestileo Gaetano, Reina Andrea, Reina Giulio, Ronchini Costanzo, Siracusa Marianna, Speciale Maria Elena, Superchi Giuliana, Torres Antonio, Tripiciano Giulia, Ugolini Pierpaolo, Valentini Daniela, Valenza Giuseppe, Venturi Massimo, Volanti Marco, Volpe Maria, Zanetti Alessandro, Zanetti Emanuele, Zanetti Nicola. (Portavoce)
- L'aereo è partito da Bologna con due ore di ritardo. Se c'era una bomba a tempo, esplodeva quando stava ancora sulla pista. (Comandante)
- Nell'ambiente gira voce che l'aereo potrebbe essere stato colpito da un missile. (Rocco)
- Forse volevano ammazzare qualcuno. (Anna)
- Vi pare che non vi direi la verità se la sapessi? Piuttosto, perché non vi rileggete la scheda di quell'aereo? Ecco. Acquistato 15 anni fa dalle linee aeree hawaiane – no, dico, hawaiane – per le quali era adibito al trasporto del pesce. Il pesce dove sta? Nel mare. E nel mare cosa c'è? Il sale. E che cosa fa il sale? Eh? Che cosa fa? Voi lo dovreste sapere meglio di me. Corrode. Il sale corrode. No, dico, mi seguite? (Portavoce)
- Il termine tecnico è "cedimento strutturale". (Portavoce)
- Qui c'è di mezzo la NATO, la Libia, i servizi segreti, tanto per cominciare. Io non voglio qualche pezza d'appoggio. Ne voglio un milione! (Giulio)
- So soltanto che io ci avevo un piano di volo che andava da Tripoli a Varsavia. (Sottufficiale)
- Niente complotti, niente congiure nazionali né internazionali, né militari né politiche, né italiane né NATO. Niente coperture, niente deliberate menzogne... niente aerei killer, niente missili! Niente! (Capo di Stato Maggiore Difesa)
- La verità, Ammiraglio, dica la verità! Ce la deve dire la verità! Sono dieci anni che aspettiamo, dieci anni! (Rocco)
- Ci sono voluti dieci anni, dieci anni di bugie, dieci anni di perché senza risposta. Perché chi sapeva è stato zitto? Perché chi poteva scoprire non si è mosso? Perché questa verità era così inconfessabile da richiedere il silenzio, l'omertà, l'occultamento delle prove? C'era la guerra quella notte del 27 giugno 1980: c'erano 69 adulti e 12 bambini che tornavano a casa, che andavano in vacanza, che leggevano il giornale, o giocavano con una bambola. Quelli che sapevano hanno deciso che i cittadini, la gente, noi non dovevamo sapere: hanno manomesso le registrazioni, cancellato i tracciati radar, bruciato i registri, hanno inventato esercitazioni che non sono mai avvenute, intimidito i giudici, colpevolizzato i periti. E poi, hanno fatto la cosa più grave di tutte: hanno costretto i deboli a partecipare alla menzogna, trasformando l'onestà in viltà, la difesa disperata del piccolo privilegio del posto di lavoro in mediocrità, in bassezza. Ora, finalmente, mentre fuori da questo palazzo, dove lo Stato interroga lo Stato, piove, a molti sembra di vedere un po' di sole. Aspetta. Queste ultime tre righe non mi piacciono. Aggiungi soltanto... Perché? (Rocco)
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