Epidemia di SARS del 2002-2004

epidemia di SARS partita nel 2002 in Cina, con più di 8000 casi e 700 morti totali

Citazioni sulla epidemia di SARS del 2002-2004.

Mappa delle nazioni coinvolte tra novembre 2002 e agosto 2003

Citazioni modifica

  • L'epidemia da Coronavirus non si sarebbe mai diffusa se 17 anni fa, dopo la SARS, i cinesi avessero chiuso i mercati di animali selvatici vivi. (Jared Diamond)
  • Nel 2002 c'è stato un Coronavirus che è passato dal pipistrello allo zibetto che poi lo ha trasmesso all'uomo. Ed è così che abbiamo avuto la famosa Sars, ovvero la Sindrome respiratoria acuta grave, che ha avuto una diffusione mondiale. (Anthony Fauci)
  • Uno dei fattori che aveva favorito la diffusione della SARS [...] era stato il ritardo con cui le autorità cinesi avevano segnalato i primi casi. Questo aveva favorito la diffusione dell’infezione nel mondo. La rapidità con cui si è intervenuto in questo caso e, forse, anche identificato il virus responsabile, sembra suggerire che le lezioni a volte servono. «La storia è maestra di vita», dicevano i latini. Non sappiamo come si dica in cinese, ma forse vale anche per loro. (Roberto Burioni)

David Quammen modifica

  • La SARS fu un'epidemia con focolai localizzati, non una pandemia. Ottomila casi sono relativamente pochi, considerata l'alta infettività; e sono morte 774 persone, non sette milioni. A limitare la diffusione e la gravità della malattia hanno contribuito vari fattori, e la buona sorte non è che uno di tanti. Molto importanti furono la velocità della diagnosi e la competenza dei tecnici, che trovarono presto il virus e lo identificarono, grazie agli sforzi di Malik Peiris, Guan Yi e compagni a Hong Kong, assieme a quelli di colleghi e rivali di altri gruppi in America, Cina ed Europa. Anche la rapidità e la decisione con cui si presero le contromisure contarono molto: l'isolamento dei contagiati e il monitoraggio delle persone con cui erano entrati in contatto fu pratica comune in Cina (nonostante le reticenze e la confusione iniziali), a Hong Kong, a Singapore, a Hanoi e a Toronto. Ci fu la totale collaborazione degli ospedali, che attuarono misure draconiane, come accadde al Tan Tock Seng di Singapore sotto la guida di Brenda Ang. Se il virus fosse arrivato in un'altra metropoli, con un governo più debole, abitata da gente più povera e priva di centri di cura di alto livello, forse sarebbe sfuggito alla quarantena e avrebbe martoriato settori ben più vasti della popolazione.
  • Le due caratteristiche che rendevano la SARS così minacciosa erano l'alta infettività, soprattutto nei contesti ospedalieri, e la letalità, assai superiore a quella delle polmoniti classiche. Inoltre, sembrava che il patogeno avesse la sinistra abilità di farsi dare passaggi in aereo.
  • Siamo stati fortunati con la Sars perché era un virus molto pericoloso: si diffondeva facilmente da un essere umano all'altro e aveva un alto tasso di mortalità, quasi il 10%, eppure, sarebbe stato peggio se le persone fossero state contagiose ancor prima di manifestare i sintomi.

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