Violoncello

strumento musicale

Citazioni sul violoncello.

  • A cagione di una maggiore larghezza delle corde, la digitatura del violoncello differisce considerevolmente da quella del violino e della viola; e molti passi che su questi due strumenti sono facilissimi, diventano sul violoncello di una grande difficoltà, e certe volte impossibili. (Ebenezer Prout)
  • Be', io credo che il conflitto nella sua personalità in un certo senso sia esploso negli anni della pubertà. Credo di vederne la prova nel simbolo "violoncello", da cui fu affascinato appunto in quel periodo. Stava giusto uscendo dall'età puberale e il conflitto è dimostrato dalla scelta, dato che è ormai riconosciuto che il violoncello è un simbolo fallico... intendo dire il manico, mentre... mentre la struttura inferiore ha una forma certamente femminile, potrei dire materna. Eh... Nel mentre il movimento dell'archetto ricorda simbolicamente un movimento analogo. Così tra il simbolo fallico che è verticale e il movimento che è orizzontale si può creare, io credo, uno stato di incertezza in giovane età. (Prendi i soldi e scappa)
  • Come strumento melodico il violoncello, specie nel registro più alto della sua estensione, è al certo uno dei più espressivi in orchestra. Quando poi più violoncelli suonino all'unisono, si ottiene un suono cosi dolce e delicato, che nessun altro strumento potrebbe dare ugualmente. (Ebenezer Prout)
  • Dunque la verità è questa, che il mio violoncello ci sia o non ci sia è lo stesso: nessuno lo sente. Forse lo sbaglio è stato nella scelta dello strumento... Si sa, il violoncello è uno strumento d'accompagnamento, non è mai il primo attore, serve a fare tappezzeria, a dare rinforzo ai bassi. No, no, il medico mi ha raccomandato di scrivere nel diario tutta la verità! Esiste anche Pablo Casals, esiste un primo violoncello, esistono sonate per violoncello e piano dove è il piano che fa l'accompagnamento! Esistono pezzi scritti apposta per il violoncello! Sono io che faccio parte della massa, non il violoncello! (Il merlo maschio)
Das dissonante Kinderkonzert (William Kidd, XIX sec.)
  • Il violoncello gareggia coll'arpa e vi supplisce in certo qual modo cogli arpeggi pizzicati associandosi volontieri a chi prega, o lontano dall'amor suo ripete la tenera romanza eccitatrice delle più care memorie. Ma nulla di più religioso, nulla che più spiri raccoglimento e divozione che una melodia semplice di più violoncelli unisoni, o un armonioso adagio di soli violoncelli isolati.
  • Il violoncello ha la voce del sentimento più puro, della più soave e celeste affezione, e perciò anche nell'allegrezza di tono e di ritmo serba sempre un non so che di tenero e di mesto; e quando spiega nei suoni centrali una melodia piana nel tono minore sembra piangere un oggetto di cara affezione, ed adorarlo in cielo.
  • Questo grandioso istromento partecipa del carattere della viola, ma in un grado più pronunciato, mentre serve in certo modo ad umanizzare i suoni profondi del contrabasso quando ne raddoppia la parte. Il maggior numero dei concertisti lo snatura per far pompa di agilità, ma non è questa l'indole sua.
  • Ci parlo perché tra tutti gli strumenti è quello che produce il suono più simile alla voce umana: può essere tutto, dal basso al soprano; ed è grande, lo posso abbracciare: un vero compagno.
  • Il violoncello era una presenza familiare a casa nostra, c'è sempre anche il violoncello nei miei primi ricordi d'infanzia, nelle foto da qualche parte c'è sempre uno strumento. Iniziare a suonarlo fu del tutto naturale, mio padre non dovette né insistere né costringermi: dai 7 ai 14 anni è stato lui il mio unico maestro.
  • Lo chiamo Guarny, è il mio compagno: ci parlo, lo abbraccio, me lo porto anche a letto.

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