Dioniso

dio greco del vino, della vendemmia, dei teatri, della fertilità e dell'ubriachezza
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Dioniso, divinità della mitologia greca.

Particolare raffigurante Dioniso in un'anfora del IV secolo

Citazioni su Dioniso

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  • Baubo, Dioniso sarebbero quindi due dei molteplici nomi della vita proteiforme. Contrariamente a Baubo, Dioniso è tuttavia nudo. Nudità che non significa rivelazione di una verità, ma affermazione senza veli dell’apparenza. Nudità del forte che è abbastanza bello, abbastanza virile, per non aver bisogno di velarsi. Ma, d'altra parte, Dioniso è il dio delle maschere; come per la donna «saper apparire fa parte del suo dominio». [...] In Dioniso si cancella l'opposizione del velato e non velato, del maschile e del femminile, del feticismo e della castrazione. Dio greco, anteriore al sistema delle opposizioni teologiche. (Sarah Kofman)
  • Dioniso aveva il potere di mutare l'acqua in vino. Stando a Platone, questo potere miracoloso era ritenuto pratica corrente negli esercizi rituali che facevano cadere in trance i baccanti e le Menadi. (Alain Daniélou)
  • Dioniso e Osiride sono in certo modo Cristo stesso. (Simone Weil)
  • Dioniso travolgeva nell'ebbrezza e usava il sarcasmo verso chiunque gli si opponesse. Non proclamò mai di sostenere la parola vera. Era come se la parola si mescolasse al suo corteo fra Menadi e Satiri, ma senza troppo farsi notare. Dioniso era intensità allo stato puro, che attraversava e scardinava ogni ostacolo, senza soffermarsi sulla parola, vera o falsa che fosse. (Roberto Calasso)
  • Il potere di Dioniso è comprovato dal fatto che lui solo resiste. È il signore della festa nei palazzi e tra le masse, è di casa trai i principi e tra i mendicanti. La sua luce incanta l'effimera che ne è incenerita. (Ernst Jünger)
  • In ogni caso va precisato che l'ostensione del fallo costituiva un atto religioso, perché si trattava dell'organo generatore di Dioniso, al tempo stesso dio e mortale che aveva vinto la morte. (Mircea Eliade)
  • Ma questa volta vengo come Dioniso il vittorioso, che farà della terra una giornata di festa... (Friedrich Nietzsche)
  • Né voi me: da mattina a sera | strillerò, se ce n'è bisogno, | Brechechechè, coà, coà! | sinché non v'abbia fatto smettere quel coà! | Brechechechè, coà, coà, | brechechechè, coà, coà! | (Le rane ammutoliscono) L'avevate a finir, con quel coà! (Aristofane)
  • Nietzsche si è completamente sbagliato su Dioniso, senza parlare dell'opposizione con Apollo che è pura fantasia poiché i Greci mescolavano ambedue nei miti e talvolta sembravano identificarli. (Simone Weil)
  • Ogni volta che è riapparso, il culto di Śiva o di Dioniso è stato messo al bando dalla città, la quale ammette soltanto i culti che danno all'uomo un posto smisurato, che permettono e scusano i suoi saccheggi, e condannano le forme d'estasi che consentono un contatto diretto col mondo misterioso degli spiriti. (Alain Daniélou)
  • Quanto alla divina follia ne abbiamo distinto quattro forme, a ciascuna delle quali è preposta una divinità: Apollo per la follia profetica, Dioniso per la follia iniziatica, le Muse per la follia poetica, mentre la quarta, la più eccelsa, è sotto l'influsso di Afrodite e di Amore. (Platone)
  • Se la processione che fanno e il canto del fallo che intonano non fosse in onore di Dioniso, ciò che essi compiono sarebbe indecente; la medesima cosa sono Ade e Dioniso, per cui impazzano e si sfrenano. (Eraclito)
  • Suol di Tebe, a te giungo. Io son Dioniso, | generato da Giove, e da Semèle | figlia di Cadmo, a cui disciolse il grembo | del folgore la fiamma. Ora, mutate | le sembianze celesti in forma umana, | di Dirce all'acqua, ai flutti ismenî vengo. (Euripide)

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