Ultime parole da Ai confini della realtà
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Raccolta delle ultime parole pronunciate in punto di morte dai personaggi della serie televisiva Ai confini della realtà (1959) e delle opere ad essa correlate.
Ai confini della realtà (1959)
modificaCitazioni in ordine temporale.
- Non si sa mai, potrei vendere qualcosa lassù. Lassù? (Lewis Bookman)
- Personaggio dell'episodio Un discorso per gli angeli. Prima di essere accompagnato in paradiso dalla personificazione della Morte, porta con sé gli oggetti che abitualmente rivende nel suo mestiere di venditore ambulante.
- Avanti, vecchio, dimmi! Sono queste che mi servono? (Fred Renard)
- Personaggio dell'episodio Chi troppo vuole. Il personaggio si sta riferendo a un paio di scarpe che Pedott, un venditore ambulante che vede il futuro delle persone e regala loro oggetti di cui avranno bisogno. Le scarpe in questione fanno scivolare Fred Renard sull'asfalto bagnato della strada sulla quale viene fatalmente investito. Pedott spiega in un monologo che le scarpe sono l'oggetto di cui lui stesso aveva bisogno per cambiare il proprio futuro perché sapeva che Renard lo avrebbe ucciso.
- Aspetta un minuto! Tu hai...hai sbagliato persona! Te lo giuro! Hai sbagliato persona! [...] No, ti prego! Ti prego, aspetta! Metti...metti giù la pistola. Te lo spiego, te lo spiego! Ma devo pensare, devo concentrarmi! Tu metti giù la pistola e vedrai, devo soltanto concentra... (Arch Hammer)
- Personaggio dell'episodio Morire in quattro. Il personaggio è un mutaforma che viene ucciso da un colpo d'arma da fuoco da un uomo che lo scambia per il figlio ripudiato.
- È stato lei a uccidere Pierson, vero? Lo ha ucciso lei! Lei non ragiona più, Corey! Lei è impazzito, ha già commesso un delitto! Ha già ucciso... (Colonnello Donlin)
- Personaggio dell'episodio Una freccia verso il Sole. Il Colonnello Donlin scopre che Corey ha ucciso il resto dell'equipaggio per avere più possibilità di sopravvivere per non dover condividere cibo e acqua su un pianeta alieno inospitale.
- Tutto ha sempre una fine, grazie a Dio. (Walter Jameson)
- Personaggio dell'episodio Lunga vita a Walter Jameson. Walter Jameson, uomo fino a quel momento dotato di immortalità, è vittima di un colpo d'arma da fuoco e si dissolve fino a diventare polvere.
- Ti assicuro, non devi avere paura. Ho una strana sensazione. Se là fuori c'è qualcuno, ti aiuterà. Se ha una mente e un cuore, significa che ha un'anima e quindi è un uomo. E gli uomini sono uguali, devono essere uguali. (Warren Marcusson)
- Personaggio dell'episodio Gente come noi. Marcusson, prima di morire a causa di un incidente su Marte con l'astronave, parla al compagno di viaggio dei marziani che potrebbero abitare il pianeta.
- La base a controllo centrale! Mi sentite? Passo! È finita! Gresham è morto! Ripeto, è morto! La nave è stata distrutta! Qui c'è una razza composta da giganti! Sono giganti! State lontani! Non attaccate! Ripeto: non attaccate! Sono troppo forti! Non ce la fareste mai! State lontani! Ascoltatemi: non attaccate! Ascoltatemi! Non... attaccate! È... fini... (Astronauta)
- Personaggio dell'episodio Gli invasori. Nel finale dell'episodio viene rivelato che il piccolo invasore è un astronauta statunitense, ucciso da una donna gigante su un pianeta alieno.
- Sì, giudice, nel nome di Dio la farò uscire. (Romney Wordsworth)
- Personaggio dell'episodio Un uomo obsoleto. Pronuncia queste parole prima di far esplodere una stanza con una bomba, uccidendosi e uccidendo il Canelliere.
- Ormai sei solo. Amico mio, sarai il più solo di tutti perché hai ucciso il tuo amico più fedele, Ramos. (Cristo)
- Personaggio dell'episodio Lo specchio. Cristo viene ucciso con un colpo di arma da fuoco da Ramos Clemente, nuovo dittatore di una innominata nazione, perché ha visto in uno specchio magico che i suoi più fedeli amici e collaboratori lo vogliono assassinare.
- Padre, non posso più vivere in questo modo. Ho paura. Dalla mattina alla sera non dormo più, trattengo il respiro e continuo a guardarmi alle spalle perché sento qualcuno. Ma io devo saperlo! Perché ho tanti nemici? (Ramos Clemente)
- Personaggio dell'episodio Lo specchio. Il dittatore Ramos Clemente si suicida sparandosi dopo aver ucciso i suoi migliori amici e aver ordinato innumerevoli esecuzioni.
- Io tornerò, Bernie. Ritornerò continuamente. Tornerò e ritornerò e ti ucciderò. Alla fine io ti ucciderò. (Nathan Edward Bledsoe)
- Personaggio dell'episodio Le scarpe del morto. La storia è incentrata su un paio di scarpe magiche che appartenevano al gangster Dane: chi le indossa viene posseduto dal suo spirito. Il senzatetto Nathan Edward Bledsoe, non essendo a conoscenza della maledizione, le sottrae dal cadevere di Dane. Posseduto, ha intenzione di vendicarsi di Bernie Dagget, colpevole dell'omicidio di Dane. Prima che possa mettere a compimento il piano però uno degli scagnozzi di Bernie, nascosto dietro una libreria, spara a Nathan/Dane.
