Ignacio Zuloaga

pittore spagnolo

Ignacio Zuloaga (1870 – 1945), pittore spagnolo.

Ignacio Zuloaga

Citazioni su Ignacio Zuloaga modifica

  • Il disegno di Zuloaga è pura forza viva: un cavaliere dalla sensibilità chisciottesca che accorre lì dove le cose sopportano maggior violenza dalle potenze inerti, vendicatore dei torti originati dalla materia, e soprattutto del più grave: la trivialità, l'inespressività. Questo lirico sforzo del disegno consiste nel disarticolare le forme triviali, le forme materializzate, e con lieve tocco articolarle secondo lo Spirito. (José Ortega y Gasset)
  • La critica di trent'anni sono sarebbe singolarmente imbarazzata se si trovasse di fronte alle opere di un pittore come Ignazio Zuloaga. Eppure lo Zuloaga ha avuto, dopo le prime sconfitte, clamorosi trionfi: critica e pubblico non hanno oramai per lui che altissime lodi.
    L'opera dello Zuloaga è in fatti in contrasto con tutti i dettami del realismo razionale di trent'anni sono. Niente atmosfera avvolgente: i visi sono nitidamente segnati da un contorno che talora è addirittura una linea nera; i colori non sono sottomessi al gioco dei riflessi: talora sono come tinte piatte campite; non c'è realtà di luce: le figure si staccano chiare su fondi di cielo, bassi di tono come una tenda scura: siamo cioè in piena irrealità d'ambiente. (Enrico Thovez)
  • In certi quadri di Zuloaga passa soffiando fieramente un vento irresistibile, terrificante, barbaro; un alito caldo che sembra giungere da inospitali deserti, o gelido, come se discendesse dai ghiacciai. In tutti i modi, una corrente di qualcosa, di un qualcosa di così vigoroso, così sostanziale, così evidente e necessario che, opprimendo nella tela ciò che è dipinto, lo rapprende, lo stringe su se stesso, gli dà peso esistenziale, solidità, necessità. Di alcuni quadri di Zuloaga si potrebbe dire che sono come stretti passaggi attraverso i quali irrompe tempestosamente un dinamismo superiore ad essi e da essi indipendente. (José Ortega y Gasset)
  • Zuloaga è un cerebrale austero e pessimista, che aspira a riallacciare l'opera sua a quella dei grandi maestri spagnoli del Seicento e della fine del Settecento e sopra tutto al Greco ed al Goya e che del suo paese ama riprodurre gli aspetti tetri e grandiosi ed i tipi tragici e malsani. (Vittorio Pica)

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