Classe 500
classe del motomondiale
Citazioni sulla classe 500, classe del motomondiale disputata dal 1949 al 2001.
Citazioni
modifica- Il mio primo approccio con la 500 in Australia fu un test preparato alla meno peggio, giusto per capire di che roba si trattava. Aveva una potenza pazzesca, il peso ridotto e provarla a Phillip Island, con quel rettilineo lungo, quando metti la terza e scollini sembra di decollare, perché andavano veramente forti. È vero che prima la gestione del tuo destino era più in mano al pilota, ma è pur vero che nei paddock della 500 trovavi più piloti ingessati o infortunati che sani in moto. Nella storia della 500, difficilmente un Top rider si faceva tutta una stagione senza un infortunio. (Max Biaggi)
- Le 500 due tempi erano complicate da pilotare, [...] quando la moto scappava scappava. Serviva il polso dedicato. Te ne accorgevi perché in quel periodo i top rider erano tre o quattro ma quelli che appartenevano al resto dello schieramento li incontravi nel paddock chi con un gesso, chi con una clavicola rotta, chi con un bendaggio... (Max Biaggi)
- Le 500 erano le moto più belle. Era il pilota a guidare la moto mentre oggi, con l'avvento dei quattro tempi e dell'elettronica, la moto ha iniziato a guidare il pilota. (Carlo Pernat)
- Sentite, le 500 erano spettacolari ed aggressive, in quel periodo erano anche vicine tra loro nelle prestazioni. Però erano difficilissime da guidare e certamente molto pericolose. Schwantz ha chiuso la carriera in anticipo per le troppe fratture, Doohan ha rischiato di perdere una gamba e purtroppo Rainey è sulla sedia a rotelle. Gli high side erano brutali e terribili, non sapevi se il pilota si sarebbe rialzato oppure no. Questa è la verità. Oggi non tutto è bello e perfetto. E l'elettronica ha invaso anche troppo il terreno dove si esprime il talento del pilota. Però è dieci volte meglio di allora. Questa almeno è la mia opinione. (Nico Cereghini)
- Sulla 500 dovevi lottare, era difficile stare in sella. (Kenny Roberts)
- Altri tempi, allora non c'era né l'elettronica né tecnologia di oggi [...]. Le 500 erano difficilissime e l'errore era sempre dietro l'angolo.
- La 500 due tempi era una categoria da veri uomini [...] ti perdonavano veramente poco, non c'era elettronica e il range di potenza del motore era di duemila giri... adesso puoi sfruttare da 6.000 a 18.000, una curva di utilizzo molto più ampia.
- Quando passavi in 500... wow, ti trovavi una bestia che volava!
- La 500 è una moto da trattare con delicatezza, altrimenti ti sbatte a terra in un attimo. Una moto che solo una decina di driver sono in grado di sfruttare appieno.
- Oggi la 500 non c'è più, e con essa sono spariti sicuramente tanti problemi, ma anche una marea di emozioni. Perché nessuna moto al mondo ha il fascino di una 500 due tempi, quel carattere così violento che ti trasmetteva scariche di adrenalina a ogni cambio marcia. [...] Con la 500 è meglio che pensi solo a guidare, e me ne accorsi subito. [...] Credevo di essermi preparato, guardando i piloti in televisione oppure da bordo pista, ma non ci si prepara mai abbastanza alla 500. Va più del doppio di una 250, ed è soprattutto una moto molto rabbiosa. Incute terrore e pretende rispetto. In televisione vedevo sempre che i piloti della 500 dopo essere usciti dalla curva non andavano mai veramente dritti: si spostavano molto, a destra e a sinistra, e non capivo perché. [...] Con una 500 non si poteva uscire dalla curva e aprire il gas, così, come si fa con un'altra moto: la 500 non stava mai per terra con la ruota anteriore, e con la posteriore scalciava continuamente. Ho capito, quindi, che bisognava cercare di mantenerla inclinata, per impedirle di alzarsi troppo; ecco perché era obbligatorio usare quelle traiettorie così strane. Ho realizzato insomma che tenere la moto piegata era l'unico modo per farla andare dritta. [...] La 500 aveva una tale erogazione che se ruotavi la manopola del gas troppo in fretta non avevi nessun margine di recupero: non ti perdonava, volavi via! E spesso incappavi nella caduta che ti fa male, quella causata dall'accelerazione, quando la ruota posteriore scivola e poi riprende aderenza all'improvviso: la moto ti lancia in aria come se fossi spinto da una fionda. [...] La 500 completava l'apprendimento di un pilota. E non perdonava: o la guidavi come ti imponeva lei, o finivi per terra. [...] la 500 non ti permetteva di darle troppa confidenza. Dovevi stare sempre attentissimo.
- Sono cresciuto sognando la 500. Le guardavo in televisione [...]: la prima in assoluto che ricordo è Assen 1986. Le 500 erano le moto dei piloti grandi, Schwantz, Doohan, Spencer, Rainey, erano il top.
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