Tecnologia

letteralmente "discorso (o ragionamento) sull'arte", dove con arte si intendeva sino al secolo XVIII il saper fare

Citazioni sulla tecnologia.

Un aereo, esempio di tecnologia

Citazioni modifica

  • La civiltà tecnologica sopprime, annienta ciò che esiste, per sostituirlo continuamente con qualcos'altro. I prodotti sempre nuovi dell'invenzione umana — città, fabbriche, macchine, autostrade, frigoriferi, gadget elettronici —, quel che chiamiamo la tecnosfera, hanno rimpiazzato sistematicamente il mondo vivo: il mondo della stabilità, della biosfera, il mondo che ha impiegato tre miliardi di anni per svilupparsi. (Edward Goldsmith)
  • La tecnologia, come cultura e come linguaggio, è oggi un costitutivo dell'esperienza della libertà, ma nello stesso tempo, è uno dei fattori che rende più difficile pensare ed esprimere la libertà umana. (Adriano Pessina)
  • La tecnologia corre un po' troppo forte, le abitudini della gente cambiano ed è una delle ragioni per cui è difficile fare scelte. (Albertino)
  • Le nuove tecnologie comportano nuove responsabilità da parte degli adulti. (Paolo Crepet)
  • Le tecnologie che incidono più profondamente sulla società sono quelle che non si vedono: s'intrecciano nel tessuto della vita quotidiana fino a confondersi con esso. (Mark Weiser)
  • Nessuno di noi è in grado di fermare lo sviluppo tecnologico: perché è qualcosa che cammina per conto suo, attraverso sterminate ramificazioni che si estendono ormai in tutto il mondo. [...]. Limitarsi a denunciare i rischi dello sviluppo tecnologico non è quindi sufficiente, perché, comunque, la tecnologia continuerà ad avanzare (e la gente a usarla). [...]. Quello che si può fare è prender atto di questa situazione e, per quanto possibile, governarla. (Piero Angela)
  • Non potevo immaginare che la tecnologia sarebbe arrivata così avanti. In sé non è una nemica, ma bisogna usarla in modo creativo, è la sfida di oggi. (Maurizio Nichetti)
  • Oggi la tecnologia sta mettendo a disposizione gli strumenti per sanare questa contraddizione del mondo industriale, purché lo si voglia: perché la tecnologia da sola non può né liberare né rendere schiavi; essa deve essere capita, guidata, impiegata verso gli obiettivi che ci interessano. (Giorgio Ceragioli)
  • Oggi siamo intrappolati in un mondo creato da tecnologi per altri tecnologi. Ci è stato persino detto che "essere digitali" costituisce una virtù. Non è vero: gli individui sono analogici, non digitali; biologici non meccanici. (Donald Norman)
  • Ogni società sembra avere la tecnologia che si merita. (Michael Lewis)
  • Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia. (Arthur C. Clarke)
  • [«Ha un cattivo rapporto con la tecnologia?»] Quanti telefonini ci sono nei dipinti? Non ho niente contro della tecnologia, ma che cosa può fare lei per me, alla fine? Ho uno smartphone solo perché non vendono più i vecchi cellulari. E uso le email perché è una cosa conveniente. Ma non dimentichiamo che eravamo in grado di entrare in contatto gli uni con gli altri anche prima di Facebook, o Bookface, come si chiama... (Percival Everett)
  • Siamo in uno stato di connessione permanente e questo è terribilmente interessante e affascinante. È una specie di riedizione del mito di Zeus Panopticon che sapeva in ogni momento dove era nel mondo, ma ha insito in sé un grande problema che cela un grave pericolo: dove inizia il nostro potere di connessione inizia il pericolo sulla nostra libertà individuale. Oggi con la tecnologia cellulare è possibile controllare chiunque, sapere con chi parla, dove si trova, come si sposta. Mi viene in mente Victor Hugo che chiamava tomba l'occhio di Dio da cui Caino il grande peccatore non poteva fuggire. Ecco questo è il grande pericolo insito nella tecnologia, quello di creare un grande occhio che seppellisca l'uomo e la sua creatività sotto il suo controllo. [...] Come Zeus disse a Narciso "guardati da te stesso!" questa frase suona bene in questa fase della storia dell'uomo. (Derrick de Kerckhove)

Marshall McLuhan modifica

  • Continuo ad essere stupito dal panico e dalla paura che provano le persone quando gli effetti di una qualsiasi tecnologia o ricerca sono rivelati loro. Grosso modo è come la rabbia del padrone di casa quando la sua cena viene interrotta da un vicino che gli va a dire che la casa gli sta andando a fuoco. Questa irritazione, quando si parla di conseguenze, sembra essere una specialità dell'uomo occidentale.
  • Ogni tecnologia crea nuove tensioni e nuovi bisogni negli esseri umani che l'hanno generata. Il nuovo bisogno e la nuova risposta tecnologica nascono dal fatto che ci siamo impadroniti della tecnologia già esistente: è un processo ininterrotto.
  • Quando una nuova tecnologia penetra in un ambiente sociale non può cessare di permearlo fin quando non ha saturato ogni istituzione.

Theodore Kaczynski modifica

  • Il continuo sviluppo della tecnologia peggiorerà la situazione. Essa sicuramente sottometterà gli esseri umani a trattamenti sempre più abietti, infliggerà al mondo naturale danni sempre maggiori, porterà probabilmente a una maggiore disgregazione sociale e sofferenza psicologica e a incrementare la sofferenza fisica in paesi "sviluppati".
  • Il sistema tecnologico industriale può sopravvivere o crollare. Se sopravvive, potrebbe, alla fine, raggiungere un basso livello di sofferenze psicologiche e fisiche, ma solo dopo un lungo periodo, molto doloroso, di aggiustamento e solo al costo di ridurre permanentemente gli esseri umani e molti altri organismi viventi a prodotti costruiti, semplici ingranaggi nella macchina sociale. Inoltre, se il sistema sopravviverà, le conseguenze saranno inevitabili: non vi è possibilità di riformare o modificare il sistema così da impedire che esso privi la gente di dignità e autonomia.
  • Qualunque possa essere lo sviluppo, è certo che la tecnologia sta creando per gli esseri umani un nuovo ambiente fisico e sociale, radicalmente differente dalla serie di ambienti al quale la selezione natura ha adattato la razza umana fisicamente e psicologicamente. Se l'uomo non si adatta a questo nuovo ambiente artificialmente ricostruito allora si adatterà attraverso un lungo e doloroso processo di selezione naturale. Il primo caso è molto più probabile del secondo.

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