Uganda

stato dell'Africa Orientale

Citazione sull'Uganda e sugli ugandesi.

Bandiera dell'Uganda

Citazioni

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  • L'Uganda ha vissuto per anni impelagato in conflitti interni e partecipando raramente alla grande politica africana. Ogni volta che sono andato a Kampala sono rimasto colpito dalla sua atmosfera provinciale: una provincia peraltro bellissima, visto che vi sono i più bei panorami di tutta l'Africa. (Ryszard Kapuściński)
  • In Uganda, maestà, è difficile trovare un paio di scarpe numero 48.
  • La nostra posizione è che vogliamo ripulire questo paese in ogni suo aspetto, per poi organizzare le elezioni totalmente libere e giuste, in cui il popolo di Uganda sarà libera di partecipare.
  • Noi nel governo militare d'Uganda abbiamo dimostrato in pratica che non è un privilegio essere donna o uomo, ma che ambo i sessi debbano condividere alla pari la gestione degli affari del benessere statale.
  • Sono qui per promuovere il turismo in Uganda, il mio bellissimo paese. Invito personalmente tutti gli italiani a venire in Uganda per cacciare liberamente tutti gli elefanti e tutti i rinoceronti che desiderano.
  • Che tutto il nostro popolo respinga l'idea che ci sia in Uganda una tribù più importante delle altre tribù. Dopo aver respinto queste idee, dobbiamo costruire la base dell'unità nazionale, e ce la possiamo fare.
  • È vero che in Uganda parliamo molte lingue, ma la differenza linguistica non costituisce affatto una difficoltà per l'unità dell'Uganda; e non lo sono neanche le differenze religiose.
  • Noi qui in Uganda, per esempio, non vogliamo che i cinesi o i russi siano i nostri padroni domani, così come non vogliamo e non accettiamo che, direttamente o indirettamente, qualsiasi potenza occidentale sia il nostro padrone.
  • Quando ottenemmo l'indipendenza, la nostra costituzione contenne delle clausole ambigue che non chiarirono se l'Uganda fosse una repubblica, una monarchia, o uno Stato federale o unitario. Abbiamo semplificato sbrigativamente le cose sin dal 1966. Ora siamo una repubblica, e tentiamo di emancipare il popolo economicamente e mentalmente.
  • Il cuore aperto e la mano soccorrevole dell'Uganda danno alla vostra nazione uno speciale titolo per lavorare in favore della pace in tutta l’Africa.
  • Questo popolo era già ben disposto a ricevere il Vangelo quando fu ad esso predicate per la prima volta nel 1879, a motivo del suo profondo sentimento religioso, del suo spirito di pietà, di preghiera, di saggezza.
  • Una caratteristica che fa onore al popolo di Uganda è la sua ospitalità, con l’armonia ch’esso sa trarre da una grande diversità.
  • L'ottantadue per cento degli ugandesi sono contadini, dei precapitalisti che vivono una vita in stile tribale. Quando voi nell'occidente insistete arrogantemente sul fatto che tutte le società del mondo devono essere organizzate esattamente nello stesso modo, vi sbagliate. Il multipartitismo non è una base solida su cui costruire una democrazia in Uganda. I partiti politici sono inevitabilmente basati sulle tribù, e non fanno che intensificare i contrasti. In certi casi, il risultato è il disastro.
  • L'Uganda è uno dei paesi più democratici del mondo.
  • Noi abbiamo la stabilità, mentre molti dei nostri vicino non l'hanno. È in questo ambito che il nostro paese si distingue.
  • Gli Stati del continente sono stati spesso ritagliati secondo gli interessi o le fantasie dei colonizzatori, e le nazioni appaiono artificiali: l'Uganda è invece un grappolo di monarchie tradizionali, federate con la forza; e, nell'insieme, quelle monarchie tendono a formare, non senza difficoltà, è vero, una nazione. Una nazione compatta? Sarebbe eccessivo sostenerlo. Ma senz'altro una nazione temprata dalle severe prove vissute dalla indipendenza in poi.
  • Il paese è stato prima dilaniato da una lunga, estenuante guerra civile, dominata nelle sue varie fasi da due uomini - Amin Dada e Obote - che incarnavano sia l'incapacità, sia il rifiuto di cui si è parlato. Poi è stato investito dall'epidemia di fine secolo. Nonostante queste sciagure esso dimostra adesso un equilibrio e una capacità inventiva straordinari.
  • L'Uganda risulta il paese più investito dall'Aids. Il paese più colpito nel continente più ferito dall'epidemia. Il virus aggredisce, sul piano nazionale, un abitante su cinque, secondo fonti realistiche. Nelle campagne la percentuale è più bassa, ma non vi si notano i recenti miglioramenti rilevati nelle città, dove la percentuale dei malati resta tuttavia più alta.
  • Qui, la guerra civile ha fatto mezzo milione di morti; i due dittatori succedutisi a Kampala, Idi Amin Dada e Obote, e la tubercolosi e la malaria e le varie dissenterie bacillari hanno ucciso e uccidono più dell'Aids.

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