Spedizione dei Mille

evento storico del 1860, parte del Risorgimento italiano

Citazioni sulla spedizione dei Mille.

  • Ebbi la fortuna di conoscere Rosalia Montmasson il 5 maggio 1860, mentre col marito Francesco Crispi, saliva a bordo della nave, in cui si trovava Giuseppe Garibaldi, la nave che conduceva i Mille a Marsala. Da Quarto a Marsala, Rosalia Montmasson non si occupò che di tutto quello che poteva servire ai garibaldini. A Calatafimi assistette i feriti con fede, con diligenza ed amore. Non mi dilungherò sulla vita della valorosa donna che cooperò grandemente alla indipendenza d'Italia e fu una delle grandi amiche del nostro Paese. Le porgo l'ultimo saluto. (Francesco Cucchi)
  • Ecco: il successo dell'approssimativa spedizione dei Mille promuove al rango di progetto politico (garibaldino) qualsiasi colpo di mano, anche il più disturbato e il più astruso. Si dice "non fare il garibaldino" per invitare alla ragione, alla calma, alla compostezza, a non prendere le cose di irruenza, di petto, a non votarle al fallimento. Il modello garibaldino è: "ora ci penso io". Ed è un mito ovviamente ottocentesco, anche perché nel nostro Novecento non ci sono padri della patria. (Francesco Merlo)
  • Ecco perché stanno arrivando in libreria mille saggi sui Mille. Con accanimento ci si confronta sulle origini della camicia rossa: una svendita di grembiuli di macellaio o l'invenzione del pittore Gallino? (Francesco Merlo)
  • [I generali piemontesi] Non vollero capacitarsi di come gli sbarcati crescessero di quattro rispetto agli imbarcati in Talamone, né vollero star a sentire le mie ragioni quando spiegai loro che da Orbetello s'erano aggiunti alla nostra brigata quattro volenterosi, che furono per la storia Giuseppe Fineschi, Antonio Raveggi, Valeriano Devitte e Angiolo Velasco. Costoro, per la caparbietà dei piemontesi, non figurarono mai nell'elenco dei Mille, e persino Desiderato Petri, che vidi io coi miei occhi cadere da prode a Calatafimi, primo morto della gloriosa spedizione, non entrò mai in quel novero perché era giunto in Marsala come cameriere a bordo del Piemonte e non figurava fra i combattenti. (Luciano Bianciardi)
  • L'11 maggio [del 1860], cinque settimane dopo l'insurrezione iniziale, Garibaldi giunse nel porto recentemente riaperto di Marsala con due piccoli piroscafi a elica e un migliaio di volontari male equipaggiati ma entusiasti. Contro di lui, circa venticinque battaglioni di fanteria oltre ai vari reggimenti di artiglieria e di cavalleria. (Denis Mack Smith)
Giuseppe Nodari, I Mille attraversano il ponte dell'Ammiraglio di Palermo, 1860

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