Il bacio della morte (film 1947)

Il bacio della morte


Interpreti e personaggi
Titolo originale	Kiss of Death
Lingua originale	inglese
Paese	Stati Uniti d'America
Anno	1947
Genere	drammatico, noir
Regia	Henry Hathaway
Soggetto	Eleazar Lipsky
Sceneggiatura	Ben Hecht, Charles Lederer
Produttore	Fred Kohlmar, Darryl F. Zanuck
Victor Mature: Nick Bianco Brian Donlevy: viceprocuratore D'Angelo Coleen Gray: Nettie Cavallo Richard Widmark: Tommy Udo Taylor Holmes: avv. Earl Howser Howard Smith: guardiano Karl Malden: sergente William Cullen
Doppiatori italiani
Giulio Panicali: Nick Bianco Emilio Cigoli: viceprocuratore D'Angelo Lydia Simoneschi: Nettie Cavallo Paolo Stoppa: Tommy Udo Amilcare Pettinelli: avv. Earl Howser Mario Besesti: guardiano Manlio Busoni: sergente William Cullen

Il bacio della morte, film statunitense del 1947 con Victor Mature, regia di Henry Hathaway.

Frasi

Nessuna spia l'ha mai fatta franca con me, lo sai? Lo sai cosa faccio alle spie? Riempio le loro pance di piombo, così vanno a imparare a vivere a casa del diavolo. (Udo)

Nick: Il suo lavoro è sporco quasi quanto il mio.
D'Angelo: Con questa differenza: noi colpiamo i teppisti, non gli onesti.

– Chi ha esercitato l'influenza più profonda sulla tua vita? – chiese in tono ostile.
– Richard Widmark in Il bacio della morte. Quando ha spinto quella vecchia in quella carrozzella giù per quella rampa di scale, per me è stato come una conquista personale. Ha risolto una serie di conflitti. Ho copiato la sua risata sadica, adottandola per dieci anni. Mi ha fatto superare alcuni periodi difficili. Richard Widmark nella parte di Tommy Udo, ne Il bacio della morte di Henry Hathaway. Ricordi quella risata raccapricciante? Con un ghigno da iena. Un risolino demoniaco. Che ha chiarito una serie di cose nella mia vita. Mi ha aiutato a diventare un individuo. (Don DeLillo)
Uno dei migliori film gangster del dopoguerra, scritto da B. Hecht e C. Lederer, filmato in esterni veri a New York. Memorabile esordio di R. Widmark nella parte del sadico che fa ruzzolare per le scale una vecchia paralitica. (il Morandini)