Bontà loro

programma televisivo della Rai

Bontà loro, programma televisivo italiano.

Citazioni su Bontà loro modifica

  • Un programma tv può fotografare il presente più di un testo di sociologia. Di Maurizio Costanzo mi ricordo perfettamente l'effetto che provai di fronte al suo programma Bontà loro. [...] Era il primo Talk Show italiano. Eravamo in Rai, ottobre 1976, immagini in bianco e nero. La novità stava tutto nel fatto che la Rai, come servizio pubblico, era sempre in cattedra e dava la parola a politici, esperti, professori. Qui prendeva la parola il pubblico: due personaggi famosi e un personaggio comune raccontavano il loro vissuto. Il privato prendeva la parola. (Carlo Freccero)

Aldo Grasso modifica

  • Bontà loro è certamente una novità, anche se riprende, senza saperlo, il modello dei talk shows americani. Ma, a differenza di quelli, nel programma di Costanzo si colgono subito il gusto italiano della chiacchiera in pubblico, la voglia di conoscere la gente che conta e quella di grufolare un po' in casa d'altri.
  • Bontà loro è chiacchiera. Inchieste, obbligatorie emissioni di opinioni, inquisizioni e poi giudizi non richiesti, deliri, bisogno di dire, dire, dire hanno trasformato, come insegna Michel Foucault, l'uomo occidentale in una «bestia da confessione»: la «messa in discorso» di ogni problema è uno dei più sottili e abili sotterfugi con cui il potere continua a estendere la sua amministrazione.
  • Bontà loro è il prototipo di un fenomeno destinato a dilagare e a diventare modello di ogni discorso televisivo: il bisogno di confessarsi. La politica, i problemi sociali, l'attualità non sono argomenti così interessanti quanto il «privato».

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