Il filo del rasoio (film 1946)

film del 1946, diretto da Edmund Goulding

Il filo del rasoio

Immagine Razor's Edge Tyrone Power 1946.jpg.
Titolo originale

The Razor's Edge

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 1946
Genere drammatico
Regia Edmund Goulding
Soggetto W. Somerset Maugham (romanzo)
Sceneggiatura Lamar Trotti
Produttore Darryl F. Zanuck
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note


Il filo del rasoio, film statunitense del 1946 con Tyrone Power, regia di Edmund Goulding.

Incipit modifica

Questo è quanto io ricordo della storia di un giovane dalla personalità non comune che ebbi la ventura di incontrare in varie fasi della mia vita. Nell'estate del '19 io ero di passaggio a Chicago, quando un mio amico, Elliott Templeton, che avevo conosciuto a Londra e a Parigi, mi invitò a pranzo. Il ricevimento doveva aver luogo in uno di quei brillanti circoli di campagna tipici di quella prosperità del dopoguerra americano. (Maugham)

Frasi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Devi essere in decadenza: frequenti degli scrittori! (Louisa) [a Elliott]
  • È questo il giovane di cui scrivo. Non è celebre. Forse, quando la sua vita giungerà al termine, egli non avrà lasciato maggior traccia di quella che lascia il sasso che cade nell'acqua, e forse la vita che egli si è scelta avrà un'influenza sempre crescente sull'umanità e molto tempo dopo la sua morte ci si renderà conto che ai nostri tempi viveva una creatura non comune. (Maugham) [riferito a Larry]
  • Da giovani si hanno emozioni violente ma non durevoli. È un errore credere che la distanza accresca l'amore. (Elliott)
  • Dopo trent'anni di esperienze posso asserire che un matrimonio ben combinato dal lato sociale e finanziario ha tutti i vantaggi su un'unione d'amore. In Francia, che è indubbiamente il solo Paese civile al mondo, Isabella sposerebbe Gray senza pensarci due volte. (Elliott)
  • Vivessi cent'anni, non capirò mai come un giovane possa venire a Parigi senza abiti da sera. (Elliott)
  • Noi indiani crediamo che tre strade portano a Dio. Una è il sentiero della fede e dell'adorazione, una è il sentiero delle buone azioni fatte per amor di Dio, e la terza è quella che, attraverso il sapere, porta alla saggezza. Avete scelto la via del sapere, ma finirete col trovare, figliolo, che i tre sentieri non sono che uno. (Guru)
  • Io non amo affatto la propinquità della massa. (Elliott)

Dialoghi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Isabella: E poi che ne farai, di questa saggezza?
    Larry: Se ne acquisterò spero d'essere così saggio da saperla usare.
  • Isabella: Ma... tutto questo a che cosa ti porterà?
    Larry: Non lo so. Può darsi che alla fine io trovi qualcosa da donare che gli altri saranno lieti di ricevere. Sì, può darsi. Ma se non riesco, non sarò peggio di uno che abbia voluto fare affari e non ci sia riuscito.
  • Larry: Come mai sei stato fino in India?
    Kosti: Per sfuggire al mio inseguitore. Mi seguì fino lì, ho sguazzato nella melma di tutta Europa per fargli perdere le mie tracce, mi stava aspettando! Ma io so che per quanto pensi a sfuggire, un giorno egli mi raggiungerà e sentirò quella terribile mano sulla mia spalla.
    Larry: Allora non sarebbe meglio affrontarlo e accettare il castigo?
    Kosti: Ma tu non sai qual è questo castigo! Non è la prigione, né la corda del boia: quelli li affronterei. È la misericordia, il perdono, l'amore. Non te l'ha mai raccontato nessuno che io prima ero un prete? Non è la polizia che io sto fuggendo, ammazzerei chiunque tentasse d'arrestarmi. È Dio.
  • Larry: Mi hanno detto che in voi potrei trovare una guida.
    Guru: Dio è la sola guida. Ma forse, se noi parliamo, mi indicherà la via per aiutarvi.
  • Guru: Non siete il solo insoddisfatto e annebbiato, figliolo: tutto il mondo è irrequieto e insincero. Sarà sempre così, finché gli ideali degli uomini non saranno più elevati. Non può esserci vera felicità finché non sapremo trovarla in noi stessi.
    Larry: Lo so.
    Guru: È scritto che l'uomo saggio vive chiuso in sé, cioè in Dio e nel suo cuore. È la via della calma, della pazienza, della compassione, dell'altruismo, e della pace eterna.
    Larry: Ma non è facile.
    Guru: No. La via della salvezza è difficile a percorrersi, così difficile come camminare sul filo di un rasoio.[1] Solo questo sappiamo, ed è in tutte le religioni. In ognuno di noi c'è una scintilla della infinita bontà che ci ha creati, e nel lasciare la terra ci ricongiungiamo in essa, come la goccia che cade dal cielo si riunisce finalmente al mare che l'ha generata.

Citazioni su Il filo del rasoio modifica

  • È un'espressione esemplare del grande cinema di mestiere hollywoodiano. Un grande romanzo, di un grande scrittore, tradotto secondo le regole del grande cinema. La voce fuori campo rappresenta un altro esercizio strano e splendido. Il fraseggio della scrittura viene ridotto allo spazio della necessità del film, un'operazione che solo apparentemente è blasfema. La sintesi che ne risulta, rispetto al racconto, spesso è più efficace del romanzo stesso. (il Farinotti)

Note modifica

  1. Cfr. Kaṭha Upaniṣad: «È difficile camminare sul filo di un rasoio; così, dice il saggio, è aspro il cammino verso la salvezza»

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