Viridiana
Viridiana
Titolo originale |
Viridiana |
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Lingua originale | spagnolo |
Paese | Messico, Spagna |
Anno | 1961 |
Genere | drammatico |
Regia | Luis Buñuel |
Soggetto | Benito Pérez Galdós (romanzo) |
Sceneggiatura | Luis Buñuel, Julio Alejandro De Castro |
Produttore | Gustavo Alatriste |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Viridiana, film del 1961, regia di Luis Buñuel.
Frasi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Il mio unico desiderio è di non rivedere mai più il mondo. (Viridiana)
- Ti voglio dire una cosa che pochi sanno. Tua zia è morta di cuore la notte stessa delle nozze, con questo vestito. Tu le somigli tanto... Mi credi pazzo? (Don Jaime)
- Ci può essere niente di più diverso di un vecchio solitario ritirato dal mondo e di una giovinetta consacrata a Dio? (Don Jaime)
- In verità, di mio padre la terra è la cosa che preferisco. È un lavoro di soddisfazione. (Jorge)
- Siano benedette le anime sante che hanno accolto nella loro casa un povero cieco indifeso. Dio gliene renda merito. (Amalio) [ubriaco, andando via dopo aver distrutto la stanza]
- State tranquilla, signorina. Siamo tutta gente per bene. (Jose) [mentre un senzatetto molesta Viridiana dopo aver distrutto la casa]
Dialoghi
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Viridiana: Non so mentire... Io ho per voi rispetto e molta riconoscenza, vi devo tutto – gli studi, la dote –, ma a parte questo...
Don Jaime: ...niente affetto.
Viridiana: Niente.
Don Jaime: Hai ragione. La solitudine mi ha reso egoista. Rimpiango di non esserti stato più vicino. Adesso è tardi, vero?
Viridiana: Sì, troppo tardi.
- Don Jaime: Come somigli a tua zia. Hai esattamente la stessa andatura.
Viridiana: Lo so, zio. Me l'avete già detto.
Don Jaime: Senti? La stessa voce.
- Viridiana: La cenere significa penitenza e morte.
Don Jaime: Allora la penitenza è per te, che presto sarai suora, e la morte per me che sono vecchio.
- Don Jaime: Da giovane ero pieno di ideali. Avrei voluto far qualcosa di grande per il bene del prossimo. Un gesto che provasse a tutti il mio amore per l'umanità, ma poi all'atto pratico vinceva la paura di essere deriso, mi sentivo ridicolo e rientravo nel guscio.
Viridiana: Non era per viltà?
Don Jaime: No, mia cara, no. Non tremerei di fronte al più grave pericolo. Ho provato, non credere. Eppure il semplice arrivo di uno sconosciuto che viene a dirmi "Buongiorno" mi rende inquieto.
- Don Jaime: Forse potrei farti restare. Se ti chiedessi... Senti, devi credere che... No, non posso... Non posso.
Ramona: Vorrebbe chiedervi di sposarlo, signorina. Scusate signore, ma se non lo facevo io, voi non lo avreste fatto. Vi vuole molto bene e merita il vostro affetto, è tanto buono.
Viridiana: Ma dite sul serio?
Don Jaime: Sì. Voglio che tu resti qui, sempre.
Viridiana: Ma non è possibile che parliate sul serio. Sono stata così bene in questi giorni, ora avete rovinato tutto! [proposta di matrimonio]
- Don Jaime: Sono stato un pazzo. per un momento ho creduto che avresti potuto sposarmi, ma hai rifiutato. E quando è arrivato il giorno dell'addio ho dovuto farti violenza. Solamente così ho potuto abbracciarti.
Viridiana: Non è vero, mentite!
Don Jaime: Oh, è così. Questa notte mentre dormivi sei stata mia. Ora non puoi più tornare al convento. Non sei più la stessa che è uscita di là, devi rassegnarti a vivere con me per sempre. Tutto quello che che ho sarà tuo, che tu voglia sposarmi o no, purché tu resti con me.
- Don Jaime: Dii la verità, nemmeno tu mi credi.
Ramona: Tutto è così strano, signore...
- Madre Superiora: Tutti si domandano il perché di quel gesto terribile contro il Signore. Tu lo sai?
Viridiana: So soltanto che mio zio fu un grande peccatore e io mi sento responsabile della sua morte.
Madre Superiora: Come puoi dire questo? Tu colpevole del suicidio di un uomo? Come tua superiora esigo che tu mi faccia una confessione completa.
Viridiana: Non intendo tornare al convento, non mi sento dunque obbligata da alcun vincolo di obbedienza.
Madre Superiora: C'è forse qualche impedimento grave? Perché dev'essere grave se ti impedisce di prendere il velo.
Viridiana: Non ho niente da rimproverarmi, soltanto sono cambiata. Con le mie deboli forze seguirò il cammino che il Signore intenderà tracciarmi.
Madre Superiora: Ti rendi conto della superbia che si cela dietro queste parole? A quali grandi cose intendi dedicarti.
Viridiana: Conosco la mia debolezza, e quel poco che farò sarà in umiltà. Ma quel poco voglio farlo sola.
