Aleksandr Aleksandrovič Kotov: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
sezione Note
Riga 11:
*{{NDR|Riferendosi all'abbandono dell'Unione Sovietica, di Alekhine e la moglie, nel 1921}} Per spiegare (ma ovviamente non per giustificare) questa e molte altre sue azioni, dobbiamo considerare la sua origine ed il suo stato sociale nella vecchia Russia. Membro della nobiltà, uomo di grandi ricchezze (ereditò molte azioni dell'industria tessile materna), non accettò subito, come la maggior parte degli esponenti della sua classe, la Rivoluzione d'Ottobre. Al tempo stesso, però, amava il suo paese e non si decise facilmente a lasciarlo. (cap. 1, p. 21)
 
*La facilità e l'eleganza del gioco del cubano {{NDR|[[José Raúl Capablanca|Capablanca]]}} avevano incantato tutti, ed è quindi comprensibile che nessuno si accorse delle seppur relative debolezze che si celavano dietro quella smagliante superficie. Bisognava possedere coraggio ed audacia, per arrivare in proposito ad un'opinione imparziale e sfidare le idee così radicate preconcettualmente in tutto il mondo scacchistico.<br>Ebbene Alekhine giunse alla conclusione che la «macchina»<ref>All'apice del suo successo, Capablanca veniva definito «macchina da scacchi».</ref> non era assolutamente immune da errori! Nelle sue partite c'erano talvolta tali imprecisioni, errori di calcolo o sviste che, per certi versi, Capablanca poteva essere tranquillamente considerato un «comune mortale», tutt'altro che un implacabile ed invincibile «meccanismo». (cap. 2, p. 58)
 
==Note==