Umberto Smaila

attore, cabarettista e musicista italiano

Umberto Smaila (1950 – vivente), attore, comico, compositore, conduttore televisivo, imprenditore e musicista italiano.

Umberto Smaila

Da Umberto Smaila: per Milano ha fatto a pugni. "Innamorato pazzo della città"

Intervista di Massimiliano Chiavarone, Ilgiorno.it, 5 ottobre 2014.

  • Per Milano provo un attaccamento morboso. Qui ho ricevuto molto di più di quello che ho dato.
  • [Sugli esordi de I Gatti di Vicolo Miracoli] Eravamo un gruppo di studenti che amava cantare negli spettacoli di piazza a Verona. Caso volle che una sera dell'anno prima ci ascoltò l'annunciatrice Rai Gabriella Farinon e suo marito, il regista Dore Modesti. Subito ci segnalarono a Speciale per voi in onda sul Secondo canale della Rai e condotto da Renzo Arbore. Fummo invitati a prendere parte al programma e poi restammo nella capitale altri tre mesi.
  • [Sulla carriere de I Gatti di Vicolo Miracoli] Cominciammo a lavorare con Arturo Corso, assistente di Dario Fo e debuttammo nel febbraio del 1971 con lo spettacolo "Giullarata". Che soddisfazione. Noi però avevamo il problema abitativo. Dormivamo nei sotterranei del Derby di via Monte Rosa 34 e il Duomo lo vedemmo dopo tre mesi.

Da Umberto Smaila, una carriera tra risate e musica: "Da Jerry Calà a Gorbaciov, da Colpo Grosso a Berlusconi, la mia vita sul palco"

Intervista di Leonardo Filomeno, Liberoquotidiano.it, 22 giugno 2015.

  • Ho il cuore di uno zingaro. A casa sto bene un giorno, poi devo scappare, vedere, capire. Ho bisogno di girare il mondo, valigie e aerei mi rendono felice. Questa è la mia vita.
  • Sul palco ho gioco facile, metto a frutto l'esperienza di un lavoro che faccio da quando avevo 8 anni, molto prima del conservatorio, dei complessi beat, dei mitici Gatti.
  • Jerry è diventato quello che è grazie a un'ernia al disco. L'aveva presa il mio contrabbassista, Jerry lo sostituì, ma ad intraprendere una carriera del genere non ci pensava proprio.
  • Nacquero i Gatti di Vicolo Miracoli, un gruppo di attori e cantanti, un po' sulla scia dei Gufi, un gruppo cabarettistico milanese molto in voga negli anni '60.
  • Mi chiedo perché a nessuno venga in mente di adottare il sistema americano. Tasse al 20%, scarichi tutto, fai girare i soldi, i consumi vanno: infatti da noi è severamente vietato. Siamo innamorati dell'Europa, un paese per vecchi.
  • La Germania, mutatis mutandis, non usa più il moschetto e il saluto nazista ma comanda lo stesso.
  • Chi non è d'accordo sull'euro, viene tacciato di essere destrorso o addirittura fascista.
  • [Su Matteo Salvini] È un grande comunicatore, ha successo perché dice le stesse cose che senti al bar. Dovrà vedersela con i compromessi della politica.
  • [Su Silvio Berlusconi] In politica poteva essere la persona giusta, ma i tempi non erano maturi. Forse sbaglia quando chiama ancora i suoi avversari comunisti: Renzi e Bindi sono democristiani puri. Ad Arcore si annoia, deve essere in primo piano, la sua punta di narcisismo la conosciamo tutti, fa parte dei suoi pregi. Come imprenditore non si discute. Idem sul piano umano: una persona straordinaria, un amico. Uno che ti dà sempre del tu e viene a salutarti anche a 100 metri di distanza.

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