Henri Barbusse: differenze tra le versioni

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*Barbusse è un demagogo italiano, che scrive in francese. Egli deve per tre quarti la propria celebrità al pubblico femminile. Per quasi due anni egli fu l'autore prediletto delle signore dell'aristocrazia e dell'alta borghesia, molte delle quali non si accorgevano, celebrando questo mediocre scrittore, di tradire un intimo e segreto disfattismo, che sopravviveva intatto, nonostante la loro attiva partecipazione ai comitati di resistenza e l'incondizionata ammirazione dei bollettini di Cadorna. ([[Mario Missiroli]])
*Essendogli venuta meno la materia offerta dalla guerra, Barbusse si è rifugiato nella politica, palesando la mentalità, i gusti, lo spirito, le abitudini di un piccolo borghese individualista ed esasperato. Egli muove ancora dai vecchi pregiudizi democratici e riporta la democrazia al suo assurdo anarcoide. Per questo letterato, che è vissuto della guerra, la guerra è passata invano. È un mediocre caso di pescecanismo<ref>Nel primo dopoguerra, erano definiti "pescecani" coloro che si erano arricchiti profittando del conflitto.</ref>. ([[Mario Missiroli]])
*Henri Barbusse è un avversario rispettabile. Si può, credo io si deve, fortemente combattere; ma è un avversario a cui fa piacere stendere la mano, prima e dopo lo scontro. La sua buona fede e la rettitudine dei suoi propositi sono fuori discussione. Il ricordo delle fierissime sofferenze di guerra lo perseguita, lo esaspera, lo ossessiona: è vero. Ma solo chi non le abbia provate potrà fargliene colpa. ([[Guido Manacorda]])
 
==Note==