Another Earth

film del 2011 diretto da Mike Cahill

Another Earth

Immagine AnotherEarth.jpg.
Titolo originale

Another Earth

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2011
Genere fantascienza, drammatico
Regia Mike Cahill
Sceneggiatura Mike Cahill, Brit Marling
Produttore Mike Cahill, Brit Marling
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Another Earth, film statunitense del 2011 con Brit Marling, regia di Mike Cahill.

Incipit modifica

 
Vista animata di Giove, tramite le foto scattate nel 1979 dalla sonda Voyager

Vidi delle immagini quand'ero piccola. Una sequenza di Giove scattata dalla sonda Voyager. Bellissime. Ma nulla di speciale finché non le guardavi in rapida successione. Improvvisamente Giove era vivo, respirava. Ero ipnotizzata.
Avevo diciassette anni quando mi arrivò la lettera di ammissione al MIT. Mi sentivo come se tutto fosse possibile. E lo era. (Rhoda)

Frasi modifica

  • [Voce fuori campo, che probabilmente legge un brano dell'elaborato di Rhoda] Nell'arco della nostra vita ci siamo meravigliati di come i biologi siano riusciti a osservare cose sempre più piccole, e di come gli astronomi abbiano scrutato sempre più lontano nel cielo scuro della notte, a ritroso nel tempo nel tempo e nello spazio. Ma forse il vero mistero non risiede né nel piccolo né nel grande. È molto più vicino: siamo noi stessi. Sapremmo riconoscerci? E se ci riuscissimo, saremmo in grado di comprenderci? Che cosa diremmo a noi stessi? Che cosa impareremmo da noi stessi? Che cosa ci piacerebbe vedere realmente se potessimo uscire da noi stessi e osservarci?

Dialoghi modifica

  • John: Ciao.
    Rhoda: Ciao.
    John: Che bella sorpresa. Sei in ghingheri, come mai?
    Rhoda: Ricordi la lettera per il concorso di cui ti ho parlato? Il viaggio su Terra II?
    John: A-ha.
    Rhoda: L'ho vinto. Andrò nello spazio!
    John: L'hai vinto. Fantastico. È fantastico! Dobbiamo festeggiare. Vieni con me, andiamo! [prende Rhoda per mano e se la trascina dietro] Certo, dobbiamo festeggiare! Come prima cosa, dobbiamo brindare! [Prende i bicchieri e la bottiglia] Dobbiamo festeggiare... Non ci posso credere! Quante persone? In quanti avranno partecipato? È una cosa... eh! [Versa il contenuto della bottiglia nei bicchieri] Sono contento per te. Brindo all'avverarsi del più improbabile dei tuoi sogni. Congratulazioni! [Bevono] E ora ci vuole un banchetto! [Bacia Rhoda] Ti farò una cena da leccarti i baffi!
    Rhoda: Sì!
    John: Ci stai?
    Rhoda: Ci sto!
    John: Allora: ehm... cibo! Ci serve del cibo.
  • John: E... loro sanno quanto ti sei preparata? Insomma, che ti sei mascherata da Joan Tallis per Halloween?
    Rhoda: Farò un addestramento nel deserto del Mojave.
    John: Oh! Questo è rassicurante.
    Rhoda: Mi hanno fatto firmare una liberatoria che in pratica ogni due righe dice: "Se muori, è colpa tua".
    John: Ah! E la cosa sembra non turbarti affatto! Ti servirà un esecutore testamentario. Ne hai già uno?
    Rhoda: No, ma io non ho niente.
    John: D'accordo, quindi niente a nessuno. Sembra facile, e dovrei essere in grado di occuparmene. Sepoltura o cremazione?
    Rhoda: Probabilmente il mio corpo finirà incenerito al rientro. O disperso nello spazio.
    John: D'accordo. Cenere alla cenere, polvere alla polvere. [Bevono] Dovrò organizzare una cerimonia commemorativa. Chi vuoi che sia presente?
    Rhoda: Non lo so. Tu? [Momento di silenzio]
    John: Non andare. Ti prego, non andare. Tra noi sta nascendo qualcosa d'importante.
    Rhoda: Non possiamo.
    John: Perché non possiamo?
    Rhoda: Lo sai che non possiamo.
    John: So quello che c'è tra noi. Resta, per favore.
    Rhoda [si alza dalla tavola e si risiede]: Voglio raccontarti una storia. E se dopo... dopo vorrai ancora che io rimanga, allora rimarrò. Parla di una ragazza. All'inizio lei è... ingenua, incosciente. Fa qualcosa di... imperdonabile. E un giorno, lei va per chiedere scusa, ma non trova il coraggio di farlo. È debole. Gli dice una bugia. e poi... lei è convinta di poter... sì, almeno nelle piccole cose... di poter rendere la sua vita più sopportabile, e così si sveglia ogni giorno soltanto per queste. A volte pensa che lo fa per lui. Altre volte teme di farlo per se stessa, che sia solo un modo per sopravvivere a quello che ho fatto. Però credo di essere riuscita a renderti più felice.
    John: O mio Dio.
    Rhoda: Di sicuro so che tu rendi felice me. [John si alza e va a sedersi sul divano] È stata colpa mia. Io ho ucciso tua moglie e tuo figlio.
    John: È meglio che tu vada via. Vattene! [Ansima] Vattene subito! Subito! [Rhoda si alza e se ne va.]
  • [Dalla radio in camera di Rhoda] Conduttore radiofonico: In collegamento con noi, da Washington, D.C., c'è il dottor Richard Berendzen, il primo sostenitore di questa straordinaria teoria dello "specchio rotto". Dottor Berendzen, mi parli del significato di questa teoria, perché la entusiasma e come cambia le possibilità legate al pianeta noto come Terra II.
    Berendzen: Nell'immensità del cosmo, che esiste da più di 13 000 milioni di anni, c'è una copia esatta del nostro pianeta, ma forse c'è un altro modo di vedere questo mondo. se dovesse verificarsi anche una minima variazione – Io guardo di qua, il mio doppio guarda di là –, improvvisamente forse tutto cambierebbe. Allora, uno comincia a chiedersi: "Che altro c'è di diverso?" In altre parole, è come se un'immagine speculare identica andasse improvvisamente in frantumi e subentrasse una nuova realtà. E in questo risiede un'opportunità, e il mistero. Che altro? Cosa, di nuovo? Cosa, adesso?

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