Claude Allègre (1937 – vivente), geochimico e politico francese.

Claude Allègre nel 2009

Dio e l'impresa scientifica modifica

  • Vi sono due tipi di spiegazione del mondo: quella fornita dalla religione e dal mito, e quella proposta dalla scienza. [...] Per secoli la religione, anzi le varie religioni, hanno avuto la meglio, poiché hanno garantito agli uomini una verità insuperabile e indispensabile. Oggi, si ha l'impressione che sia piuttosto l'inverso, che sia la scienza ad occupare il centro del mondo, per lo meno di quello civilizzato.
  • Sostenuto dai gesuiti, incoraggiato dal papa, Galilei non è forse l'unico a poter lanciare l'offensiva per far ammettere che la Terra non è al centro del mondo e liberare così la scienza e la filosofia dal fardello teologico?
  • Credere o non credere, questo è il problema. È, come dice François Jacob, una questione di «gusto», una questione di scelta. Credere o non credere in Dio è e resta una scelta individuale che deve essere rispettabile e rispettata. È uno dei fondamenti essenziali della libertà.
  • Escludendo Dio dal suo campo, la scienza esclude anche la dimostrazione della sua esistenza o inesistenza.
  • La scienza non è né sarà mai un dogma, e se lo diventasse perderebbe la sua denominazione di scienza. Molti hanno di essa una visione troppo dogmatica.
  • In nome del Dio creatore, la religione ha sovente combattuto la scienza. In nome del dio dollaro, l'economicismo rischia di confinarla, di soffocarla. A meno che non vi riesca prima l'oscurantismo dei fondamentalisti. Quali relazioni intrattengono gli scienziati con Dio? Gli atteggiamenti coprono tutto lo spettro dell'immaginabile.
  • Se oggi l'atteggiamento delle religioni del Libro è statisticamente più tollerante rispetto alla scienza, è perché queste hanno compreso che ogni conflitto si svolge a loro spese.
  • La scienza è una conquista permanente, un movimento, e non la si ferma con un dogma che rifiuta di evolvere e di adattarsi.
  • L'atteggiamento negativo delle religioni nei confronti della scienza non è un'esclusiva cattolica. È un tratto comune a tutte le Chiese, dal momento in cui hanno la possibilità di esercitare un qualsiasi potere temporale.
  • Astronomia, scienze della materia, geologia, biologia: i conflitti generati da queste discipline si sono succeduti nella storia.
  • Nell'Islam religione e scienza si affrontano, ma inizialmente è la scienza che domina. La parola d'ordine è competizione: competizione tra le religioni, competizione tra gli Stati.
  • Le Chiese non depongono le armi: la vita è dominio di Dio, deve restare misteriosa, inaccessibile alla scienza. Ed esse si battono su tutti i fronti; al pari del darwinismo, la chimica diventa il nemico numero uno.
  • La vita è un'invenzione divina di cui l'uomo è il compimento... Tutte le religioni hanno ammesso questo postulato che stabilisce un legame di evidenza tra gli uomini e gli dèi, o tra l'uomo e Dio. [...] Da qui il carattere quasi sacro della medicina.
  • Si potrebbe quasi dire che i fisici rivestono a turno il ruolo di Dio. Come creare tutto a partire da nulla? Eppure, le Chiese non fiatano. Perdonano loro ogni cosa perché il fatto di «dimostrare» il Big Bang stabilisce la superiorità, l'autenticità delle religioni del Libro su tutte le altre credenze del mondo, su quelle religioni dei cicli perpetui e dell'eterno ritorno.

Bibliografia modifica

  • Claude Allègre, Dio e l'impresa scientifica. Il millenario conflitto tra religione e scienza, traduzione di Corrado Sinigaglia, Raffello Cortina editore, Milano 1999.

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