Ismail Kadare: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Ismail Kadare==
*Accetterei di essere presidente dell'Albania se questo potesse contribuire a salvare il paese. [...] Alla fine di questo secolo, l'Albania continua ad essere come una figliastra che bussa timidamente alla porta della sua matrigna, l'Europa. [...] Forse, ancora una volta, la matrigna europea non ci aprirà la porta perché continua a guardare ad interessi di breve periodo e non alla tempesta che potrebbero provocare.<ref>Citato in [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/03/16/kadare-io-presidente.html?ref=search ''Kadare; "Io presidente"''], ''La repubblica'', 16 marzo 1997</ref>
*Ci fu un periodo d’indifferenza da parte dell’Occidente verso l’Albania, ma per colpa di quest’ultima. Dopo la morte di Enver Hoxha, l’Occidente ha fatto un tentativo tramite la Germania, che però fallì per colpa degli albanesi.<ref name="kadare2010">Citato in "Kadare: ho lasciato l’Albania per far sapere le menzogne del regime", ''Albania news'' (4 ottobre 2010)</ref>
*Contro gli albanesi c'è un razzismo culturale che dal punto di vista etico è inaccettabile. L'immagine negativa coltivata per decenni nei confronti del mio popolo è tra le cause che hanno portato il popolo albanese alla catastrofe. Per mesi la stampa internazionale ha parlato di una possibile guerra civile tra il nord e il sud dell'Albania. Queste sono menzogne, un problema mai esistito nel mio Paese. Ma i media volevano sangue per nutrire la loro pubblicità e gli albanesi hanno incominciato a bruciare la loro naione. [...] Il mio popolo è quello stesso popolo civile che durante la guerra non ha mai consegnato un solo ebreo ai tedeschi, che ha protetto i soldati italiani rimasti in Albania dopo la capitolazione del Governo fascista, e che non è mai venuto meno alla tolleranza religiosa.<ref>Citato in Francesco Morelli, ''Albania 1999'', Youcanprint, 2015, p. 4, ISBN 8867519840</ref>
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*Sfuggire a [[Dante Alighieri|Dante]] è impossibile, come sfuggire alla propria coscienza.<ref>Citato nel discorso del Presidente Andrea Riccardi nel corso dell'82° Congresso Internazionale della Società Dante Alighieri; riportato in ''[http://ladante.it/in-primo-piano/248-abitare-una-lingua-amare-un-mondo-2.html LaDante.it]''.</ref>
*Se il Partito comunista avesse iniziato un vero processo di democratizzazione, in particolare l’avvicinamento all’Europa Occidentale, sarebbe sicuramente stato sostenuto dai cittadini albanesi. Invece ha usato inganni per prolungare il suo potere di una decina d’anni. Il popolo Albanese non poteva più aspettare. Se fossero stati sinceri, avvicinandosi all’Occidente, accogliendo la tanto menzionata “opportunità tedesca” sarebbe stato diverso, ma hanno rovinato tutto con le loro mani. Anche oggi continuano a negare questa verità, dicendo che i tedeschi non promisero niente, ma non è vero perché sono stato testimone di questo problema, lo conosco bene.<ref name="kadare2010"/>
 
