Diritti LGBT in Russia

diritti della comunità LGBT russa

Citazioni sui diritti LGBT in Russia.

La bandiera arcobaleno adattata alla cartina della Russia

Citazioni

modifica
  • Gli attivisti – una decina, non di più – sfilavano per il centro di Mosca sventolando le bandiere arcobaleno. Trovavano ad attenderli nazionalisti, caucasici e ortodossi che li picchiavano. La polizia aspettava che fossero conciati per le feste, poi li arrestava. I picchiati, non i picchiatori. I giornalisti filmavano e ridevano. (Elena Kostjučenko)
  • I gay e le lesbiche cercano di appoggiarsi alla sinistra russa e internazionale per provare a cambiare la mentalità del nostro popolo. Tuttavia questo non piace al nostro popolo e neppure a tanti della sinistra russa. Se i gay e le lesbiche russi non esigessero che li si amasse e li si accettasse nel mondo politico tutto andrebbe bene, tutto sarebbe ok. Il popolo russo non intende discriminarli o condizionare la loro vita privata. Il problema dei gay e delle lesbiche in Russia è che vogliono partecipare alla vita sociale in qualità di forza politica e morale. Da questo punto di vista, il nostro popolo non li accetterà in quanto tali nei secoli dei secoli. Noi siamo un popolo «macho». Per questo il popolo si opporrà all'imposizione di altre norme di vita sociale. (Ėduard Limonov)
  • I matrimoni gay e l’Lgbt sono questioni politiche, non morali. Non a caso l’ideologia liberale vuole destrutturare l’idea di uomo e donna. Putin ha compreso questo molto bene e ha cominciato a reagire contro questa visione che distrugge la società. Questo non è il problema della scelta personale e individuale, non ci sono leggi contro l’omosessualità, ma leggi contro la propaganda di questa ideologia gay che distrugge l’identità collettiva, che distrugge le famiglie, che distrugge la sovranità dello stato cercando di cambiare la società civile. Non è una questione morale o psicologica, ma politica. (Aleksandr Gel'evič Dugin)
  • Il fascismo, in quanto ideologia che richiede una costante mobilitazione del popolo, non può esistere senza la nozione di nemici esterni e interni. Le autorità russe hanno da tempo scelto le persone LGBT come nemici interni. Dall’inizio della guerra, sono state approvate nuove leggi discriminatorie e ampliate quelle vecchie. Ora in Russia è vietato essere trans: era permesso anche nell’Unione Sovietica! Qualsiasi informazione neutra o positiva sulle persone LGBT è vietata. La stessa legge definisce le persone LGBT come un gruppo di persone “socialmente diseguali”. In sostanza, i russi LGBT sono ora al di fuori della legge e vulnerabili sia alla discriminazione sia alla violenza diretta. (Elena Kostjučenko)
  • Non c'è niente di più facile al mondo che essere etero. Se si potesse scegliere, nessuno sceglierebbe di essere gay. Seriamente, chi vorrebbe complicarsi la vita? Specialmente in Russia. (Dar'ja Kasatkina)
  • Qualche anno fa, la reazione violenta della polizia moscovita contro gli attivisti gay sarebbe stata vista semplicemente come segno dell'arretratezza della Russia. Serviva pazienza per tornare al passo con i tempi, dopo più di sette decenni di comunismo sovietico, dicevano i simpatizzanti; almeno la Russia si muoveva nella direzione giusta, verso democrazia e rispetto dei diritti umani. Ma quella linea difensiva non regge più. Oggi è sotto gli occhi di tutti che questo comportamento fa parte di una chiara direttiva politica. (Bill Emmott)
  • [Su Vladimir Putin] Sarei veramente curioso di domandargli perché pensa che discriminare le persone gay sia la strada giusta per rendere la Russia più ricca, più di successo o prestigiosa nel mondo; perché questo è sicuramente il suo mondo. (Leo Varadkar)
  • Da una parte i gay in Russia sono ritenuti quasi animali, e dall’altra sono considerati individui dotati di un’enorme forza pericolosa. Un mostro è, insieme, meno di un uomo e un superuomo. Gli americani percepivano allo stesso modo i musulmani: primitivi, inferiori dal punto di vista della civilizzazione, e allo stesso tempo abbastanza forti da bucare un edificio con l’aereo.
  • La maggior parte delle persone Lgbt avrebbero preferito essere lasciata in pace e vivere la loro vita borghese, se Putin non avesse deciso di rendere le persone Lgbt il nemico numero uno. Ma è così, e l'ha deciso quasi 10 anni fa, quando ha affrontato le proteste di massa e deciso di screditare coloro che protestavano chiamandoli "queer". Ha funzionato, in un certo senso. Denigrare la comunità Lgbtq+ è una pratica orientata al passato, anche in altri Paesi, anche negli Usa è stato così, con Donald Trump. Appena arrivato alla Casa Bianca ha iniziato a fare retromarcia sui diritti Lgbt perché rappresentano un segno di modernità, il cambiamento più recente e più rapido, ecco perché per questa politica "vecchio stile" è importante dire "torniamo al passato, al sentiero immaginario". Cosa succederà alle persone Lgbt in Russia? Quello che succede a tutti i bersagli. Saranno in maggiore pericolo.
  • [«Perché nella Russia di Putin sono diventate capro espiatorio le persone Lgbt?»]
    Perché non solo avevano tutti i tratti caratteristici di ebrei o musulmani, simbolizzavano anche l’Occidente. Un capro espiatorio ideale. Se desideri eliminare tutto ciò che dopo la dissoluzione dell’Urss è venuto dall’Occidente, devi liberarti di gay e lesbiche. Perché ovviamente prima del 1991 non esistevano.

