Sukarno: differenze tra le versioni

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*A che serve l'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]]? Noi abbiamo cancellato l'analfabetismo con i nostri mezzi.<ref name="ritiroonu"/>
*{{NDR|Dopo la rottura dell'Indonesia dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|Onu]]}} Abbiamo il coraggio di affrontare tutte le conseguenze del nostro gesto. Ci aspettiamo di essere criticati e osteggiati. Ma tutti i paesi che subiscono attacchi diventano più forti, e lo dimostrano gli esempi della Cina, del Viet Nam e della Corea del Nord. Solo superando le difficoltà possiamo diventare un grande paese. Marciamo avanti, sempre avanti, senza mai indietreggiare.<ref name="ritiroonu"/>
*Se non vi piace come mi comporto, se non mi volete più, ditemelo. Io mi dimetterò. Dio sa che ho sempre fatto tutto quanto era in mio potere per il mio paese. Se mi disapprovate non importa. Potete sempre mandarmi via. Io continuerò a offrire i miei servizi alla nazione.<ref>Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,16/articleid,0106_01_1965_0290_0016_5267535/ ''Sukarno chiede pieni poteri per «il bene dell'Indonesia»''], ''La Stampa'', 7 dicembre 1965</ref>
*Riconosco che ho contribuito per la mia parte ad accreditare un ritratto infedele di me stesso, ma il resto lo hanno fatto i giornalisti olandesi, britannici e giapponesi, ai quali han'dato una buona mano gli americani, e si capisce perché. Io ho rotto le scatole agli olandesi conquistando l'indipendenza, facendo di 103 milioni di abitanti sparsi in tremila isole una nazione con una lingua propria; ai ciapponesi umiliandoli con la guerriglia; agli inglesi minacciando la Malaysia, strumento della presenza neo-colonialista britannica; agli americani creando il secondo esercito dell'Asia e mettendoli fuori gioco mentre sono impegnati nel Vietnam. Per quanto mi riguarda ammetto che adoro le donne, le cose belle, che ho un carattere difficile e soprattutto di essere imprevedibile. (da un'intervista del 30 gennaio 1965)<ref name="ganimede">Citato in [http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,13/articleid,0131_01_1970_0126_0013_6341128/ ''Sukarno, dittatore ganimede''], ''La Stampa'', 23 giugno 1970</ref>
*Posso mettermi impunemente coi comunisti, coi socialisti, coi musulmani, coi cristiani, coi nazionalisti più fanatici. (da un'intervista del 30 gennaio 1965)<ref name="ganimede"/>
*Se non erro è stato Shelley, il grande poeta inglese, a dire che uno non è vestito di tutto punto se non ha anche un bel sorriso. Ebbene, voi vedete, io ho questo sorriso e non soltanto per essere ben vestito, ma anche per altre ragioni. Sorrido particolarmente per i giornalisti stranieri. Non per voi che siete qui, ma per coloro che scrivono all'estero. All'estero si dice che io sia stato defenestrato, che sia stato cacciato dal potere, ch'io sia malato, anzi moribondo, che abbia cercato di uccidermi. Invece come vedete, non sono stato affatto estromesso, sono sempre il Presidente dell'Indonesia, sono sempre il comandante delle forze armate, sono sempre il capo della rivoluzione. E non ho mai cercato di uccidermi perche amo la vita.<ref>Citato in [https://archivio.unita.news/assets/main/1966/03/25/page_012.pdf ''Sukarno sorridente: «Sono sempre il capo»''], ''L'Unità'', 25 marzo 1966</ref>
*Faccio appello a tutto il popolo indonesiano, ai capi della comunità, a tutti i componenti del governo e a tutte le forze armate della Repubblica affinché mantengano l'unità e la salvaguardia della rivoluzione ed appoggino il generale [[Suharto]] nell'adempimento dei suoi compiti. Io faccio questo annuncio con pieno senso di responsabilità nei confronti del popolo e del congresso. Possa Iddio benedire il popolo indonesiano e spingerlo a creare una società giusta e prospera basata sul Pantjasila.<ref>Citato in [https://archivio.unita.news/assets/main/1967/02/23/page_011.pdf ''Sukarno cede tutto il potere al gen. Suharto''], ''L'Unità'', 23 febbraio 1967</ref>
 
{{Int|1=Dall'intervista di Igor Man|2=[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,0101_01_1965_0026_0003_5217913/ ''Sukarno vuole «vivere pericolosamente» ma sostiene che il motto è di Mazzini''] ''La Stampa'', 31 gennaio 1965}}
*{{NDR|Rivolto a [[Igor Man]]}} Io conosco [[Mazzini]] meglio di te che sei italiano, l'ho letto in carcere! Chiaro?
*Degli inglesi mi piacciono le sigarette.
*L'ho detto e lo ripeto: oggi come oggi la ''Malaysia'' per noi non esiste legalmente. L'Onu mandò dieci delegati in giro a domandare a quelle popolazioni se erano d'accordo con il progetto federativo. Capite? Dieci delegati, praticamente inviati a cose fatte, dal 16 agosto al 5 di settembre del 1963, hanno presunto di poter accertare i reali sentimenti di milioni di abitanti! È una ignobile farsa che mi riporta al tempo in cui il governatore olandese domandava a questo e a quell'indonesiano: "State bene con noi?"; soltanto un pazzo poteva azzardarsi a rispondere di no!
*L'inflazione dicono... Ebbene, fin quando non danneggia la gente, lascia il tempo che trova!
*Non ci sarà nessun collasso economico, ripeto: collasso economico. Sono fiducioso nelle nostre risorse. L'inflazione è brutta se porta miseria; al contrario, gli indonesiani non stanno male! D'altronde, se sapessi che qualcuno "intenzionalmente" danneggia la nostra economia, non esiterei a punirlo, anche con la morte!
*Io vedo... Io vedo un'Asia grande, sempre più grande, più grande e più forte, più forte, grande, grande...
 
==Citazioni su Sukarno==