Amici miei - Atto IIIº
film del 1985 diretto da Nanni Loy
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Amici miei - Atto IIIº
Titolo originale |
Amici miei - Atto IIIº |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1985 |
Genere | commedia |
Regia | Nanni Loy |
Sceneggiatura | Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Tullio Pinelli, Nanni Loy |
Produttore | Luigi De Laurentiis, Aurelio De Laurentiis |
Interpreti e personaggi | |
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Amici miei - Atto IIIº, film italiano del 1985 con Ugo Tognazzi, regia di Nanni Loy.
Frasi
modifica- Scusi, ma lei la fa in piedi come un uomo? L'architetto Melandri la fa come gli pare, anche su un piede solo... e dopo se lo fa sgrullare da lei!. (Melandri) [alla direttrice della casa di riposo, dopo che lei ha consigliato di urinare seduto, come le donne]
- Questa donna è la più gran puttana di tutta la storia millenaria del meretricio. Messalina e Taide sono due dilettanti davanti a questa troiona. (Melandri) [rivolto ai commensali della sala da pranzo della casa di riposo, dopo aver scoperto che la sua fidanzata, Amalia Pecci Bonetti, lo ha tradito col Mascetti]
Dialoghi
modifica- Sassaroli: La signora Veruska, mio braccio destro.
Mascetti: Quella che gli fa le seghe.
Ferrini: Ah.
Sassaroli: La signora Marina, mio braccio sinistro.
Mascetti: Perché è mancina.
- Direttrice della casa di riposo: Lei ha fenomeni di erezioni mattutine, al risveglio?
Melandri: Dio bono, sì! Fenomeno, è proprio la parola giusta!
Direttrice della casa di riposo: Nella maggior parte dei casi è la prostata, quindi non si monti la testa.
- Direttrice della casa di riposo: Mi fa piacere che si trovi bene qui da noi, ma le ricordo che per gli ospiti c'è un apposito telefono a gettone nell'atrio.
Mascetti: Sì, ma la sbiriguda della sbrinzellona come fosse antani, come facevo?
Direttrice della casa di riposo: Prego?
Mascetti: Ho provato con la supercazzola con scappellamento paraplegico a sinistra, ma non funzionava! Faceva : tu-du!
Direttrice della casa di riposo: In che senso?
Mascetti: Nel senso anafestico! Eh sì, forse per handicappo d'altitudine, no?
Direttrice della casa di riposo: Ah, vuol dire che il telefono è troppo alto?
Mascetti: No, non era troppo alto... Forse non ha capito, io dicevo che se fosse il coso di telefono, col dito come se fosse... Andando su o giù, giù o su... Segua il dito : vede, se va su non va giù, e se va giù non va su!
Direttrice della casa di riposo: Ah... Si faccia aiutare dalla suora!
Mascetti: È quello che stavo dicendo, no?
- Mascetti: Pronto sorella!
Centralinista [con voce dall'accento tedesco]: Ja?
Mascetti: Ja 'na sega!
- Mascetti: Pronto sorella!
Centralinista: Ja?
Mascetti: Eh... Mi passa per favore il numero 46?
Centralinista: Non è più permesso a quest'ora.
Mascetti: Ma vede io avrei trovato un'antica, bellissima, preghiera della Madonna del petrolio.
Centralinista: Non conosco.
Mascetti: Male, molto male! Eh sì perché la signora del 46, senza quella preghiera, non può assolutamente dormire. Sarebbe come se fosse un pentimento dell'ars [il testo è volutamente incomprensibile] per cosiddetta incarnazione per culpa. Eh sì, tua culpa, tua maxima culpa.
Centralinista: Passo 46.
Mascetti: Vede che ha capito!
- Valeria: Guardi, le avevo ritagliato l'articolo sulle antiche leggende del Casentino!
Mascetti: Ah interessante! Ma lei se la blinda la supercazzola prematurata, come se fosse anche un po' di Casentino, che perdura anche come cappotto, vede... M'importa sega!
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