- Jorge: Perché si è ucciso?
Ramona: Non lo so, signore.
Jorge: Star soli è pericoloso.
- Senzatetto: Come ti chiami?
Rita: Non mi toccare tu! Vattene a dormire nel pollaio con le galline!
- Viridiana: Che male vi ho fatto che vi insultate così?
Senzatetto zoppo: Niente, ma uno si scoccia.
Viridiana: Se volete restare bisogna che sopportiate una certa disciplina e imparate a essere più umili, tutti.
Senzatetto zoppo: Se è così me ne vado. [fa per andarsene, ma poi si gira] Mi fate l'elemosina?
- Manuel: Stavamo dicendo col signor Zequiel... se sei cieco, quando ti pizzica come fai a vedere dove ti devi grattare?
Amalio: Digli al signor Zequiel che quando mi pizzica chiamo sua madre perché mi gratti!
- Senzatetto: Io so filare al canapa, ma coi miei reumatismi... come si fa?
Viridiana: E voi, Manuel?
Manuel: Io so' buono solo a far ridere.
Viridiana: Ebbene noi qua rideremo, ma vi assicuro che nessuno riderà di voi.
- Jorge: Non capisco che gusto ci trovate a stare sempre sola.
Viridiana: A ognuno la sua vita. Voi siete sposato.
Jorge: Non è mia moglie. Per vivere con una donna non ho bisogno che nessuno mi benedica. [pausa] Vivo anche con voi.
- Viridiana: Siete molto devoto della Madonna.
Senzatetto: Io non sono bigotto, ma ognuno ha la sua fede. E poi, con tanta miseria e tanta poca salute, se non ci fosse almeno la fede...
- Jose: È stata una disgrazia, signorina. Un castigo di Dio. Un giorno di gran ventaccio stavo con una donna. E così mi sono preso il male. Voi siete l'unica onesta che ho conosciuto.
Viridiana: Hai ancora i genitori?
Jose: I genitori? E chi se li ricorda? Per quel che servono!
Viridiana: Non dire così.
Jose: Posso pure non dirlo. Però non servono.
Manuel: Non lo state a sentire, signorina. E state attenta, che lui spera id attaccare il male anche a voi. Poi in chiesa mette il barccio nell'acqua benedetta e intanto dice: "Accidenti, se potessi attaccarlo a tutte le sporche femmine!" Il signor curato non lo fa più entrare.
Jose: Fatti gli affari tuoi, sporco baciabanchi!
Viridiana: Sta' buono, Jose.
Jose: Ti potesse cascare al lingua!
- Viridiana: E la vostra amica?
Jorge: Se n'è andata.
Viridiana: Però tornerà.
Jorge: No.
Viridiana: Perché?
Jorge: Perché un uomo lascia una donna? [Viridiana non lo sa] O lo capite o è inutile spiegarvelo. Una santa che non ha sangue nelle vene come voi potrebbe scandalizzarsi.
- Zequiel [parlando di Don Jaime]: Mah! Con tutto questo ben di Dio... impiccarsi...
Senzatetto con la chitarra: Dev'essere stato per l'asma. Questi ricchi vecchiacci hanno sempre l'asma.
- Amalio: [...] il sordo cominciò a spogliare le cassette delle chiese con la lama del coltello.
Senzatetto con la chitarra: E come ve ne siete accorto?
Amalio: Gli scudi gli suonavano in tasca. E quel giorno non avevamo beccato nemmeno un elemosina. Allora sapete che ho fatto? L'ho denunciato all'autorità!
Senzatetto pittore: Te lo sei venduto perché non ti ha chiamato a dividere il bottino, canaglia!
Amalio: Ah, i signori giudici mi ringraziarono e il vecchio più grosso che mi ringraziò mi ha chiamato... Come si dice?
Zequiel: "Porco che spia". Come t'avrei chiamato io.
Amalio: No! Mi disse "cinico". "Ci-cinico", perché tu lo sappia.
[Viridiana bussa alla porta] Chi sarà? [a Ramona] Dove vai? Aspetta. [Aprendo la porta] Entrate. Viridiana. Vi occorre qualcosa? Dovete parlarmi? In che cosa posso servirvi? Accomodatevi. Confesso che non speravo di vedervi. Stavamo giocando a carte. Non mi giudicate se mi diverto un po', le sere sono lunghe e ognuno le ammazza come può. Ah, sedetevi. Resta Ramona, vieni qui. La signorina è molto alla mano e permette che tu resti, non è vero? Sapete giocare a carte, cuginetta? No? Allora sedetevi. Vedrete che vi piacerà. Siedi anche tu, Ramona. Su, siediti. Di notte tutti i gatti sono bigi[1], vi piace questo genere di musica, Viridiana? È un disco di moda. Alzate voi, così. [le fa alzare il mazzo di carte guidandola con la mano] Non mi crederete, ma la prima volta che vi ho vista mi sono detto: "Mia cugina Viridiana finirà per giocare a carte con me." (Jorge)
Note
modifica- ↑ Shimmy Doll di Ashley Beaumont.