Fiat Panda (1980)
autovettura del 1980 prodotta dalla Fiat, prima generazione della Fiat Panda
Citazioni sulla prima generazione della Fiat Panda.
Citazioni
modifica- Avrei voluto fare la prima Panda, che per me rappresenta un trionfo della funzione e il coraggio della semplicità. (Leonardo Fioravanti)
- Però alla fine è uscito il capolavoro, il vero capolavoro, la Panda. [...] Era il 1980, ne hanno vendute più di sei milioni, eh raga. Un successo mostruoso: a un certo punto in Italia c'erano più Panda che italiani. Non s'è mai capito se gli ingegneri della FIAT avessero progettato prima la Panda o prima il rumorino. Bella 'sta vibrazione assurda a trenta all'ora – che figata! – costruiamoci una Panda intorno. È stata un'intuizione straordinaria: far rivivere dopo duemila anni il mito di Sparta, bellissimo. Dentro non c'era niente [...] non c'era il cruscotto. [...] C'era una sacca della spesa, ve lo ricordate? Era una macchina fantastica: mettevi gli occhiali e gli occhiali andavano direttamente nel motore. Consumava più occhiali che benzina. Era bellissima. I sedili, ve li ricordate che erano sdraiette da mare. Sai quelli col perno: era un pezzetto di legno, tiravi giù [il sedile] e mettevi il perno. (Crozza nel Paese delle Meraviglie)
- Alcuni hanno definito la Panda un oggetto-simbolo "inossidabile", un "mito" capace di conquistare generazioni di consumatori restando insensibile agli attacchi degli anni e degli imitatori. Certamente con la Panda siamo riusciti a centrare il prodotto ma io preferisco definirla una piccola auto intelligente, una ricerca di design e di engineering portata ai massimi livelli. Cioè, la Panda ha ribaltato il concetto tradizionale di vettura economica: non pretende di rendere in miniatura servizi e accessori di modelli più costosi e quindi offrire il massimo servizio nel minimo spazio. La Panda vuole offrire il massimo spazio abitabile in costi contenuti.
- Carlo De Benedetti mi aveva chiesto di dettare lo stile di un'auto innovativa, compatta ma spaziosa e che venisse a costare poco. Stavo partendo per le vacanze, era l'estate 1976, e la voleva subito. Lavorai giorno e notte, poi cercai De Benedetti ma non mi rispondeva al telefono. Tornai a Torino per scoprire che non faceva più parte della Fiat. Telefonai a Mantovani, dicendogli che avevamo lavorato a vuoto, per niente. [«Ma il nuovo ad Tufarelli salvò il progetto, con la sola condizione di non pesare sui costi. Grande sfida...»] Doveva essere essenziale e... rustica, utilitaria ma spaziosa, economica. Durante lo sviluppo i costi erano aumentati per diversi imprevisti esterni che mi avevano costretto a intervenire sul progetto. Come il lunotto da ingrandire, o la soluzione per i vetri piatti perché non c'erano più attrezzature adeguate per produrli, in particolare per il parabrezza, e di conseguenza servivano nuovi investimenti. [...] Interni funzionali, semplici, sedili ridotti, forma squadrata per avere più spazio interno, soluzioni particolari, per gli alzacristalli e altro, una vettura molto utile, con un peso leggero da rispettare...
- Ho sempre detto di aver disegnato un... frigorifero, perché per ottenere il massimo dello spazio Panda era squadrata. [...] A guardarla sembra tutto semplice, ma non è così... Ho pensato più volte che fosse più semplice disegnare una Ferrari piuttosto di questa Panda viste le difficoltà e i tanti vincoli imposti...
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikipedia contiene una voce riguardante la Fiat Panda
- Commons contiene immagini o altri file sulla Fiat Panda