Terme di Caracalla

sito archeologico di Roma

Citazioni sulle Terme di Caracalla o Antoniniane.

  • Col nome del bieco tiranno Caracalla (211-217) sono connesse le famose Terme innalzate su di un terrazzo a sud-est dell'Aventino lungo la via Appia. I ruderi di queste Terme costituiscono ora accanto al Colosseo la testimonianza più grandiosa, più gigantesca dell'arte edilizia romana. (Pericle Ducati)
  • Con la grandiosità di questa sorprendente costruzione si accompagnava la ricchezza della decorazione interna, con le pareti rivestite a marmi di svariate e rare qualità, con colonne di marmo, di granito, di porfido, con insigni statue (il Toro Farnese proviene, per esempio, da queste Terme) e rilievi, con pavimentazione a musaici, con stucchi ed ornati nei soffitti.
    Tutto è ora ridotto ad un nudo scheletro con alcune parti abbattute al suolo, con altre distrutte; ma pur così mutile, in questa desolata parte della città eterna, ove un tempo si addensava la folla ed il lusso faceva fastosa pompa di sé, le brune muraglie, che ancora sembrano innalzarsi quasi ad ardua sfida nella dolce melanconia della plaga solitaria, dicono al visitatore che sappia interrogarle la gloria della città che visse e vivrà nei secoli. (Pericle Ducati)
  • Le terme di Caracalla e di Diocleziano, le sole superstiti dalla distruzione del medio evo e del rinascimento, sono oggi ridotte alla semplice ossatura. Spogliate delle pitture, degli stucchi, dei marmi, del bronzo, depredate delle statue e dei gruppi che ne ornavano le sale, sono solo muraglie e volte, ma come nella basilica e nell'acquedotto è in esse il sugello grandioso di Roma. (Alessandro Della Seta)
  • Nel 212 d. Cr. Caracalla costruiva la enorme massa delle sue terme Antoniniane nella valle tra l'Aventino e il Celio. Nessun edificio di Roma ha l'imponenza di questo che sembra all'esterno una fortezza quadrangolare, giacché le terme stesse circondate da vasti cortili e porticati sono chiuse, secondo lo spirito romano, dentro un alto recinto. E in pochi altri edifici la volta e la cupola sono state chiamate a risolvere problemi così ardui di slancio nello spazio. (Alessandro Della Seta)
  • Rientrai in quella per la medesima porta Capena, e quindi a manca apparvero incontanente le spaziose mura delle Terme del tristo Caracalla presso le falde dell'Aventino, solo avanzo degli splendidi ornamenti, co'quali era quel colle ricoperto. Allora incominciò il bisbiglio delle turbe, ed elle specialmente rammentavano la magnificenza di quell'edifizio, ove ben mille, e seicento seggi marmorei erano accomodati a pubblici lavacri, ove le immagini di Numi, e di Eroi sculte da'più esperti scalpelli della Grecia, erano ammirate, e degne da resistere al tempo. Or si dolevano apparirne segno niuno, come svanite in polvere, e le diroccate vestigia delle Terme contemplavano crollanti, squallide, neglette, misera testimonianza della instabilità d'ogni umana grandezza. (Alessandro Verri)
Rovine delle Terme di Caracalla

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