Guido Piovene: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 16:
*[[Benevento]] non è Napoli, e ci tiene a farlo sapere. Già la loro indole, mi fanno notare i beneventani, differisce molto da quella del resto della Campania. Più dura, più chiusa, più alpina. [...] I beneventani trasportano se mai nel Sud qualche caratteristica dei trentini. Lo stesso clima è freddo, poco campano; gli splendii panorami della provincia sono alpestri.<ref name=benevento>Citato in Gianandrea de Antonellis, ''Storia di Benevento'', Edizioni Realtà Sannita, maggio 1997.</ref>
*Conoscere [[Andrea Palladio|Palladio]], la Basilica, la Loggia del Capitanio e gli altri attraverso gli studi è una conoscenza imperfetta. Bisogna vederlo a [[Vicenza]].
*Come ha trovato modo di convivere con i santi, con i miracoli, con la scienza e la tecnica, questo popolo vive in confidenza con le forze occulte e la potenze cosmiche. Dovunque si destreggia con la sua malizia, come la piccola barca sulle onde del mare. Anche per questo credo che il [[Vesuvio|vulcano di Napoli]], come gli scavi archeologici del Napoletano, non abbiano equivalenti in nessuna parte del mondo: tutto a Napoli, è umanizzato due volte. (2013, pp. 464-465)
*Dopo la caduta di Roma, Benevento ebbe un'altra epoca di splendore sotto il dominio longobardo, e fu il più importante feudo longobardo del Sud. Sotto Roma, e nel Medio Evo, fu grande centro commerciale fra Tirreno e Adriatico. I beneventani tengono a quello sfondo lontano di internazionalismo. Gli stessi nomi, mi dicono gli studiosi, nei documenti degli archivi, dimostrano che le famiglie provenivano da ogni parte; la popolazione aveva una strana composizione internazionale e Benevento qualche cosa della metropoli.<ref name=benevento/>
*Dovunque si sente lo spazio. Lo sguardo, appena trova un varco, subito va lontano, con l'immediatezza di un corpo sommerso che viene a galla, fino al [[Gran Sasso]] ed al [[Sirente]] dominanti la vasta vallata.