Benedetta Tobagi

giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica italiana

Benedetta Tobagi (1977 — vivente), giornalista e scrittrice italiana.

Benedetta Tobagi

Citazioni di Benedetta Tobagi

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  • A parte un ristretto manipolo di collaboratori di giustizia, da decenni i neofascisti vecchi e nuovi negano strenuamente - a dispetto delle evidenze giudiziarie e storiche - ogni coinvolgimento nello stragismo e i legami con i servizi segreti. Si atteggiano a giustizieri, soldati in guerra, una minoranza vessata, coraggiosa, romanticamente solidale.[1]
  • Ad agosto saranno 40 anni dal feroce massacro alla stazione di Bologna, e il 2020 si apre portando alle 85 vittime e al Paese un tassello di verità in più. La condanna di Gilberto Cavallini è importante perché indica strade da approfondire, oltre a corroborare le sentenze di condanna già pronunciate contro i Nar Mambro, Fioravanti e Ciavardini.[2]
  • Esisteva davvero quell'"organizzazione eversiva capace di porsi come centrale operativa del terrorismo di destra" che perseguiva "un progetto di condizionamento politico della democrazia in Italia" ipotizzata dai primi inquirenti? Storicamente, ci sono pochi dubbi che un simile progetto sia esistito e la P2 ne sia stata una punta di diamante.[3]
  • In Italia esiste una vivacissima subcultura di destra che, oltre a idealizzare il fascismo, nega il coinvolgimento – largamente provato – dell’estrema destra nelle stragi. E addirittura sin dagli anni Settanta si nasconde dietro lo slogan della "strage di Stato", quindi i neri non c’entrano.[4]
  • La tesi che i terroristi neri fossero i capri espiatori di una macchinazione governativa, perché anche Bologna era una “strage di Stato”, è stata riproposta dall’estrema destra ancora al recente processo contro il Nar Gilberto Cavallini, condannato in primo grado per la strage (si attende a breve la pronuncia del giudizio d’appello). Ma in tutte le inchieste per strage, da Milano a Brescia, a Bologna, i terroristi neri, lungi dall’essere capri espiatori, sono stati protetti da un’orgia di depistaggi messi in atto da pezzi importanti delle forze di sicurezza.[5]
  • Mio padre [Walter Tobagi] era soprattutto tre cose: un giornalista inviato speciale del Corriere della Sera, una figura importante del sindacato dei giornalisti, nel 1978 era diventato presidente dell'Associazione lombarda dei giornalisti, la più numerosa della categoria, è stato uno storico e come ricercatore si è occupato della storia del sindacato, scrivendo vari saggi e articoli. Come giornalista aveva una cifra particolare, che gli veniva proprio dalla sua formazione storica, era per così dire uno storico del presente, che ha raccontato tanti aspetti della società e della politica italiana dal 1968 all'80. Ha attraversato e raccontato quegli anni cruciali. Ed ha vissuto all'interno del Corriere negli anni più difficili della sua storia. Papà vi entra alla fine del '76, e dal 1977 all'81 il quotidiano si trovò nella sfera d’influenza e controllo della loggia massonica P2. E nelle annotazioni di mio padre ritroviamo anche i segni delle interferenze dei poteri occulti sulla linea del giornale.[6]

Incipit di Come mi batte forte il tuo cuore

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— Mi perdoni la domanda, ma lei...
— Forse non lo sa, ma ha un cognome illustre...
— Tobagi? Come il giornalista?
— Lei è per caso parente?
— Quel Tobagi?
Sì.
Sì, era mio padre.

  1. Da Una luce sulla strage di Bologna, Rep.repubblica.it, 1 agosto 2018.
  2. Da Un pezzo di verità in più, la Repubblica, 10 gennaio 2020, p. 34.
  3. Da I burattinai della strage, la Repubblica, 16 febbraio 2020, pp. 22-23.
  4. Da intervista di Simonetta Fiori, Piazza Fontana storia infinita di un processo, la Repubblica, 7 giugno 2019, pp. 36-37
  5. Da Caso De Angelis, non chiamatelo revisionismo, Repubblica.it, 9 agosto 2023.
  6. Dall'intervista di Alessandra Stoppini, Il cuore di un padre, una storia. Intervista a Benedetta Tobagi, ilrecensore.com, 21 novembre 2009.

Bibliografia

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  • Benedetta Tobagi. Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre, Einaudi, 2009. ISBN 9788806198886.

Voci correlate

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