Alamanno Morelli

attore teatrale italiano (1812-1893)

Alamanno Morelli (1812 – 1893) – attore italiano.

Alamanno Morelli

Citazioni di Alamanno Morelli modifica

  • Collera. Il capo ritto, o inclinato indietro, volto or infiammato, or pallido, sempre convulso. Voce or gagliarda, acuta, ora bassa e rauca.
    Collera e timore a un tempo. Braccia e pugni in atto di minaccia; ma più arretrando che avanzando, e adocchiando la ritirata.
    Collera non isfogata. Lagrima soletta a dispetto spremuta.
    Collera eccessiva. Digrignare, scricchiolare i denti, gettar bava, torcere da un lato il labbro inferiore.
    Collera, Accesso d'ira, Collera furente. Ansietà di percuotere, braccia tese, aperte dita larghe, curve, occhi spalancati, denti stretti, volgersi in furia per ogni lato in atto di cercare ed afferrare che che sia.
    Collera estrema, Furore. Levare, rimettere il cappello, calcarlo in testa, riprenderlo, farlo in pezzi; camminare a gran passi disordinati, ora dritto, ora obliquo. Ora le mani ne' capelli. ora tirar giù il farsetto, abbottonarlo, sbottonarlo, stracciarlo, sostare un momento or qua, or là. Picchiar forte col pugno sulle mobiglie, rovesciar sedie, fracassar vasi, stoviglie, battersi col pugno la cervice. Chiudere e spalancare usci; lanciarsi a sedere, pestare, rivoltarsi, rimbalzare in piedi ecc.[1]

Citazioni su Alamanno Morelli modifica

  • Alamanno Morelli, l'attore più vero, più corretto, più efficace ch'abbia avuto la scena italiana, soleva dire che nessun grande attore può ripromettersi di non esagerare un tantino, foss'anche un minuto secondo, ogni sera, dal palcoscenico. Però, l'esagerazione del grande attore non va mai oltre le righe: è un sopraccolore, non una tinta stridente. (Giuseppe Costetti)
  • Alamanno Morelli vuol essere contemplato e commendato sotto tre rapporti: come eccellentissimo attore, come espertissimo Capo-comico, come instancabile sostenitore dell'arte. Ove consista e s'informi la sua valentia, lo sa ognuno: se sia superiore a qualunque elogio nel dirigere una comica truppa, ne fu prova la cessata Compagnia Lombarda: s'egli promova il bello, e trarre lo sappia dalle più occulte sorgenti, mille fatti lo dicono. (Francesco Regli)
  • Il Morelli è generalmente chiamato il secondo Modena[2] dell'epoca. Di svegliato ingegno e di non ordinaria coltura, afferra di sbalzo ogni più difficile carattere: è Faust nel Fausto, Masaniello nel Masaniello, Guglielmo nel Guglielmo Tell. La sua figura, gentile e simpatica, annunzia la sua sensitività. La sua voce non tuona, né è molto bella: eppure trova la via del cuore, e ti strappa una lagrima. (Francesco Regli)

Note modifica

  1. Da Prontuario delle pose sceniche, voce «Collera»; citato in Giampiero Tintori, Versi d'amore, d'odio e di guerra nel melodramma italiano dell'Ottocento, Akademos & LIM, Lucca, 1996, pp. 49-50.
  2. Gustavo Modena, celebre attore dell'Ottocento.

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