{{Int|Da [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/03/13/suicidio-da-fermare.html ''Suicidio da fermare'']|''La repubblica'', 3 marzo 1997}}
*Quando l'Albania, paese di dittatura staliniana per eccellenza, rovesciò il comunismo senza violenza né spargimenti di sangue, fu una sorpresa per molti, in primo luogo per gli albanesi stessi. Per 45 anni due generazioni erano cresciute con l' idea che il paese potesse esistere solo come paese comunista; si pensava che se, per ipotesi, il comunismo fosse stato spazzato via, ciò avrebbe comportato un unico finale disastroso: l'Albania sarebbe stata smembrata o, peggio ancora, cancellata dalla superficie terrestre. Al vecchio slogan romantico in voga nei Balcani nel XIX secolo: "La libertà o la morte!" se ne era sostituito un altro: "Il comunismo o la morte!".
*Il posto lasciato vacante dalla morale implacabile e trasversale del comunismo, invece di essere occupato da un'etica di livello superiore ha prodotto un vuoto colmato dall'amoralità. Come per reazione a questa desolazione, il rigore e l'idealismo ingannevole del comunismo hanno scatenato una rabbia materialista e una corruzione senza precedenti. Questa febbre materialista ha avuto la meglio dappertutto, diventando quasi il volto del nuovo ordine democratico. È in questo contesto che si è verificato l'episodio delle "società piramidali" e del loro fallimento.
*L'Albania non riceveva da nessuno messaggi di speranza. Per gli albanesi che guardano con grande interesse le tv straniere, l'immagine che queste fornivano del loro paese li ha influenzati in maniera fatale. Paese solitario senza "protettori", contrariamente ai suoi vicini balcanici, l'Albania continua ad essere preda, come in passato, di vecchi rancori.
*Non c'è alcun dubbio che la classe politica albanese dovrà rispondere della situazione che ha trascinato il suo popolo verso l'abisso. In un primo tempo, di fronte alla tragedia essa ha mostrato la sua irresponsabilità, la sua ristrettezza mentale, il suo carattere vendicativo e il suo cinismo, prima di riprendersi e abbozzare un primo passo responsabile attraverso l'accordo di riconciliazione nazionale. Non è ancora giunta l'ora delle analisi approfondite né dell'individuazione dei colpevoli. Sarebbe più urgente tentare di risolvere il terribile problema senza tergiversare, senza perdere tempo, subito. Un intero popolo rischia di soccombere. La corsa verso la guerra civile, il sollevamento di una metà del paese contro l'altra: davanti a un'evoluzione degli eventi così fatale nessuno deve restare a guardare. Oppresso e stremato dopo mezzo secolo di dittatura, il popolo albanese non merita una sorte così crudele, l'abbandono. Se ha peccato contro se stesso non ha perpetrato dei crimini contro gli altri.
 
{{Int|Da [https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/09/20/accusa-di-kadare-italia-ci.html ''L'accusa di Kadare. "L'Italia ci defama"'']| ''La repubblica'', 20 settembre 1997}}
*{{NDR|Sull'[[anarchia albanese del 1997]]}}La sparatoria in Parlamento è un atto barbarico e selvaggio, frutto dell'odio che da sempre paralizza l'Albania. Io resto imparziale, non mi schiero. Sono uno scrittore per tutti, né di destra né di sinistra. La mia azione di denuncia è al si sopra dei partiti. E comunque i mass media, soprattutto quelli italiani, continuano a dare un'immagine deformata del mio paese: si parla solo di profughi disperati, di criminali e prostitute. Avete mai visto o letto un'intervista a studenti o intellettuali, ad uno dei tanti cattolici impegnati o a un musicista?
*Non partecipo assolutamente alla lotta politica. La piaga dell'Albania sono le contrapposizioni politiche. Nella maggior parte dei casi sono segnate da disonestà. Ogni partito pensa al proprio interesse e ingaggiano una guerra infinita. Governo e opposizione puntano a distruggersi a vicenda, questa è la vera catastrofe dell'Albania.
*Nonostante la drammatica situazione, la vita culturale lì è attiva, ci sono scrittori, musicisti impegnati, tradotti e conosciuti nel mondo, nonostante l'immagine distorta che ha giocato un ruolo malefico e di menzogna, una trappola anche per gli stessi albanesi.
*Nei miei romanzi privilegio la parte creativa e non storica. Ma c'è sempre un lavoro di analogie con la realtà. La [[piramide]] rappresenta un pilastro del potere ed esiste in tutte le dittature. È sempre una struttura di terrore e repressione. Anche Dante ha fatto l' Inferno a forma di piramide rovesciata. Purtoppo esisteranno sempre piramidi, è un enigma, una nozione universale che continuerà anche dopo di noi.
 
{{Int|Intervista di «Voice of America»|da [https://www.balcanicaucaso.org/zone/Albanija/Kadare-l-Albania-e-in-Europa-33303 Kadaré: "l'Albania è in Europa"], ''Balcanicaucaso.org'', 5 maggio 2006}}
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==Altri progetti==
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