Anything Else

film del 2003 scritto e diretto da Woody Allen

Anything Else

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Titolo originale

Anything Else

Lingua originale inglese
Paese USA
Anno 2003
Genere commedia
Regia Woody Allen
Sceneggiatura Woody Allen
Produttore Letty Aronson
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Anything Else, film statunitense diretto e interpretato da Woody Allen del 2003.

Incipit modifica

Vedi, Falk, c'è una grande saggezza nelle barzellette, sul serio. Beh ce n'è una vecchia su un pugile che sta sul ring e lo stanno uccidendo, gli stanno spappolando il cervello e la madre è tra il pubblico che lo guarda mentre lo fanno a pezzi sul ring. E c’è un prete accanto a lei, così gli dice: "Padre, padre preghi per lui, preghi per lui!" E il prete dice: "Beh, io prego ma se lui dà qualche cazzotto è meglio." C’è più acume in questa barzelletta in ciò che io chiamo “il gigantesco e con questo” che in tanti libri di filosofia. Le donne. Camus ha detto che le donne sono quanto di più vicino esista al paradiso in terra. Ora, in quanto a te, Falk, c'è una barzelletta quintessenziale che Annie Youngman diceva sempre che io trovo perfetta, sul serio, è il compendio perfetto per quanto riguarda te. Un tizio va nello studio di un medico e gli dice: "Dottore, dottore, mi fa male quando faccio così" [muove la mano]. E il dottore dice: "E lei non lo faccia". Riflettici. (Dobel)

Frasi modifica

  • [Rivolgendosi a Jerry] Be' l'hai detto tu stesso, hai paura di dormire solo, la cosa è tutta li. Ti circondi di questa congrega di babysitter... di questa gattina sessualmente disabile che ti manda ai pazzi, del tuo agente giudeo! E dammi retta, io sono di fede ebraica ma quel tizio che ti rappresenta appartiene ad una delle tribu perdute di Israele che doveva restare perduta chiaro? E hai uno strizzacervelli che come Dio non parla e che, come Dio, è morto. (Dobel)
  • Ho avuto una giornataccia. Ok, mi alzo e mi metto la camicia, e un bottone cade per terra. Poi salgo in macchina, apro la portiera e la maniglia cade per terra. E adesso ho paura di andare in bagno! (Comico)
  • Ho litigato con due vigili. Stavano insinuando che Auschwitz fosse solo un Parco a tema. (Dobel)
  • Io ancora non ho capito perché tutta quella gente non poteva lasciare la stanza dopo la festa e andarsene a casa.[1] (Uomo che esce dal cinema)
  • [Rompendo la quarta parete] Allora, ora vi spiego cos'è successo: ecco, mi stavo divertendo, ero un po' ubriaco, insomma, io con quei drink vado a rapinare un furgone portavalori. E a un tratto ho visto cosa c'è in Connie che ha mandato in estasi Amanda. È molto affascinante, e bella, e sveglia, e, non so, ho anche l'impressione che mi trovi intrigante. (Jerry)
  • [Rivolgendosi ad Amanda, che gli ha appena confessato la propria infedeltà] L'hai fatto per me!? Allora grazie. Vorrà dire che metterò il tuo amante sulla lista di Natale, ma solo se riesco a trovare una lettera-bomba! (Jerry)
  • Nel corso della vita, Falk, non ci sarà certo penuria di gente che ti dice come vivere, avranno tutte le risposte, cosa dovresti fare, cosa non dovresti fare. Non ci discutere mai, tu di' sempre: «Ah sì? È un'idea davvero brillante» e poi fai come ti pare. (Dobel)
  • Non è vero che in "Vino Veritas", ma in "Eros Veritas". (Dobel)
  • [Riferendosi ad Amanda, sulla cui tresca Jerry si è appena confidato] Quella ragazza è pazza! Il Pentagono dovrebbe usare i suoi ormoni per la guerra chimica. (Dobel)
  • Secondo te la fisica quantistica ha la risposta? Scusa, ma a che cosa mi può servire che tempo e spazio siano esattamente la stessa cosa? Cioè, chiedo a uno che ora è e lui mi risponde: "Sei chilometri". Ma che roba è? Sai, Falk, se un tizio sale sul palco a Carnegie Hall e attacca a vomitare, stai tranquillo che troverai sempre qualcuno che la chiama arte. Anni fa, Falk, un meraviglioso scrittore comico scrisse un libro molto divertente con un titolo veramente profondo e significativo. Si chiamava: "Mai fidarsi di un autista d'autobus nudo". Be', tu non t'immagini quante persone fanno esattamente questo, e anche di peggio. (Dobel)
  • Sono cotta di te da quando ci siamo conosciuti. Non l'hai capito da come ti ignoravo? (Amanda) [a Jerry]
  • Ti ho tradito, ma solo a scopo terapeutico. In fondo l'ho fatto per te, volevo sapere se riuscivo ancora ad avere orgasmi multipli. (Amanda)
  • Ti masturbi? Io lo preferisco a fare sesso. Ieri sera mi sono messo su una cosetta a tre: io, Marilyn Monroe e Sophia Loren. Credo, tra l'altro, che fosse la prima volta che le due grandi attrici apparissero insieme. (Dobel)
  • Una volta ero in un taxi, era parecchi anni fa, stavo cianciando con il tassista a proposito di queste cose di cui blateravi tu poco fa: la vita, la morte, il vuoto universo, il significato dell'esistenza, l'umana sofferenza. E il tassista mi disse: "Guardi, è come tutto il resto". Riflettici. (Dobel)

Dialoghi modifica

  Citazioni in ordine temporale.

  • Jerry: Ma tu mi ami?
    Amanda: Ma che domanda! Solo perché mi ritraggo quando cerchi di toccarmi!?
  • Jerry: Dove sei stata oggi?
    Amanda: Al corso di recitazione.
    Jerry: No, voglio dire dopo.
    Amanda: Sono andata a casa di un'amica. Dovevamo provare una scena.
    Jerry: No. No no no, non è vero, perché guarda caso io so che eri dentro la scuola col tuo insegnante.
    Amanda: Cosa?
    Jerry: Sì, proprio così. Ti ho visto.
    Amanda: E come?
    Jerry: Be', ti stavo spiando.
    Amanda: Mi stavi spiando?
    Jerry: Sì, esatto. Vi ho visti tutti e tre!
    Amanda: Tutti e tre?
    Jerry: Sì: tu, il tuo insegnante e il tuo diaframma!

Explicit modifica

Jerry: [come voce fuori campo] La battuta perfetta su Dobel è quella vecchia freddura che anche un orologio fermo due volte al giorno dice l'ora esatta. Dobel era dotato di ironia e avrebbe apprezzato molto che avessi una, per usare una sua parola, fortuita visione di Amanda mentre lasciavo la città andando all'aeroporto. [scorgendo, dal finestrino del taxi, Amanda a braccetto con l'uomo con cui lo stava tradendo prima di lasciarsi] Eh il medico... sapevo che il medico era pazzo di lei...
Tassista: Che ha detto?
Jerry: Oh... Eh... Stavo solo dicendo quanto è strana la vita e quanto è piena di inesplicabile mistero.
Tassista: Be' guardi... è come tutto il resto[2].

Note modifica

  1. Riferito a L'angelo sterminatore di Luis Buñuel.
  2. In originale anything else, proprio come il titolo del film

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