Josip Broz Tito: differenze tra le versioni

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*Non era facile unificare le etnie e modernizzare un Paese come la Jugoslavia, e bisogna ammettere che il maresciallo Tito ha realizzato un'opera straordinaria. Dio voglia che i suoi successori si dimostrino altrettanto capaci. ([[Mohammad Reza Pahlavi]])
*Se ripenso a Tito, cui si deve uno degli slogan più squallidi – "La pace durerà cent'anni, ma dobbiamo esser pronti a entrare in guerra domani" –, mi viene da identificarlo con il protagonista di quel racconto di [[Anton Cecov|Cechov]] che, a forza di pensare a cose ordinarie in modo ordinario, finisce per non esistere più. ([[Emir Kusturica]])
*Se Tito avesse ceduto nel 1970 alle pressioni di Zagabria, Lubiana, Belgrado, forse avrebbe salvato qualcosa, ma forse avrebbe solo accellerato i processi in corso. Patriarca ottantenne, più simbolo che realtà, ritirato nella sua isola di Brioni, non poteva invece operare una nuova virata. E forse né lui, né altri avevano ulteriori conigli nel cilindro. È morto al momento giusto, senza dover assistere ancora in vita alla demolizione della propria opera. ([[Demetrio Volcic]])
*''Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Tito.''<ref>Filastrocca che esaltava Tito, riuscito a far convivere tante culture così diverse sotto la [[Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia]].</ref><ref>Citato in Alessandro di Meo, ''Gli anni di Rosa'', Lampi di stampa, 2014, [https://books.google.it/books?id=yVD9AgAAQBAJ&pg=PA35 p. 35]. ISBN 8848815472</ref>
*Slavi, cattolici, ortodossi, musulmani: solo il generale è riuscito a tenere tutti insieme. Ero piccolo quando c’era lui, ma una cosa ricordo: del blocco dei Paesi dell’Est la Jugoslavia era il migliore. I miei erano gente umile, operai, ma non ci mancava niente. Andavano a fare spese a Trieste delle volte. Con Tito esistevano valori, famiglia, un’idea di patria e popolo. Quando è morto la gente è andata per mesi sulla sua tomba. Con lui la Jugoslavia era il paese più bello del mondo, insieme all’Italia che io amo e che oggi si sta rovinando. ([[Siniša Mihajlović]])
*Sotto Tito t'insegnavano a studiare, per migliorarti, magari per diventare un medico, un dottore e guadagnare bene per vivere bene, com’era giusto. Oggi lo sapete quanto prende un primario in Serbia? 300 euro al mese e non arriva a sfamare i suoi figli. I bimbi vedono che soldi, donne, benessere li hanno solo i mafiosi: è chiaro che il punto di riferimento diventa quello. C’è emergenza educativa in Serbia. L’educazione dobbiamo far rinascere. ([[Siniša Mihajlović]])
*Tito credeva fino in fondo all'amicizia fra i suoi popoli, usciti da una guerra di liberazione ma anche da una guerra civile? Sfogliando gli appunti di allora, ho l'impressione che avesse sempre risposto brevemente e con retorica sbrigativa, dando per scontata la pace conquistata con la guerra partigiana. Su altre questioni meno controverse era capace di attaccare bottoni interminabili.<br>L'equilibrio tra etnie era il risultato di debolezze compensate. Per raggiungerlo, bisognava frenare la componente più forte, quella serba. Su che vulcano Tito stesse seduto si capisce oggi. ([[Demetrio Volcic]])
 
===[[Milovan Gilas]]===