Helenio Herrera
allenatore di calcio e calciatore franco-argentino (1910-1997)
Helenio Herrera Gavilán (1910 – 1997), calciatore e allenatore di calcio argentino.

Citazioni di Helenio HerreraModifica
- Cento gol uguale scudetto.[1]
- Classe, più preparazione atletica, più intelligenza, uguale scudetto.[2]
- Cosa sarebbe il calcio senza di me?[3]
- Juventus uguale FIAT uguale potere.[4]
- Le cose difficili esigono tempo, quelle impossibili ne esigono di più.[3]
Dall'intervista di Claudio Sabelli Fioretti, Sette, 23 maggio 1994; riportata su SabelliFioretti.it
- Ai miei tempi c'era un club che mandava a tutti gli arbitri uno scatolone con un regalo. In uno, in uno solo, dicevano, c'era una pelliccia per la moglie dell'arbitro. Invece c'era una pelliccia in tutti gli scatoloni.
- Berlusconi è una persona estremamente intelligente. E si adatta facilmente alle situazioni.
- Un allenatore si diverte quando vince.
- [Rispondendo alla domanda «Gli arbitri possono aiutare una squadra piuttosto che un’altra?»] Seguro che possono. Per quanto tempo i sovietici, pur essendo tra i più forti del mondo, non sono riusciti a vincere nulla? Perché gli arbitri non avevano piacere che vincessero i comunisti. Di questo sono segurissimo. Era una schifezza.
Citazioni su Helenio HerreraModifica
- Helenio Herrera. L'allenatore in scarica. (Marcello Marchesi)
- Herrera era avanti anni luce rispetto alla media degli allenatori. È toccato a lui rivoluzionare gli allenamenti; a noi sembrava matto, ma da ragazzo, quando mi allenavo con le giovanili e guardavo che cosa facevano quelli della prima squadra, restavamo incantati. Lui allenava prima le testa e poi le gambe. E soprattutto: dieta rigida e massima professionalità. (Sandro Mazzola)
- Il Mago era un uomo troppo intelligente. Prendeva i suggerimenti e ne faceva tesoro, ma non avrebbe mai fatto uscire le parole che Angelo Moratti, il suo presidente gli aveva detto. (Elio Corno)
- Il vero doping del Mago era psicologico. (Sandro Mazzola)
- Nella storia dell'Inter sarà indelebile la figura di Helenio Herrera e quella di José Mourinho. (Claudio Ranieri)
- Sono stato in quell'Inter anch'io, anche se ho giocato poco come titolare. Ho vissuto in prima persona le pratiche a cui erano sottoposti i calciatori. Ho visto l'allenatore, Helenio Herrera, che dava le pasticche da mettere sotto la lingua. Le sperimentava sulle riserve (io ero spesso tra quelle) e poi le dava anche ai titolari. Qualcuno le prendeva, qualcuno le sputava di nascosto. Fu mio fratello Sandro a dirmi: «se non vuoi mandarla giù, vai in bagno e buttala via». Così facevano in molti. Poi però un giorno Herrera si accorse che le sputavamo, allora si mise a scioglierle nel caffè. Da quel giorno 'il caffè' di Herrera divenne una prassi all'Inter. (Ferruccio Mazzola)
- Tristi interisti. Herrera inhumanum est. Perseverare in Herrera diabolicum.[5] (Marcello Marchesi)
NoteModifica
- ↑ Citato in Andrea Buongiovanni, Un tuffo per la vittoria, Gazzetta.it, 4 gennaio 2003.
- ↑ Citato in Epoca vol. 19, A. Mondadori, 1968, p. 128.
- ↑ a b Citato in Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Dalai editore, 2000, p. 2109. ISBN 8880898620
- ↑ Citato in Herrera e Mou: vite parallele, Espresso.it, 29 aprile 2010.
- ↑ Cfr. locuzione latina: «errare humanum est, perseverare autem diabolicum» («commettere errori è umano, ma perseverare (nell'errore) è diabolico») Cfr. voce su Wikipedia.
Voci correlateModifica
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