- Non avete sentito?! Io sono Dio! Io sono Dio! Non avete sentito?! Io sono Dio! (Peter Knauff)
- Personaggio dell'episodio I piccoli uomini. Peter Knauff pronuncia queste parole poco prima di essere calpestato da dei giganti appena atterrati sul pianeta.
- Non siamo mai soli, figliolo! Non lo sapevi?! Lui è con noi tutto il tempo e ci aiuterebbe, se solo glielo permettessimo, ma dobbiamo redimerci prima! Leggi questo! Prendilo e leggilo! [gli porge un opuscolo intitolato La via della salvezza] Ti cambierà la vita! Il diavolo vuole averti, lo so! Ma io non glielo permetterò! Combatterò con te e lo vinceremo! Ascoltami, sto parlando della salvezza eterna! No! No! No! (Signora alla fermata della metropolitana)
- Personaggio dell'episodio A sua immagine. Alan Talbot, protanogista dell'episodio, è indotto da un attacco di violenza a spingere la signora che vuole convertirlo sui binari mentre passa il treno della metropolitana.
- Tutto acciaio, tutta forza... ma sacrificando quello che molti altri uomini hanno: alcuni frammenti di onestà con cui distinguere il bene dal male... che fanno sentire il senso di colpa e il disonore... che permettono... permettono di amare. Sì, Peter, tu sei d'acciaio, ma non hai cuore. (Ernst Ganz)
- Personaggio dell'episodio Lui è vivo.
- C'è... C'è qualcosa di sbagliato... Avete commesso un grave errore... Io sono fatto d'acciaio... Avete capito? Sono fatto d'acciaio! (Peter Vollmer)
- Personaggio dell'episodio Lui è vivo.
- Barbara! Barbara! (Simon Polk)
- Personaggio dell'episodio Zio Simon. Barbara, nipote di Simon, non accoglie le richieste di aiuto dello zio dopo che è caduto dalle scale perché preferisce vederlo morire, esasperata dalla sua personalità abusiva che ha dovuto subire per venticinque anni.
- Lei non capisce! È tutto cambiato. Le sto chiedendo di perdonarmi, di avere compassione. (Salvadore Ross)
- Personaggio dell'episodio L'automiglioramento di Salvadore Ross. Il signor Maitland non approva il fidanzato della figlia, Salvadore Ross, un uomo arrivista, prepotente e grezzo. Ross fa un patto per migliorare la sua personalità: compra la compassione di Maitland per 100.000 dollari. Maitland, ormai privo di compassione così come era Ross, gli spara cosicché non sposi la figlia.
- Tu sei... (Jordan Herrick)
- Personaggio dell'episodio La regina del Nilo. Jordan Herrick perde conoscenza a causa del caffè drogato che gli ha offerto Pamela. Dopodiché Pamela lo uccide posando sul suo petto uno scarabeo sacro che ha il potere di farlo invecchiare in pochi secondi fino a renderlo solo un mucchio d'ossa.
- Perché in verità, Emily, voi siete persone crudeli e miserabili! Perché nessuno di voi si concede con amore! Emily si concede soltanto a quello che le ordinano le sue voglie, Wilfred soltanto a quelle che hanno peso, quantità e valore! Lui sente i libri a peso, non li legge. Lui sa dire il prezzo di un quadro, ma non ne vede l'intima verità e bellezza! E Paula vive nello specchio! Il mondo non è altro per lei che il riflesso di se stessa! E suo fratello! L'umanità per lui è un animaletto innocente caduto in trappola e da torturare. Il suo piacere è far soffrire e da questo lui ne trae lo stesso senso di appagamento che la maggior parte degli uomini riceverebbe da un bacio o da un abbraccio! Siete delle caricature! Tutti voi! Senza la maschera siete delle caricature! [i rintocchi della pendola segnalano la mezzanotte] E adesso... siete tutti molto ricchi. Adesso... possedete tutto quello che ho avuto io. Avete mantenuto l'impegno, avete portato la maschera. Godetevi la vita, carissimi. Vivetela con piacere. E possa Dio avere pietà di voi. (Jason Foster)
- Personaggio dell'episodio Le maschere. Jason Foster è un anziano in fin di vita che lascia la sua cospicua eredità ai parenti, a condizione che essi indossino fino al momento della sua morte delle maschere grottesche, emblemi della loro meschinità d'animo. Passata la mezzanotte Jason spira e i parenti, appena si tolgono le maschere, scoprono che hanno il volto mostruosamente deformato.
- Ho una scatola piena di onorificenze per aver ucciso! Ho ucciso persone che ritenevo scimmie e che poi si sono dimostrate altamente civilizzate! Ho fatto ciò che mi hanno fatto credere che fosse giusto e ora odio tutti! Anche te, piccolo idiota giapponese! (Felton)
- Personaggio dell'episodio L'incontro. Felton, veterano della seconda guerra mondiale, e Taro "Arthur" Takamori, di origini giapponesi, si aggrediscono a causa dell'irrisolta rivalità tra americani e giapponesi vent'anni dopo il conflitto mondiale. Durante lo scontro Felton viene trafitto inavvertitamente dalla katana che Taro ha usato per difendersi. Travolto dai sensi di colpa, Taro si lancia dalla finestra.
- Banzai! (Taro "Arthur" Takamori)
- Personaggio dell'episodio L'incontro. Dopo che Felton muore trafitto inavvertitamente dalla katana, Taro si lancia dalla finestra travolto dai sensi di colpa.
- Io ti porto dai miei fratelli, loro sanno cosa fare con quelli come te. (Billy Rayford)
- Personaggio dell'episodio Vieni via con me.