Valeria Fedeli
politica e sindacalista italiana (1949-)
Valeria Fedeli (1949 – vivente), politica italiana.
Citazioni di Valeria Fedeli
modificaCitazioni in ordine temporale.
- In Lega Calcio hanno un problema enorme con le donne e con i diritti.[1]
- [Su Nilde Iotti] Una storia straordinaria la sua che ha costituito, a partire dalla presenza e dal suo lavoro nell'Assemblea Costituente e nella Commissione dei 75 – incaricati della stesura della Carta Costituzionale – un punto di riferimento per tanta parte di noi, anche nello svolgimento concreto del lavoro di sindacaliste impegnate a lottare per realizzare, attraverso il lavoro, emancipazione, libertà e autonomia di tutte le lavoratrici.[2]
- [Ultime parole famose durante la campagna elettorale del Referendum costituzionale 2016] Io penso che i parlamentari e le parlamentari si devono porre il tema che, se viene bocciata questa riforma [...], io penso che dobbiamo prenderne atto. Sai perché dico del Parlamento? Intanto perché – parlo di me: non mi sono confrontata con nessuno, nel senso che per chi mi conosce sa che uso in autonomia il mio pensiero e la mia testa – io penso che il giorno dopo, se ha vinto il no [...], ma se il Paese dice di no, tu ne devi prendere atto: non puoi andare avanti, perché non hai a quel punto l'autorevolezza ed è giusto rimettere il mandato da parte del premier [...], ma anche con la consapevolezza dei parlamentari. Tolgo l'alibi a chi pensa «tanto stiamo lì fino al 2018» perché pensano alla propria sedia: io non penso alla mia sedia.[3]
- Nel nostro Paese sta sempre più venendo meno la consapevolezza che le differenze sono un valore e una ricchezza e che non devono essere fonte di odio, di parole e di comportamenti discriminatori. L'odio contro le donne e contro i migranti ha la stessa radice.[4]
- Una scuola inclusiva, capace di rispettare e valorizzare le differenze come elementi di arricchimento. Una scuola accogliente, dove nessuno si senta escluso e dove tutte le ragazze e tutti i ragazzi possano, indipendentemente dalla provenienza geografica, dalle condizioni socio-economiche, dal genere, dalla condizione fisica, essere formati per diventare cittadine e cittadini attivi, consapevoli, partecipi. È la scuola di cui abbiamo bisogno. È la scuola per cui stiamo lavorando ogni giorno. È la scuola che meritano e che si aspettano di trovare le nostre studentesse, i nostri studenti, le loro famiglie.[5]
Note
modifica- ↑ Citato in Le frasi omofobe di Belloli? «Le ho sentite con le mie orecchie», Corriere.it, 15 maggio 2015.
- ↑ Dal discorso alla memoria di Nilde Iotti tenuto nel 2009 in occasione del decennale della scomparsa; riportato in Nilde Iotti, una donna della Repubblica, 3 dicembre 2015.
- ↑ Dalla trasmissione televisiva L'Aria che tira, La7; citato in Quando Valeria Fedeli diceva: "Se vince il no andiamo tutti a casa". Adesso è diventata ministro dell'Istruzione, HuffingtonPost.it, 13 dicembre 2016.
- ↑ Dall'intervista di Angela Azzaro, Fedeli: «L'odio sul web, una minaccia per la civiltà», Il Dubbio, 6 ottobre 2017.
- ↑ Dal comunicato stampa Fedeli: "Scuola deve essere inclusiva, gravi le allusioni classiste nei Rapporti di autovalutazione", MIUR.gov.it, 8 febbraio 2018.
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