Augusto Graziani (1865): differenze tra le versioni

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==Citazioni di Augusto Graziani==
*Le dottrine molteplici e varie intorno alla [[guerra]] possono raggrupparsi in due grandi categorie: le une la proclamano immanente ed universalmente benefica; le altre, senza punto esaltarne l'ufficio, la ritengono risultante di condizioni storiche e transeunti.<br>Senza voler riferire nemmeno per sommi capi le vicende di questi indirizzi teorici ricordiamo come scrittori antichi e moderni concordino nel riguardare la guerra quale legge suprema del mondo ed espressione di volontà trascendente e provvidenziale. (da<ref>Da ''[https://archive.org/details/laguerraedilsist00graz La guerra ed il sistema sociale]'', Discorso letto il 22 novembre 1915 per l'inaugurazione dell'anno accademico 1915-16 nella R. Università di Napoli, Tipografia Cimmaruta, Napoli, 1916, p. 4).</ref>
 
==''Istituzioni di economia politica''==
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*I [[Mercantilismo|mercantilisti]], i quali partivano dal concetto che la ricchezza di un paese fosse proporzionale alla quantità di moneta ivi circolante, consideravano come produttivi soltanto l'industria estrattiva di metalli preziosi ed il commercio di esportazione. Se il valore dei prodotti esportati eccedeva quello dei prodotti importati, doveva, secondo quella scuola, determinarsi un afflusso di monete e perciò un incremento della ricchezza nazionale. (Libro II, cap. 1, p. 81)
*Il lavoro è certo un elemento del costo di produzione, ma può il costo di produzione ridursi soltanto al lavoro richiesto per ottenere le ricchezze? Il Rodbertus ed il Marx sostengono quest'ultima tesi, ed affermano che il valore normale dei prodotti è sempre in ragione del lavoro occorso alla loro produzione. E mentre i classici distinguono la applicabilità della teoria del costo di produzione in casi di libera concorrenza, i socialisti l'elevano a dottrina universale. (Libro III, cap. 6, pp. 250-251)
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==