Fratello sole, sorella luna

film del 1972 diretto da Franco Zeffirelli

Fratello sole, sorella luna

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Francesco (G. Faulkner) nel film

Titolo originale

Fratello sole, sorella luna

Lingua originale inglese
Paese Italia, Gran Bretagna
Anno 1972
Genere drammatico
Regia Franco Zeffirelli
Soggetto Franco Zeffirelli, Suso Cecchi D'Amico, Lina Wertmüller
Sceneggiatura Franco Zeffirelli, Suso Cecchi D'Amico, Lina Wertmüller
Produttore Dyson Lovell, Marina Cicogna
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali
Note

Fratello sole, sorella luna, film italiano del 1972 con Graham Faulkner, regia di Franco Zeffirelli.

Frasi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • L'ultima notte della nostra gioventù. Che tristezza! Abbiamo tanto sperato che non finisse mai. Dovevamo fermare il sole, come Giosuè. (Francesco)
  • Sembro già morto. (Francesco) [guardandosi allo specchio con indosso l'armatura]
  • Pensano tutti che sei matto, lo sai questo? Quando andasti alla guerra, la gente diceva che eri bravo e intelligente. E ora sei matto, perché... perché fai il verso degli uccelli, corri dietro alle farfalle e guardi i fiori. Secondo me eri matto prima, non ora. (Chiara)
  • Voglio vivere come i passeri del cielo, voglio respirare la libertà e la purezza che loro respirano. Il resto non mi serve, capite? Non so che farne, fratelli! Ma se lo scopo della vita è ridotto a questo ingranaggio folle che umilia le nostre esistenze, non è per me. Ci deve essere qualcosa di meglio, cerchiamolo insieme. L'uomo ha uno spirito, che è il suo tesoro! Ed è questo che noi dobbiamo recuperare, questo tesoro! Dobbiamo ritrovare la gioia, vivere liberi nei campi, correre sui colli, arrampicarci sugli alberi, tuffarci nei fiumi, dobbiamo sentire il calore della terra nuda sotto i nostri piedi, senza scarpe! Senza possedere nulla! Senza umiliare il prossimo costringendolo a servirci. Voglio essere povero. Sì, sì, un povero. Cristo era povero, i suoi apostoli erano poveri. Voglio essere libero, come sono liberi loro. (Francesco)
  • Parole... parole. Una volta credevo anch'io alle parole, tanto tempo fa. (Francesco)
  • Anch'io, quando ho combattuto alle crociate, ho capito cosa voglia dire sentirsi ingannati nei propri ideali, anzi, diventare noi stessi paladini di menzogne e di ingiustizie nel nome di Cristo. (Bernardo)
  • Getta la tua spada, Ottone di Brunswick! Butta il tuo scettro nel fiume perché ci giochino i pesci! Da' la corona agli uccelli! A che ti serve la tua miserabile vita? Tu rubi ai poveri, massacri gli innocenti e accumuli tesori mentre i tuoi sudditi muoiono di fame! (Silvestro) [ripetendo, con piccole variazioni, le parole di Francesco]
  • Siano benedetti coloro che perdonano, poiché saranno a loro volta perdonati. Beato colui che porta la pace, perché sarà il prediletto del Signore.[1] (Francesco)
  • Io ti porto il mio bene, Francesco. D'ora in poi ho deciso di vivere come vivi tu, il tuo esempio mi ha illuminata! Ora vedo così chiaro, finalmente! Non voglio più essere capita, voglio capire io! Ne sono certa. Non mi aspetto di essere amata, voglio amare! Ti prego, Francesco, dovunque ci sia dolore, aiutami... ti prego, fa' che io porti gioia! (Chiara)

Dialoghi modifica

 
Chiara (J. Bowker) nel film

  Citazioni in ordine temporale.

  • Frate: Gallina arrosto! Con foglie d'alloro, capisci?
    Francesco: Come devono essere infelici. Mangiano le creature del Signore.
  • Francesco: Tante volte ho guardato le allodole volare attorno alla mia casa. Non sono che umili, modeste creature. Chiedono solo un sorso d'acqua e poche bacche, per poter vivere e librarsi alte nel cielo. Un giorno ho cominciato a pensare che pure noi saremmo felici, se potessimo accontentarci di quello che ha l'allodola, se vivessimo anche noi come lei vive, rendendo grazie al Signore che ci ha creati. Ecco perché siamo a Roma: per chiedervi consiglio.
    Innocenzo III: Non vedo quale consiglio posso offrirti, mio diletto figliolo. Dio ti ha dato il più prezioso dei doni: la grazia di avvicinarti a lui attraverso le sue creature. Che puoi volere ancora?
    Francesco: I semplici e i poveri sono con noi, ma gli altri... Forse ci siamo ingannati. È questo che dovete dirci. È possibile, santo padre, vivere in accordo con gli insegnamenti del Vangelo, o abbiamo errato per presunzione? Se fosse così, vorrei che voi ci indicaste gli errori commessi.
    Innocenzo III: Mio caro ragazzo, gli errori saranno perdonati. Nella nostra ossessione per il peccato originale, a volte si dimentica l'originale innocenza. Fa' che non succeda anche a te.
  • Innocenzo III: Ma cosa avverrà dopo a chi seguirà la vostra strada? Ci avete pensato bene?
    Francesco: Ma quello che è vero per noi oggi perché non dovrà essere vero anche domani?
    Innocenzo III: Noi siamo incrostati di ricchezza e di potere. Tu, con la tua povertà, con la tua semplicità, hai saputo umiliarci.

Citazioni su Fratello sole, sorella luna modifica

  • La storia di San Francesco reinterpretata da Franco Zeffirelli vuole essere una sorta di allegoria della contestazione giovanile dei nostri anni. Francesco ricorda molto gli hippies di Hair ed è quasi obbligatorio ripensare a Jesus Christ Superstar. (il Farinotti)
  • Piace molto che, per raggiungere questo traguardo, l'antico discepolo di Visconti abbia governato con misura la sua accesa fantasia di estetizzante. Il film naturalmente trabocca, quando occorre, di lusso scenografico [...], ma di morbida limpidezza sono tutte le scene, all'aria aperta, nei miracolosi panorami umbri e toscani, in cui il Francesco dei poveri si muove e sorride. Rifiutando i toni agiografici e predicatori [...] Zeffirelli persuade soprattutto per l'armoniosità del rapporto tra i luoghi e i personaggi, ora grevi e ferrigni ora aerei e quasi impalpabili [...]. Non diciamo per questo che il film è privo di difetti: il racconto ha squilibri, freddezze, echi teatrali [...]. Però è un film molto fuori dall'ordinario, e quasi sempre una gioia per gli occhi. (Giovanni Grazzini)

Note modifica

  1. Cfr. Discorso della Montagna: «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia»; «Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio».

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