Gabriele Mandel

islamista, scrittore e artista italiano (1924-2010)

Gabriele Mandel (1924 – 2010), psicologo, accademico, scrittore e divulgatore italiano.

Gabriele Mandel

La saggezza indiana

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  • Oggi è il tempo d'una concezione rinnovata dell'umanità tutta intera: una sorta di "globalizzazione" delle conoscenze relative a tutte le culture, le scienze, le religioni.
  • I Veda hanno numerosi riscontri nell'Avesta (sicuramente elaborato, questo, nella penisola di Apseron); e al dio avestico Ahura (Ahura Mazda) corrisponde il grande dio vedico Asura (o le divinità indicate con tale nome).
  • Con le Upaniṣad s'era fatta strada l'idea di un Dio unico, assoluto, Brahman, del quale quelle che noi consideriamo le molte divinità del pantheon indiano sono solo manifestazioni fenomeniche.
  • La Bhagavad-Gîtâ [...] contiene in sintesi gli aspetti preminenti del Vedantismo e una "metafisica dell'azione" con la quale inizia il bhakti-yoga. Il testo concilia vie induiste contraddittorie e il popolarismo delle concezioni puraniche con il misticismo tendente al divino assoluto. Risolve quindi il dilemma tra karma-marga (fede) e ghinana-marga (conoscenza), e in definitiva esprime una visione eminentemente mistica, ma virile, della realtà.

La via al sufismo

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  • Si può dire che la sua vera origine [del sufismo] è situabile nell'Asia turco-iraniana, che per ragioni storiche ha riassunto e inglobato insegnamenti esoterici buddhisti, hindù, classico-egizi e cristiani pur scaturendo da una matrice sciamanica non mai sopita; mentre in certe zone dell'Arabia e del Nordafrica – soprattutto nei due ultimi secoli – è andato poi anche degenerando in aspetti folcloristico-popolari, che del misticismo sufico hanno ben poco, e anzi rischiano di screditarne l'immagine. (p. 25)
  • Il sufi, quindi, se gli è possibile viaggia. Viaggia per conoscere al fine di amare, poter capire, paragonare, evolvere. Viaggiare unisce agli altri e libera dai lacci del preconcetto. Viaggiare con il corpo, viaggiare con la mente, viaggiare nei libri e nei secoli, nelle arti e nelle opere di chi ci ha preceduto per millenni; e si capisce allora come l'essere umano è sempre se stesso e non è mai se medesimo. Viaggiare dilata gli orizzonti. (p. 33)
  • […] il sufi ha capito la grande differenza che sussiste tra FEDE e RELIGIONE. La prima è una pulsione connaturata sin dalla nascita in ogni essere umano, essendo parte del terzo livello del suo inconscio (Arte, Fede, Civismo), e la seconda è la burocratizzazione della Fede, necessaria per avere regole di comportamento, nozioni relative sia al vivere civile che all'espressione di questa forte spinta pulsionale. (p. 51)

Bibliografia

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