  Citazioni in ordine temporale.

  • Possiamo dire che in Cecenia ci sono i gay, come in ogni altro luogo del mondo. E subiscono repressioni, vengono torturati e uccisi solo perché gay, senza aver fatto altro.
  • [«Ha contatti con le famiglie dei perseguiti?»] No, non abbiamo contatti con le famiglie perché quella del Caucaso è una società ultra tradizionalista e anche i parenti mettono in atto persecuzioni e uccisioni. Non è solo la polizia Cecena, sono soprattutto i parenti a fare questo ai loro cari quando scoprono che sono gay.
  • Queste persone ci hanno detto che sono state ricattate dalla polizia cecena dopo che questa ha scoperto il loro orientamento sessuale. È una cosa molto diffusa in Cecenia, la polizia chiede soldi per non rivelare informazioni e loro hanno pagato la polizia per molto tempo. Ma improvvisamente è iniziata la campagna contro le persone LGBT. Negli ultimi tre anni, lavorando in Cecenia, abbiamo visto campagne di detenzione illegale: le persone sono state arrestate, torturate e perfino uccise per svariati motivi. E ora c'è la campagna contro LGBT: arrestati, torturati e uccisi solo perché gay. È una pratica diffusa in Cecenia perché qui non ci sono leggi, le leggi russe, non esistono. Vivono secondo le proprie leggi. Queste persone sono arrestate e tenute in prigione, molti di una sola prigione. Ma ora sappiamo di cinque prigioni segreti dove tengono le persone LGBT.
  • Questa situazione [...] è un crimine contro l'umanità. Non ho mai visto niente del genere, in Europa almeno. Centinaia di persone sono state arrestate, torturate e anche uccise perché gay. Questa situazione dovrebbe allarmare il mondo intero. [...] È una situazione terribile perché il governo russo dovrebbe fare qualcosa per salvare le vite di quanti sono stati arrestati in Cecenia.
  • In epoca sovietica l'omosessualità era considerata un crimine, ma adesso non lo è più. Abbiamo eliminato quella parte del codice penale negli anni novanta. Mentre negli Stati Uniti esistono quattro Stati, credo, in cui l'omosessualità è ancora un crimine. [...] Ma come mai tante critiche nei confronti della Russia? Forse perché il parlamento ha approvato una legge che proibisce la propaganda dell'omosessualità tra i minori? Non c'è nessuna discriminazione contro le persone, né per la loro religione, né per il loro orientamento sessuale. La comunità LGBT qui è molto attiva, ha ricevuto riconoscimenti statali per i propri meriti. Non esiste alcuna discriminazione nei loro confronti. Questa legge cerca di proteggere i bambini che prima devono crescere e maturare, e solo in seguito potranno decidere il loro orientamento sessuale.
  • In qualità di capo di Stato, oggi ritengo che sia mio dovere preservare i valori tradizionali e i valori famigliari. Sa perché? Perché i matrimoni tra persone dello stesso sesso non producono figli. Dio ha deciso così e dobbiamo preoccuparci del tasso di natalità; nel nostro paese ci preoccupiamo della salute dei nostri cittadini e delle famiglie. Dobbiamo rafforzare le famiglie. È un atteggiamento naturale che tutte le autorità, ovunque, dovrebbero avere, se ci tengono a rafforzare un paese. Ma questo non significa che si debba perseguitare qualcuno, e in Russia non perseguitiamo nessuno.
  • La situazione in Russia non è come in alcuni Stati islamici, dove l'omosessualità è punita con la morte. La società russa è di mentalità più aperta e liberale, e se qualcuno dichiara di essere omosessuale, non è una tragedia.
  • Non sto cercando di insultare nessuno, perché siamo stati condannati per la nostra presunta omofobia già adesso. Ma non abbiamo problemi con le persone LGBT. Dio non voglia, che vivano pure come preferiscono. Ma alcune cose sembrano eccessive per noi.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica