Stefano Jacini
politico e economista italiano (1826-1891)
Stefano Jacini (1826 – 1894), politico ed economista italiano.
Citazioni di Stefano Jacini
modifica- Il lavoro è l'unico fattore della produzione, i capitali e la scienza agraria si confondono nei muscoli del coltivatore.[1]
- L'accentramento amministrativo ebbe per conseguenza l'accentramento nei deputati di ogni specie d'influenze... il parlamentarismo guastò l'amministrazione.[2]
- [ Sul montanaro] La sua qualità di proprietario si risolve in una illusione: deve pagare i carichi, tremare per la sola possibilità d'una intemperie; e rara fortuna è la sua, se non cade negli artigli dell'usuraio.[1]
Citazioni su Stefano Jacini
modifica- Il vecchio uomo politico Jacini, che era stato ministro con Cavour, si fece portavoce del buonsenso affermando che inutilmente i giornali esaltavano le magnifiche prospettive dell'Africa orientale e che i soli argomenti ch'essi erano in grado di trovare non erano altro che vuote frasi e mere banalità. (Denis Mack Smith)
- Secondo Jacini, era urgente reagire alla politica estera megalomane e alla politica finanziaria disastrosa di Crispi chiamando a raccolta le forze conservatrici intorno a tre punti programmatici principali: politica estera di raccoglimento e di equilibrio; politica interna di decentramento regionale; politica religiosa di ravvicinamento al Vaticano in vista di una conciliazione fondata possibilmente sulla soluzione già da lui indicata nel 1887. (Giorgio Candeloro)
Note
modifica- ↑ a b Citato da Luchino Dal Verme nella Tornata del 12 febbraio 1904 della Camera dei Deputati (Regno d'Italia).
- ↑ Da I conservatori e l'evoluzione naturale dei partiti politici in Italia, G. Brigola e Comp. editori, 1879.
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