Creature del cielo

film del 1994 diretto dal regista Peter Jackson

Creature del cielo

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Titolo originale

Heavenly Creatures

Lingua originale inglese
Paese Gran Bretagna, Nuova Zelanda
Anno 1994
Genere drammatico, biografico
Regia Peter Jackson
Soggetto Peter Jackson
Sceneggiatura Peter Jackson, Fran Walsh (accreditata come Frances Walsh)
Produttore Jim Booth, Peter Jackson
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

Creature del cielo, film neozelandese del 1994 con Melanie Lynskey e Kate Winslet, regia di Peter Jackson.

  • Orson Welles?! No! L'uomo più mostruoso che esista! (Juliet)
  • Oggi Juliet ed io abbiamo scoperto la chiave del quarto mondo. Era in nostro possesso già da sei mesi. Ma l'abbiamo capito solo nel giorno della morte di Cristo. Abbiamo visto un cancello tra le nuvole. Tutto era carico di pace e di beatitudine. È allora che ci siamo rese conto di possedere la chiave. Il nostro cervello ha una parte in più capace di apprezzare il quarto mondo. Poche persone la possiedono. Forse dieci. Due giorni all'anno possiamo usare la chiave e guardare in quel mondo straordinario che abbiamo la fortuna di conoscere. Oggi, giorno della scoperta della chiave della via tra le nuvole. (Pauline)
  • Abbiamo concluso che è molto triste per la gente che non può apprezzare il nostro genio. Ma speriamo che il libro li aiuti un poco a farlo, anche se nessuno potrà apprezzarci fino in fondo. (Pauline)
  • Oggi, mi ha detto la signmora Hiulm, hanno scoperto che Juliet ha la tubercolosi a un polmone. Povera Juliet sono quasi svenuta quando l'ho sentito. Ho fatto uno sforzo tremendo per non piangere. Ho passato una notte infelice. Sarebbe magnifico se potessi prendermi anch'io la tubercolosi. (Pauline)
  • È un vero miracolo la sola percezione che le due creature del cielo non sono un'astrazione. (Pauline)
  • Questa mattina mamma mi ha svegliata e ha cominciato a farmi la predica ancora prima che finissi di aprire gli occhi. Mi è sembrato in qualche modo sleale. Adesso è venuta fuori con il peggiore dei ricatti, mi ha detto che se la mia salute non migliora non potrò mai più vedere Juliet. Il pensierò mi fa impazzire. La vita sarebbe intollerabile senza Deborah! Vorrei morire! Non è un impulso superficiale o momentaneo. Nelle ultime due o tre settimane ho concluso che sarebbe la cosa migliore che potrebbe accadere. Il pensiero della morte non mi fa paura. (Pauline)
  • Il mio proponimento per l'anno nuovo è di essere più egoista dell'anno passato. Il mio motto sarà: "Mangia bevi e divertiti. Domani potresti essere morta." (Pauline)
  • Paul e io andiamo ad Hollywood. Sono interessati a farci un contratto. Diventeremo dive del cinema! (Juliet)
  • Su un punto Deborah e io non recediamo. Accada quel che accada, noi navigheremo o affonderemo insieme. (Pauline)
  • Mi sentii così depressa da pensare seriamente al suicidio. La vita non mi sembrava degna di essere vissuta. La morte è l'unica via d'uscita. La rabbia contro mia madre mi ribolliva dentro. Era lei il solo immenso ostacolo sulla mia strada. All'improvviso sentii l'impulso di liberarmene. Se fosse morta... (Pauline)
  • Non piangere Gina, noi non ci separeremo mai, mai. Te lo prometto, Gina. Non ci possono separare. Non possono... (Juliet)
  • Abbiamo capito perché tra Deborah e me c'è questa straordinaria telepatia e perché la gente ci tratta come ci tratta e ci guarda come ci guarda: perché noi siamo pazze! Siamo due pazze furiose! (Pauline)
  • Era la prima volta che lo vedevo. Deborah mi aveva sempre detto quanto fosse odioso. Un uomo terrificante, spaventoso! Non ho mai visto in vita mia qualcosa di più orribile. Ma l'adoro! [Al cinema, durante la visione di Il terzo uomo interpretato da Orson Welles.] (Pauline)
  • Abbiamo interpretato come i nostri santi farebbero l'amore. Abbiamo passato una notte febbrile impersonando ora l'uno, ora l'altro santo. È stato magnifico, divino, bellissimo! E nostro. Ci siamo sentite molto soddisfatte. Abbiamo conosciuto la pace della beatitudine. La gioia del peccato! (Pauline)
  • Io vengo con te. [...] In quanto a mia madre so cosa fare. Non vogliamo trovarci in mezzo a dei guai... Qualcosa come un incidente... La gente muore ogni giorno. (Pauline)
  • Il nostro primo pensiero quotidiano era come uccidere mia madre. L'idea non è nuova ma questa volta è diventata un piano definitivo che intendiamo attuare. Ci abbiamo lavoratu su con cura e questo ci elettrizza. Naturalmente ci rende anche nervose. Ma il piacere dell'attesa è grande. (Pauline)
  • Soltanto le persone migliori affrontano qualsiasi ostacolo per inseguire la felicità. (Juliet)
  • Tua madre è una donna veramente meschina. Non ti pare? [...] Secondo me ha capito quello che l'aspetta. Non mostra risentimento per noi. (Juliet)

Dialoghi

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  • Pauline: Vorrei che James Mason facesse un film religioso, sarebbe un perfetto Gesù!
    Juliet: Dice mio padre che la Bibbia è una scemenza.
    Pauline: Ma noi andiamo tutti in paradiso.
    Juliet: Io no. Io vado nel quarto mondo. È un po' come il paradiso, ma è meglio, perché non ci sono i cristiani. È un assoluto paradiso di musica, arte e godimento puro! Ci sarà James... e Mario. Loro saranno gli unici santi.
  • Pauline: Non immagineresti mai cosa è successo! [entusiasta]
    Juliet: Cosa?
    Pauline: John si è innamorato di me!
    Juliet: Quello stupido pensionante?
    Pauline: Sì!
    Juliet: E come lo sai? Te l'ha detto lui? [visibilmente gelosa]
    Pauline: No... Ma sai, è così ovvio!
    Juliet: È per questo che non hai risposto alla mia ultima lettera.
    Pauline: ...no... sciocca. Stavo scherzando. È solo un ragazzo cretino.
  • Honorah: Non credere che queste storielle ti faranno riprendere la licenza. Ma come puoi pensare seriamente che qualcuno voglia pubblicarle?
    Pauline: Non sai neanche di cosa parli! Non sai niente di opere letterarie. Tu sei la persona più ignorante che io abbia mai incontrato!
  • Pauline: Sento che sto per impazzire.
    Juliet: No, non tu Gina. Sono gli altri ad essere perversi.
    Pauline: Partiamo, andiamo all'estero.
    Juliet: Vuoi dire noi due da sole? E dove potremmo andare? Non alle maledettissime Bahamas!

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