Chiara Francini

attrice, conduttrice televisiva e scrittrice italiana

Chiara Francini (1979 – vivente), attrice, conduttrice televisiva e scrittrice italiana.

Chiara Francini nel 2017

Citazioni di Chiara Francini

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  Citazioni in ordine temporale.

  • Quando sei in un campo non ti sconvolge il sole perché è tutto sole. Ma quando sei in una stanza buia e c'è uno squarcio da cui entra un raggio di luce allora quella prende tutta la tua attenzione. Ecco guardare un gatto negli occhi è come quest'ultimo caso: tutta l'attenzione è in quello spiraglio, in quel loro sguardo dove passa il mistero, dove passa quella necessaria seduttività. Perché il gatto ti seduce ma tu senti anche la necessità di sedurlo: cerchi di essere interessante ai suoi occhi, di essere attento. Cerchi di dare il massimo come in un innamoramento ai primi passi, dove cerchi di essere sempre carina al massimo per fare colpo su di lui.[1]
  • Per me Domenica In è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Ricordo che Pippo [Baudo] mi diceva sempre che la grandezza di un conduttore è la capacità di far risaltare l'ospite, di non imporre la propria presenza. Mi bastava un suo sguardo per capire quando dovevo intervenire e la cosa di cui vado più orgogliosa è il fatto che non mi abbia dovuto riprendere neanche una volta.[2]
  • [Sul Festival di Sanremo] [...] l'evento più credibilmente italiano, carnale, colorato, mastodontico della nostra televisione. Nell'immaginario domestico di ogni ragazza italiana l'idea di calcare quel palcoscenico resta ancora un sogno.[2]

Intervista di Simone Intermite, domanipress.it, 12 settembre 2019.

  • Io sono una campigiana doc, una ragazza di paese cresciuta sulle rive del Bisenzio, essere fiorentini significa essere un po' monicelliani e percepire la bellezza della vita anche quando è amara, capire la sua dolcezza leggendola con ironia, non prendendosi mai troppo sul serio. Campi oggi è una città moderna e ricca di arte e di bellezza, sono orgogliosa delle mie origini.
  • Nella stesura dei miei libri cerco di non prendere mai dei modelli stilistici di riferimento, lo faccio per avere un genere di scrittura nuovo e che sia totalmente mio, è inevitabile però che le influenze che emergono sono quelle che si sono sedimentate dalle mie passioni da ex studentessa e da lettrice che prendono in prestito inconsapevolmente delle suggestioni che riporto anche nei miei libri. Di autori preferiti ne ho diversi da Carlo Emilio Gadda a Oriana Fallaci passando per Francis Scott Fitzgerald e la poesia di Sandro Penna, Antonia Pozzi e Patrizia Cavalli senza dimenticare tutta la letteratura russa... Sono una lettrice accanita, ce ne sono davvero tanti.
  • Personalmente non ho mai ritenuto che la mia carriera potesse togliere qualcosa alla mia vita, sono particolarmente felice che il pubblico mi dimostra il suo affetto sincero e non sento la pressione di piacere a tutti a qualsiasi costo. Mi sento una ragazza di provincia continuo a mantenere la mia routine con gli amici di sempre, nonostante i mille impegni e i miei tour in giro per l'Italia, mi ritengo semplicemente una donna fortunata perché faccio ciò che mi piace.
  • Scrivere è l'atto più coraggioso ed incosciente che abbia fatto mai nella mia vita perché con la stesura di un romanzo inconsapevolmente ci si mette a nudo e si racconta agli altri, anche in maniera indiretta, si illumina tutta la propria intimità scoprendo degli aspetti della propria interiorità nascosti sotto il rumore della vita quotidiana.
  • Tutto ciò che faccio dal cinema al teatro passando per la tv è accomunato dalla passione e dall'amore che metto in ogni progetto, non riuscirei a mettere la faccia in un lavoro che non mi piace. Ritengo importante lanciare dei messaggi e dei contenuti di valore a prescindere dal mezzo con cui lo si fa.

Intervista di Rita Vecchio, leggo.it, 27 gennaio 2023.

  • [...] sono rimasta fieramente una provinciale. Il che non significa essere inferiori, ma avere delle peculiarità.
  • [«Si è mai sentita guardata in modo diverso perché non ha ancora figli?»] Io sono serena, ma la risposta potrebbe essere sì. È capitato. È la disarmonia della cultura che riflette la società: da una parte è giusto realizzarsi e fare carriera, dall'altra c'è l'eco che ci rimbomba dentro che ci fa sentire sbagliate se non diventiamo madri.
  • La diversità va insegnata.
  • Faccio il mio lavoro con amore e tenacia, ma lo considero un dovere. Non amo tutto il corollario attorno. La popolarità per me è un evidenziatore per le persone che mi amano, non è un punto di approdo.
  • Il palcoscenico è il mio habitat naturale finché non arrivano gli applausi. Allora per me diventa faticoso restare in scena, e chi mi è accanto deve bloccarmi per non farmi scappare. È come se non me li meritassi fino in fondo.
  • La concezione che mi vedessero "bella" è stato sempre un fuori posto rispetto a quello che mi sento io.

Filmografia

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Attrice

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Doppiatrice

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Altri progetti

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